tag:blogger.com,1999:blog-233054682024-03-13T02:09:15.393+01:00rosalucsemblogSono una wannabe antideologica. Una amica filosofa mi ha fatto riflettere: senza teorie non si campa. Devo venirne a capo.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.comBlogger684125tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-89749607370448508552012-01-16T13:15:00.007+01:002012-01-17T17:05:33.169+01:00Dell'educazione del pargolo italianoVado maturando il sospetto che tanti difetti dell'italiano medio nei suoi rapporti con la politica abbiano la loro origine nella matrice educativa ricevuta nell'infanzia, e che lì si debba agire se si vuol sperare di uscire dal pantano nazionale, più belli e più anglosassoni che pria. Naturalmente quando parlo di vizi nazionali non mi riferisco a qualcosa che riguarda tutti: molti italiani infatti ne sono privi e debbono subire un sistema che non amano, non apprezzano e in cui si trovano anzi molto male.<br />Prendiamo ad esempio la tendenza a legiferare su tutto e a non far rispettare nessuna legge, tipica del nostro paese. La mamma italiana - matrice primitiva del modello politico - pone regole di continuo. A mamma, non si tocca; a mamma, non ti mettere le mani in bocca; a mamma, non si dicono le parole brutte; a mamma, basta cioccolatini che ti viene il mal di pancia. Tutte queste regole vengono impartite con un escalation in diverse fasi che parte con una voce lagnosa e implorante e termina con facce da maschere del teatro del NO e decibel elevatissimi, corredate da minacce orribili. Il bambino italiano, però, impara prestissimo che tutto quello che deve fare non è ubbidire, ma avere una resistenza abbastanza lunga da averla vinta. Infatti nessuna minaccia viene mai messa in pratica: si tratta di un teatrino fatto allo scopo di far sviluppare nel bambino una tendenza infinita a rompere i coglioni. La mamma, a fronte dell'ovvio fallimento dato dal messaggio impartito (infatti perde sempre) dovrebbe giungere alla conclusione di avere commesso degli errori in campo educativo. Questo non avviene semplicemente mai. Il bambino rompicoglioni, infatti, in Italia si chiama affettuosamente "scavezzacollo", "caratterino" "peperino" e la mamma se ne lamenta lasciando trasparire un infinito orgoglio perchè significa che il rompicoglioni in questione - non è vero ma questo non conta - diverrà un maschio dominante: la sua resistenza, testardaggine, aggressività, i suoi decibel nel pianto sono prova sicura di avere "carattere", sono garanzia di successo nella vita.<br />La mamma italiana, poi, usa le promesse più o meno allo stesso modo delle minacce: una specie di teatrino dei burattini costante fatto per intrattenere il pupo. Quando una mamma dice "se vieni dal dottore ti porto al luna park" entrambi - madre e figlio - sanno che si tratta di una enuciazione che si esaurisce in se' - nel sogno del luna park - ma che non ha particolari probabilità di concretizzarsi in qualcosa di solido. Stessa cosa accade in politica: nulla di quello che si promette - dalla fine del precariato a sinistra al diminuire le tasse a destra - viene corredato di un programma pragmatico per la sua realizzazione. L'articolo 18 non protegge più nessuno? Non ha alcuna importanza, la forza del "principio" che tanto ha avvelenato le menti della sinistra italiana è il vero cardine , perchè il concetto "promessa" non contiene affatto il suo mantenimento. Ha solo il potere - a quanto pare sostanzioso - di sollecitare la capacità onirica di chi la riceve, che impara - sognando - a non chiederne conto mai. Il vizio, poi, di questa altalena tra promesse non mantenute e minacce non realizzate ha come effetto collaterale l'inutilità della trattativa fatta per ottenere risultati concreti, che non avviene ne' in famiglia ne' nel rapporto con l'amministrazione. Non è la trattativa a fare andare aventi le cose ma uno strano compromesso che suona un po' così: se non realizzi le tue minacce non ti chiederò conto delle tue promesse.<br />Putroppo il compromesso, diversamente della trattativa, tende a garantire semplicemente il mantenimento dello status quo: non aumenta l'intelligenza del sistema ne' è capace di farlo evolvere: scontenta tutti ma lascia le cose come stanno e quindi va bene così.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-53000435273783758922011-11-16T12:09:00.007+01:002011-11-16T12:27:21.950+01:00quando il complotto soccorre BerlusconiDa qualche giorno la classica visione complottista - fino ad ora retaggio di pochi - sta diventando vulgata comune – dalla sinistra estrema alla destra fascista. (ed è poi una ennesima edizione del complotto demo-pluto, anche se grazie al cielo il fattore giudo al momento non è ancora esploso, incrociamo le dita).<br />E - secondo questa vulgata - Berlusconi sarebbe del tutto innocente, macinato (porettello) da una faccenda più grande di lui.<br />Premesso che la crisi del debito esiste - ovviamente - a prescindere da Berlusconi, il nostro ex pdc è responsabile - invece - di un gran numero di questioni cruciali.<br />La più antica e strutturale è quella di essersi - in tutti gli anni del suo potere - sostanzialmente disinteressato dell’Europa (e avere anzi cavalcato l’antieuropeismo insieme ai suoi alleati). Diversamente da quanto sostiene l'estremismo qualunquista che vuole destra e sinistra parlamentari parimenti asservite al capitale e del tutto sovrapponibili tranne che per questioncelle come i matrimoni gay o la fecondazione assistita, su questo tema le scelte politiche di PD e PDL sono state crucialmente differenti riguardo alla crisi che ci colpisce perchè il bivio oggi è tra la fine dell’Europa e la fondazione di una Europa politica. Questo ibrido di Europa economica senza struttura politica a sostegno si sta dimostrando orribilmente attaccabile dalla speculazione finanziaria, che è cieca e indifferente agli interessi degli stati ma sostanzialmente orientata a nutrire se’ stessa.<br />Siamo attaccabili come Europa perchè non possiamo stampare euro per uscire dal debito (e inflazionare la moneta) e abbiamo sistemi politici troppo deboli e interessati allo spicciolo interesse elettorale per trasfondere denaro e tamponare il debito con misure draconiane, tra le quali dovrebbe esserci in primis la patrimoniale che colpisce i ricchi con molta più giustizia dell’inflazione, sorta di "patrimoniale" che punisce il mendicante tanto quanto il multimilionario.<br />Berlusconi è inoltre responsabile perchè ha reso l’italia doppiamente attaccabile, non favorendo crescita economica, non tamponando il debito, e non dando alcuna affidabilità sul piano delle relazioni internazionali. Verrà ricordato per aver dato della culona alla Merkel dopo averle fatto bu-bu- settete e del kapò a Shultz. Pensare che questo sia irrilevante sul piano della credibilità di un paese per me è un grosso errore.<br />Infine la responsabilità – gravissima – di Berlusconi è quella – a emergenza conclamata – di avere tergiversato e cazzeggiato riguardo alle misure-tampone e di avere tardato dimettersi fino a farci arrivare sull’ordo del collasso.<br />Quanto a Monti – sarò un'ingenua – ma il fatto che un tecnico che mi viene a riparare il televisore abbia lavorato anche per il negozio che mi ha venduto la TV rotta non implica che lavorerà contro di me e a favore del negozio. In questa situazione era richiesta una figura competente sul piano dell’economia e stimata in Europa e lui lo è.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com9tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-10476990225757378662011-11-04T12:30:00.003+01:002011-11-04T12:43:52.264+01:00domande sparse guardando sull'abissoHo postato, nei commenti sul blog <a href="http://petrolio.blogosfere.it/">Petrolio </a>delle domande che mi faccio da un po':<br />Ma è proprio vero che ci si trova di fronte ad uno scontro tra fisica ed economia (che verrebbe indubitabilmente vinto dalla fisica) ? La crescita economica è necessariamente legata al consumo abusivo di risorse "fisiche"? Nella costruzione di un treno, non veniva impiegato più ferro con le locomotive a vapore, che con quelle attuali? E l'informatica non dovrebbe implicare un risparmio (carta trasporti) di risorse piuttosto che un incremento? Premesso che dobbiamo incrementare e promuovere il risparmio di risorse e la denatalità, siamo proprio sicuri che il minore consumo di risorse implichi necessariamente una decrescita economica?Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-43834457186511837852011-10-03T15:19:00.007+02:002011-10-03T15:57:35.032+02:00occhi sul mondoL'<a href="http://googlestreetviews.com/">occhio tecnologico</a> di google street, automatico e inumano, coglie la verità lasciandola quasi intoccata: ridde di gabbiani, puttane, assassini, colti di sopresa e senza il tempo di mettersi in posa di fronte al robot: ragazzini che al più mostrano l'indice o il culo se sono abbastanza svelti da capire, per sbeffeggiare l'obiettivo e il futuro casuale avventore di google map. L'<a href="http://www.vimeo.com/29280708">occhio umano</a> del fotoreporter, invece, orientato politicamente e alla ricerca del dramma mentre osserva la verità la distorce, morbosamente, e la manipola o forse addirittura la genera: presunte vittime e supposti carnefici entrano sul palcoscenico e si mettono in posa e non per sbeffeggiare ma per suscitare pietà, vergogna o paura: e come il fotografo abbassa l'obiettivo, vanno in pausa caffè.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-33520823452306362242011-09-30T08:14:00.005+02:002011-09-30T08:35:29.545+02:00squarci abbagliantiDistrattamente, e solo perchè quest'epoca strana te lo consente, clicchi sulla foto di una amica di un amico mai conosciuto, e ti ritrovi in una commovente antica casa georgiana, soffitti altissimi, finestre immense e muri scrostati. Lei ha un età indefinibile, forse la mia, ed è bellissima e dolce. Bella, dolce e soavemente indifferente al tempo, come la sua casa: ha le rughe e il sorriso di una ragazza. Tiblisi sembra splendente, e mi commuove, e ogni tanto si alterna qualche panorama aperto, un lungo molo su un lago - ah, deve essere il mar nero? - i commenti dei suoi amici serrati nella privacy invalicabile di un <a href="http://it.wikipedia.org/wiki/Alfabeto_georgiano">alfabeto pazzesco</a> - con cui la mia ignoranza del mondo è costretta a confrontarsi. Sembra hindi, ma è georgiano. Il viaggio dura poco, termina con qualche foto scolastica in bianco e nero - non la conosco, lei, eppure la <span style="font-style: italic;">ri</span>conosco subito! - che - chissà perchè - mi stringe il cuore: in quel momento la sua vita è anche la mia, in una sintesi fulminea che finisce con la carrellata delle "diapositive" di facebook. E' un epoca buia e piena di squarci abbiaglianti di luce, la nostra.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-6690372716711994632011-09-12T10:37:00.005+02:002011-09-30T08:42:48.274+02:00in difesa dello sciamanesimo occidentaleAl di là della <a href="http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/">polemica nei confronti della Boiron</a>, il cui comportamento è arrogante e patetico, e premesso che sono personalmente convinta che sia assurdo considerare l'omeopatia come medicina scientifica, io semplicemente mi chiedo: è un bene che un medico regolarmente laureato abbia a disposizione, laddove una malattia o un disagio non sia curabile con farmaci scientifici, un sistema di cura che non è facilmente sottoponibile a trial classici ma che abbia la capacità - certificata quella sì e senza dubbi dalla scienza - di sollecitare le possibilità di autocura del corpo? Abbiamo qualche trial che confronta non già la pilloletta omeopatica contro farmaco scientifico o contro placebo, ma la cura nel suo complesso del medico che si avvale dell'omeopatia, con il suo approccio con il paziente, il suo tipo di ascolto, quell'arsenale di farmaci che saranno anche chimicamente nulli ma che hanno dei nomi che già da soli fanno venire voglia di guarire (Absinthium! Malandrinum! Mercurius Solubilis Hannemanni!) contro "semplice" placebo? Perchè mai un medico non dovrebbe curare con la poesia, acclarata l'inefficacia o uno scarso rapporto costi/benefici di un farmaco chimico? Eppure lo sanno tutti che Montale è antidepressivo e D'Annunzio è emetico...<br />E quando mi faccio questa domanda, mi rispondo che sì, che sono contenta che un medico possa ad un tempo praticare la scienza E la magia, perchè scopo della medicina è curare, è non nuocere, ed è lenire le sofferenze del paziente ovunque e in quasiasi modo possibile, che sia questo semplicemente empirico o rigorosamente confermato da esperimenti e statistiche.<br />In definitiva, un medico che si rifiuta di usare un antibiotico su una setticemia per curare con esoterici termini latini è da galera, ma un medico che per aderenza al suo modello e terrore dell'ignoto abbandona il paziente al suo tormento è un medico assai incompleto.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-53294836797819385942011-08-31T14:15:00.004+02:002011-08-31T14:35:05.649+02:00un dilemma moraleIl "disinformatico" <a href="http://attivissimo.blogspot.com/2011/08/in-svizzera-si-puo-davvero-sparare-ai.html">corregge</a> correttamente un articolo del Corriere della Sera dove veniva denunciata la crudeltà svizzera di autorizzare l'uccisione di gatti inselvatichiti.
<br />Sulle prime mi sono trovata d'accordo col post: in fondo preservare una specie minacciata, e a rischio di estinzione per abitudini (cattive, tanto per cambiare) umane, m'era parso il minimo tributo a Madre Natura.
<br />Poi però mi è corso un brivido dietro la schiena. Possibile che ciò che può essere considerato quanto di eticamente più abietto per quel che riguarda gli umani - ovvero uccidere un individuo per salvaguardare la purezza di un una razza - possa diventare improvvisamente etologicamente corretto e benemerito quando si tratta di gatti? Intendiamoci, non voglio dire che gatti e umani abbiano per me - che sono umana - lo stesso valore, ma non c'è uno iato troppo enorme tra i due ethos?
<br />Sono scomparsi i dinosauri, migliaia di specie scompaiono ogni anno, e noi dovremmo sparare a dei mici per preservare una purezza che NON è prerogativa della natura, visto che lascia accoppiare serenamente gatto selvatico e gatto domestico insevatichito? Non sarebbe meglio lasciare che la selezione naturale faccia il suo corso, e che il DNA del nuovo gatto selvatico se la veda con le sfide delle selve, invece che i mici con la nostra doppietta? Non sarà, tutta questa fobia della purezza che ci caratterizza, un retaggio platonico che nulla ha a che vedere con l'impuro incedere dell'evoluzione?
<br />In cerca di validi argomenti che mi facciano cambiare idea, corro a chiedere il parere di <a href="http://www.lorologiaiomiope.com">Tupaia</a>.
<br />Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com22tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-49100079917307309792011-06-17T19:49:00.002+02:002011-06-17T19:50:57.655+02:00omero che è vissuto a fà?La trama di "Tree of Life" è copiata da "La stanza del figlio". Un figlio muore, e poi non succede un cazzo.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-39778051620939308602011-06-16T14:09:00.009+02:002011-06-16T14:54:42.183+02:00Corrierino dei PiccoliChi bazzica in rete probabilmente avrà già visto il video: il ministro Brunetta - al sentir nominare la parola "precari" - esce di scena, stizzito, con la battuta "<a href="http://www.youtube.com/watch?v=UMLB_v65HGM">questa è la peggiore Italia</a>". Forse non tutti però hanno sentito l' <a href="http://www.youtube.com/watch?v=IEIWjI6sQ1w">incredibile dichiarazione</a> di Brunetta a commento di ciò che è avvenuto. Il ministro si lancia in una sfavillante sequela di panzane.<br />Ora, gli esseri umani mentono. Più o meno tutti, direi. Molti mentono solo in emergenza, per salvarsi la pelle: altri mentono per farsi belli, altri ancora per inventare storie affascinati, altri per imbrogliare il prossimo. Ma tutte le categorie di mentitori NON patologici si addentreranno nell'insidioso territorio della menzogna solo se intravederanno una ragionevole possibilità di farla franca.<br /><br />Il ministro Brunetta no. Il ministro Brunetta, pur sapendo che le due versioni saranno giustapposte e confrontate, e che la verità sarà lampante per tutti, si butta a capofitto e mente. Il ministro Brunetta riesce ad essere bugiardo patologico E ministro della Repubblica Italiana.<br /><br />Ora, cosa fareste voi se aveste una testata nazionale, chessò, il Corriere della Sera, per commentare il fatto - direi interessante - che un ministro della Repubblica Italiana è un bugiardo patologico?<br /><br />Io prenderei il filmato dell'evento, e pubblicherei accanto la dichiarazione di Brunetta. Semplice, lineare, chiaro, neutrale. Da una parte il fatto, dall'altra il commento del protagonista del fatto.<br /><br />Mi sono subito chiesta perchè il filmato del Corriere, invece di lasciare l'intaroccabile piano sequenza, <a href="http://video.corriere.it/brunetta-attacco-precari-smentita/57321842-9789-11e0-83e2-2963559124a0">proponesse un montaggio</a>, e la risposta ahimè non ha tardato a venire: il Corriere - semplicemente - si serve del montaggio per epurare tutte le bugie patologiche ed eclatanti di Brunetta. L'articolo sembra furbescamente schierarsi contro il ministro e per i precari, mentre offre su un piatto d'argento il salvagente per Brunetta da lanciare nel web: una scaramuccia tra qualche testa calda e un ministro un po' nervoso.<br /><br />E l'operazione funziona! infatti su facebook la versione che circola ora è questa del Corriere. Ed ecco spiegato come si possa essere bugiardi patologici e al tempo stesso ministri: basta avere il Corriere (il vituperato giornale antiberlusconiato, savasandir) che accorre a salvarti le chiappette.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-57864430129328840212011-02-24T18:21:00.006+01:002011-02-24T20:15:55.457+01:00tabula rasaE strano davvero vedere - di quel che accade in Medio Oriente - i riflessi su qui, su tutti quelli che hanno tifato e si sono appassionati per questo e per quello, e che ora sembrano - tutti - capire, anche se ognuno una cosa diversa: C'è dietro Osama. C'è dietro Obama. E' come ai tempi di Khomeini, non mi fregano più. Sono l'avanguardia di una riscossa mondiale. Vogliono la democrazia. Vogliono la teocrazia. E' scoppiata per internet. E' scoppiata per la fame. Sta sorgendo un movimento nuovo, che tutti dovremmo imitare. Sta iniziando la fine del mondo. Vogliono i gadget che abbiamo noi. Vogliono abbattere il capitalismo. Sono eterodiretti. E' un movimento che viene dal basso. Tutti, e ognuno, proietta su quello che sta accadendo laggiù desideri e paure.<br />Io - invece - ho una specie di marmellata in testa. Anzi, nemmeno: tabula rasa.<br /><iframe title="YouTube video player" src="http://www.youtube.com/embed/Qx7PR8sjRhs" frameborder="0" height="183" width="300"></iframe>Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-82900956015122176502011-02-21T17:22:00.014+01:002011-02-21T19:39:41.492+01:00la severa morale del libero amoreE così le donne di sinistra di oggidì sarebbero state colte in flagrante contraddizione - così vuole il nuovo martellante slogan della destra perchè...ce l'han su con Presidente Puttaniere, mentre in tempi di libero amore - garrule - la davano volentieri all'esercito e pure alla nazione.<br /><br />Voglio però, prima di entrare nel merito, fare una premessa sulla mia personale posizione di allora tanto rispetto all'amore libero che al femminismo, così metto le mani avanti e non se ne parla più.<br /><br />In tempi di libero amore, per me il '77 - cupa coda del famigerato 68 - se mi interessava un ragazzino sondavo come prima cosa che fosse disposto ad escludere da qualsiasi orizzonte della nostra ipotetica relazione il libero amore. Chiarito questo, si poteva andare avanti.<br /><br />Partecipai a poche - se non una sola - riunioni del collettivo femminista, che mi diedero la pelle d'oca. Per poter arrivare ai gruppi di autocoscienza delle leaderine bisognava avere nel curriculum almeno una relazione lesbica, un tentato stupro da parte di uno zio, e avere provato con fidanzati diversi tutta la gamma possibile delle pratiche sessuali, meglio se subite da maschi odiosi e oppressivi. (Se eri molto carina però - va detto - potevi pure essere vergine e all'autocoscienza ci arrivavi comunque, berlusconesse ante litteram) .<br /><br />Il destino che meritavano gli uomini, veniva chiarito subito a noi bambine, era quello di essere avvelenati in culla ma purtroppo la clonazione era ancora al di là da venire e toccava sventuratamente lasciarli vivere. Noi eravamo meglio perchè l'utero, le tette e la vagina riflettevano su di noi un aura di meglitudine, e tanto basta.<br /><br />Non arrivai probabilmente neppure alla seconda riunione, da quanto la faccenda mi sembrava antipatica ed insulsa.<br /><br />Ora però - visto che si sparano cazzate a tutto spiano e nessuno le contesta, mi tocca raccontare com'era a chi non c'era.<br /><br />In tempi di femminismo e di amore libero, le relazioni uomo-donna erano caratterizzate da un rigorosissimo moralismo. Nessun "compagno" poteva neppure minimamente considerare l'idea di avere un rapporto a pagamento - simbolo estremo della vituperata mercificazione del corpo femminile - e se mai avesse confessato un rapporto mercenario, sarebbe stato messo ai margini da qualsiasi relazione umana e senza appello.<br /><br />Se il nudismo in mezzo alla natura era considerato praticamente obbligatorio, in quanto celebrazione di un rinnovato rapporto con la naturalità del corpo, ogni gadget erotico o sensuale era visto con disprezzo sommo.<br /><br />La nostra divisa, non a caso, consisteva in t-shirt immense, lunghe gonnellone a fiori, e zoccoli di legno: le donne erano (o si supponeva che fossero) sodali tra loro, e certamente non in gara per sedurre il maschio.<br /><br />Scollature, minigonne, spacchi, calze a rete, erano banditi come simboli della oggettificazione della donna. L'amore libero era tutto fuorchè senza regole: qualsiasi perversione sarebbe stata vista con sospetto: un rapporto sadomaso? l'amore è gioia e non oppressione. Feticismo? Apriti cielo, il corpo non è un oggetto. Vojerismo? Malattia pura e semplice: l'amore è tatto, olfatto, sensi animali e naturali, assai più ancestrali e preziosi dell'occhio ipertrofico: l'organo preferito dell'odiato maschio nonchè della civiltà occidentale, sua detestabile proiezione e riflesso.<br /><br />Il sesso era - e doveva essere - "naturale" (naturalmente di una naturalità che esisteva solo nelle cape bacate di chi lo teorizzava) . Al massimo, poteva essere zen, tao, e doveva ruotare comunque attorno all'orgasmo della donna e non a quello dell'uomo. Alla donna spettava - insindacabilmente - il via libera, che poteva concedere o ritirare in quasiasi momento della relazione senza che al maschio fosse consentita facoltà di insistere e men che meno di seccarsi.<br /><br />La pratica dell'amore libero era tutt'altro che sregolata, insomma, come oggi vorrebbe lo slogan che attribuisce alle donne di sinistra un puritanesimo dell'ultima ora in contraddizione col loro passato di cioccole.<br /><br />Oggi, anzi, e grazie al cielo, quel rigido moralismo del libero amore è stato superato, da noi e dalle nuove generazioni: se scendiamo in piazza non è punto per dettare regole di morale sessuale, come ci è stato attribuito - ma per ricordare l'ovvio: non è salutare per nessuno che la selezione della classe dirigente passi per i letti dei potenti, e non è salutare porre l'avvenenza femminile come unica dote interessante per raggiungere posti di potere; concetti banali, che purtroppo occorre ripetere.<br /><br />Nessun tradimento di ideali libertari da parte nostra, abbiamo anzi abbandonato quel ciarpame moralista del passato e ne siamo liete: è la destra della legge che vuole punire l'utilizzatore finale e che invita al family day, che dovrebbe fare i conti con le proprie insanabili contraddizioni.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-6156428474456817962010-12-21T01:12:00.004+01:002010-12-21T01:32:42.298+01:00don't ask, don't tellParto da una fertile accusa di vetero -settantasettismo/femminismo/comunismo. Mi si accusa di cavalcare il vecchio slogan "il privato è politico", e così mi sono fatta due domande: è un'accusa fondata?<br /><br />Partiamo da una prima considerazione: i termini della affermazione non sono intercambiabili. Sapere con quanti uomini sei stata a letto (privato) non è la stessa cosa che sapere cosa voti (politico). I miei zii, da sempre, quando si viene a parlare di politica proclamano "il voto è segreto"! E' vero, il voto è segreto perchè nessuno deve poter fare pressioni indebite su chi vota, ci mancherebbe solo, e può ovviamente - come libera scelta - essere segreto perchè quasiasi aspetto di una persone deve poter - se a questa persona piace - rimanere segreto. Il numero di telefono, le fotografie di quando era piccolo, il voto e persino la faccia.<br /><br />E' libera una persona di chiudersi a casa e secretare la faccia? Ovviamente sì.<br /><br />Altro è cavalcare la segretezza del voto non come diritto ma come altare inviolabile: qui non siamo al privato che diventa politico, ma al politico che viene sottratto d'ufficio al dibattito pubblico e diventa obbligatoriamente privato. Mi spiace, ma qui non sono d'accordo. Chiedere ad una persona da quale passato politico viene, che tipo di formazione ha avuto, non è come chiedere se si fa il bidè dopo aver cacato. E' un diritto non rispondere, ma è altresì è un diritto (e non una sconvenienza) chiedere.<br /><br />Sono convinta che l'italia, se i vari Dario Fo, Giorgio Bocca, Raimondo Vianello avessero assorbito, elaborato, capito e spiegato qualcosa di più del loro passato, e del passaggio dal loro passato al presente, sarebbe un paese profondamente diverso. Un ragionamento, un racconto di come si potesse diventare fascisti avrebbe dato uno spessore alla coscienza collettiva che in Italia non c'è milimanente stato. L'elaborazione dell'esperienza fascista è stata pari a zero, se si toglie la sola eccezione di Fini, ed è una delle tante occasioni perdute. E per il comunismo non è molto diverso: appoggio pieno ai carro armati, e oblio sereno dopo. Sarà privato, avere appoggiato i carri armati, ma la scelta di "privatizzarlo", di passare da una sponda all'altra senza nulla narrare del processo, non è stata affatto generosa. Sorry.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-85053441568311295312010-12-18T13:25:00.007+01:002010-12-18T14:18:08.633+01:00internazionalismo e modernitàNella appassionata difesa delle manifestazioni degli studenti, in <a href="http://www.flcgil.it/rassegna-stampa/nazionale/cosa-vogliono-quei-ragazzi.flc">questo</a> articolo Maltese lancia un accorato appello - data la gravità dalle situazione - a ragionare, coinvolgendo giustamente tutti - da chi giustifica i roghi di bancomat a chi applaude ai pestaggi dei manifestanti. E suggerisce di ascoltare gli studenti: in fondo proprio i vituperati no-global sono secondo lui stati - inascoltati - i primi a dare l'allarme: molte delle previsioni di quel movimento infatti sembrano drammaticamente realizzarsi: dalla devastazione del territorio al crollo del costo del lavoro, passando per la Madre di tutti i Casini del Mondo, ovvero l'esaurimento delle risorse.<br /><br />Io credo invece che il movimento no-global abbia forse diagnosticato correttamente una componente del male, ma abbia certamente toppato la cura.<br /><br />Infatti il loro errore, a me pare, così come l'errore in genere dell'ecologismo - di destra e di sinistra - è il pensare che il progresso si possa fermare, o - peggio - che sia possibile semplicemente mettere le lancette indietro e azzerrare dieci, cento, mille anni di storia.<br /><br />Non è così, almeno credo, e a sostegno della mia analisi posso semplicemente citare il fatto che non è mai successo, che si torni indietro: alzare barriere doganali, chiudere le frontiere all'immigrazione, frenare l'outsourcing non sono cose giuste o sbagliate in se': sono cose irrealizzabili, per via politica: solo la catastrofe può azzerare tutto, ma non è quello che speriamo o quanto meno non lo spero io. E' una macchina lanciata a velocità massima, e puoi al più manovrare il volante, ma non puoi frenarla ne' mettere la marcia indietro. E la sinistra stessa, complessivamente, ha commesso e commette l'errore di non volercisi mettere al volante, teorizzando impossibili marce indietro: invece di ricorrere ad una delle sue matrici, l'internazionalismo, la sinistra si è rinchiusa da una parte nei vecchi - e oltre certi limiti anacronistici (ma vaglielo a dire a Vendola) braccio di ferro salariali (persi) o in una riscoperta, a sua volta vetusta (ma vaglielo a dire a Veltroni) del "liberismo", andando dietro ad un altra ideologia che oltre ad essere caratteristica della destra è anch'essa alle corde. Ridicolo.<br /><br />Sappiamo che parte del male ha origine da una zona franca sovra-nazionale non sottoposta ad alcun controllo: dalle transazioni finanziarie allo sfruttamento della forza lavoro: possiamo far lavorare una banda di bambini del bangla desh senza incorrere in nessun reato.<br />E se lo sappiamo, che tutto questo non va, dove sono le sedi di coordinamento - virtuali, fisiche, di qualsiasi tipo - delle sinistre internazionali? Dove quelle dei sindacati? Chi sta elaborando un embrione di istituzione che governi i rapporti economici tra paesi? Perchè le sinistre mondiali non solo non lo stanno facendo, ma neppure suggeriscono che sia opportuno iniziarlo a fare, e invece si perdono in chiacchiere stupide - come ad esempio la spettacolare cazzata di litigare all'interno del PD sull'opportunità o meno di entrare... nel partito Socialista Europeo?Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-31794717144460249892010-12-15T15:50:00.011+01:002010-12-15T16:39:36.650+01:00la colpa è del sistema. Quello limbico.Sento e leggo i commenti intorno alle violenze di ieri, e mi paiono fondamentalmente appiattiti su due fondamentali errori: Per la sinistra, la causa prima è il disagio giovanile di ragazzi senza futuro, ergo responsabile è il governo Berlusconi e la mancanza di risposte serie alla crisi. Per la destra - simmetricamente - la colpa è della sinistra. Se Bersani appoggia la protesta degli studenti cosa resta a questi ultimi se non incendiare cassonetti?<br /><br />Se queste spiegazioni si limitassero ad essere semplicistiche e finalizzate a guadagnare punti-propaganda la cosa sarebbe relativamente innocua: si neutralizzaerebbero a vicenda.<br /><br />Secondo me invece sono anche - e molto - pericolose, perchè forniscono ai pochi (ma troppi) violenti una giustificazione, una dignità, un senso che assolutamente non meritano. "Non sono così perchè sono un testa di minchia - dunque -" mi figuro l'idiota riflettere pensoso tenendo fra le mani la bassa fronte irta di peli "sono così perchè c'è Berlusconi/Bersani, perchè la mamma mi picchiava, perchè la società è cattiva. Gu."<br /><br />Ho la fortuna/sfortuna di abitare al centro, e che sia per il derby o che sia per le manifestazioni, casa mia è un posto dove si capisce quale fortuna sia avere un parcheggio. (io non ce l'ho)<br /><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TQjYDc0XN_I/AAAAAAAAA-I/icuDoGqAx8Y/s1600/011.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TQjYDc0XN_I/AAAAAAAAA-I/icuDoGqAx8Y/s200/011.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5550924094521161714" border="0" /></a><br />Sembra incredibile, ma che vinca la Roma, la Lazio o Berlusconi, la mia macchina - chissà perchè - è sempre nel mirino.<br />Credo che la prima cosa da rilevare - quando i cassonetti, le automobili e i bancomat sono in fiamme - sia che gli operatori del disastro sono stati mossi da un automatismo che viene di norma evitato da i più svegli tra i primati. Se si vedono scimmie interagire, ci si accorge che ci sono quelle collaborative, che fanno comunella, ci sono quelle gerarchiche, che comandano con un accorto uso di carota e bastone, e poi...ci sono i coglioni. Scimmiette o scimmioni ritardati che menano le mani a cazzo di cane appena gliene capita l'occasione, perchè la loro struttura mentale non è dotata di sufficienti freni per mettere a segno azioni demenziali, controproducenti e pericolose per se' e per gli altri.<br /><br />Mettere in evidenza l'automatismo tribale e non strumentalizzare politicamente questo tipo di azioni ha il vantaggio di isolare - come fanno appunto i primati - i più cretini della banda.<br /><br />Ho visto ragazzini scappare spaventati, e li ho sentiti incazzarsi, per quello che stava succedendo. A piazza Venezia, dove ero stata la mattina, era un susseguirsi di striscioni di questo tenore:<br /><br /><a href="http://3.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TQjbzdnrpaI/AAAAAAAAA-Q/4gsF8SLkmn4/s1600/varie%2Biphone%2B058.JPG"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 200px; height: 150px;" src="http://3.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TQjbzdnrpaI/AAAAAAAAA-Q/4gsF8SLkmn4/s200/varie%2Biphone%2B058.JPG" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5550928217905014178" border="0" /></a>Un susseguirsi di "vogliamo studiare" "sì alla conoscenza no alla violenza". Ragazzotti pacifici, anche se incazzati, ridotti al rango di criminali e strumentalizzati a destra e a sinistra da un lato, e criminali deficienti elevati a rango di "espressione della disperazione giovanile".<br /><br />Io - più che altro - penso che sarebbe una soluzione assai più sensata mandare un po' di vecchi militanti della CGL nelle scuole a insegnare ai ragazzini a fare un servizio d'ordine come si deve, senza ricamarci troppe cazzate attorno.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com6tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-42262382831887631392010-09-27T12:17:00.011+02:002010-09-27T13:44:21.559+02:00sotto la cravatta regimentalQuando si era in tempi di guerra fredda e di democrazia cristiana, io andavo ad una scuola di sinistra, avevo una famiglia di sinistra, frequentavo gente di sinistra: I know my chicken.<br /><br />E la sinistra italiana, in quei tempi lontani, era - dall'autonomia operaia al PCI, una sinistra sostanzialmente comunista, sia quella parlamentare sia quella gruppettara. E quel passato pesa come un macigno, oggi: il far riferimento ad una ideologia politica fondata sulla creazione dell'Uomo Nuovo, del Mondo Nuovo, via abbattimento dell'esistente, è la premessa dello sfacelo di oggi. Mentre infatti ovunque altrove la sinistra accettava la responsabilità del governo, con tutto ciò che consegue necessariamente in termini di compromessi con la realtà, in Italia sognava - complessivamente - la rivoluzione. Anche lo stesso PCI, da un lato pragmaticamente accettava le briciole della spartizione elargite dalla DC e si acquattava negli spazi che gli venivano consentiti dalla democrazia liberale: una rete TV, il mondo dello spettacolo, il sindacato, le cooperative, dall'altra poteva - tenendosi alla larga dal governo - continuare a cullarsi con i suoi lontani orizzonti, il sol dell'avvenir, e a ninnarci il suo elettorato. Orizzonti tanto più certi quanto più lontani. Era, quella, una forma di compromesso che consentiva di rimandare a data da destinarsi il necessario confronto con la realtà del fallimento del modello socialista. Poi, nel 1989, la realta si è manifestata in modo in equivocabile - come è suo uso - lasciando i nostri con un bel paio di braghe al posto del rosso vessillo.<br /><br />Oggi, quella sinistra lì, che ha il pregio di avere esercitato una sua qualche forma di politica, e di avere - se pur tardivamente - riconosciuto i suoi errori, è divisa tra la vergogna di se' e l'incapacità e la disabitudine a prendere in mano il potere e gestirlo. Prova a fare politica ma non ci riesce, perchè insieme al bambino ha buttato l'acqua sporca: un contraltare al partito di Berlusconi inefficace e inappetibile, anche se l'unico che abbiamo.<br /><br />L'altra sinistra, quella gruppettara, invece, quella che di mediazioni e di compromessi non voleva neppure sentir parlare, quella che occupava i feudi delle scuole e delle università, e sognava la revolucion mentre confezionava molotov ed espropri proletari, oggi si è riversata in massa nel partito del non voto, o del voto-per-restare-all'-opposizione: magari ha tagliato barba e capelli ma è sempre la stessa: chi ha sempre considerato lo stato italiano, la costituzione, degli orpelli borghesi da abbattere con la rivoluzione proletaria, nel "non voto" si ritrova perfettamente a casuccia, anche se oggi invece delle molotov sfoggia un leggiadro ghigno di nonchalance, e magari una splendida cravatta regimental.<br /><br />Chi è al governo militarizza la scuola? E chissenefrega? Lo stato borghese è da abbattere, non si può sanare. Simboli dei partiti nelle istituzioni? Chissenefrega, la costituzione è una farloccata nata da un lurido compromesso con i cattolici, che vada a farsi fottere. L'università sta per chiudere? Chissenefotte, morte allo stato borghese e alle sue istituzioni...<br /><br />Cari buoni vecchi trinariciuti di una volta, avrete tagliato la barba e vuotato le bottigliucce di benzina, ma continuate a godere del tanto peggio tanto meglio, continuate ad applaudire alle macerie dello "stato borghese": sotto vostra la cravatta regimental batte un cuoricino molto radical, anche se tutto sommato assai poco chic.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com29tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-48994188952124134202010-09-27T07:33:00.021+02:002010-09-27T09:19:24.290+02:00la macellaia in grembiulinoNahum, sententosi evidentemente chiamato in causa dalla mia invettiva, <a href="http://rehovnahum.blogspot.com/2010/09/consigli-di-lettura-per-la-sora-rosa.html">risponde consigliandomi un libro.</a> Non è cattiva volontà, che non sia corsa a comprarlo - e prometto che lo farò appena ne avrò tempo e voglia. Mi pare però che la sua risposta rappresenti molto bene la curiosa tendenza ad appiattire tutto nello slogan, assai caro al partito della pagnotta, che recita "i politici sono tutti uguali". Per lui, così dice, Gelmini e Berlinguer pari sono.<br />So che la riforma Berlinguer (quella universitaria, che quella delle superiori non è mai stata fatta) non è piaciuta a molti di quelli che nella scuola ci lavorano; chiarisco subito che ne parlo da profana.<br />Non mi interessano minimamente le critiche di "anglofilia": copiare, imitare, è una delle facoltà umane migliori e più paganti, e i vantaggi di quella riforma non sono inesistentti : adeguare l'università italiana agli standard europei - favorendo una maggiore circolazione degli studenti - riempire un gap statistico con i paesi che avendo la laurea breve hanno un gran numero di laureati in più, e creare una tappa intermedia per evitare l'abbandono scolastico. Mi dice, chi nell'università ci lavora, che la riforma ha creato una pletora di laureette incapaci da una parte di formare delle professionalità spendibili e dall'altra non sufficientemente approfondite da essere culturalmente formative: è possibile, è probabile, non discuto: tra pregi e difetti della riforma, probabilmente c'è molto da rivedere.<br />Quello che mi pare invece non solo discutibile, ma bizzarro e direi quasi mostruoso, è citare quella riforma discutibile per avvicinarla alla mannaia Gelmini.<br />Iniziamo col dire che il termine "riforma" applicato alla Gelmini ha - come tante altri italiche questione - una sfumatura di ipocrisia copiata dal linguaggio aziendale. Come tante "ristrutturazioni" societarie, il suo scopo è infatti realizzare un consistente risparmo sfoltendo il personale. So benissimo che l'esigenza del risparmio non è affatto secondaria o trascurabile, infatti la riforma Berlinguer - soprattutto quella delle superiori - ne aveva tenuto conto eccome. Ma ne aveva tenuto conto all'interno di una ristrutturazione del sistema organica. Gelmini invece taglia alla dove viene e senza alcun criterio: nei cicli inferiori affolla le classi, toglie insegnanti di sostegno, toglie il tempo pieno: all'università blocca il turn over dei professori, accorpa facoltà più o meno a casaccio e toglie ogni senso a chi - sperando nella carriera universitaria - si ritrova ad avere un lavoro malpagato, precario e senza sbocco. Naturalmente, questa "riforma" è accompagnata - comme d'abitude - da una fanfara di intollerabile propaganda. Da una parte Gelmini evoca incessantemente l'ignominia del diciotto garantito - slogan vetusto riesumato come uno zombie dalle antiche manifestazioni di piazza sessantottine, e che nessuno si sogna oggi di tenere nella benchè minima considerazione - dall'altra millanta una nuova era di meritocrazia e di disciplina. La sua riforma si può sintizzare in "la mannaia più il ritorno al grembiulino". Tutto questo condito da micro iniziative (costose, inutili, incostituzionali e schifosine) per molcire quei preti e quei fascisti che danno il "contenuto" ideale ad un governo altrimenti concentrato su faccende poco pertinenti la gestione della cosa pubblica.<br />Ora, la riforma Berlinguer è <span style="font-style: italic;">meravigliosamente criticabile</span>: come tutto ciò che è fatto di qualcosa, può esssere discusso, criticato, aggiustato e all'occorrenza mutato. Le operazioni della Gelmini invece sono un massacro, la nullificazione organizzata - ma col vestito della festa - e la propaganda, oltre a fare la sirena incantatrice, ha la caratteristica di non poter essere discussa: se non sei con noi, con il nostro "popolo" come dice Berlusconi, che dopo aver saturato le metafore calcistiche approda su quelle etniche, non puoi che essere un lurido sessantottino favorevole al diciotto garantito, fine del dibattito.<br />E il nulla avanza, tra i loro applausi e il vostro silenzio.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-9711684130777177952010-09-24T12:04:00.009+02:002010-09-24T12:34:34.726+02:00una piccola invettiva, ma piena di furoreEcco, sono in molti in questo paese ad apprezzare <a href="http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo491666.shtml">i corsi di sopravvivenza</a> nelle scuole e a fottersene allegramente se non si fa lezione e le <a href="http://www.ultimenotizie.tv/notizie-di-cronaca/notizie-roma/sapienza-universita-di-roma-didattica-da-terzo-mondo.html">università rischiano di chiudere</a>: sono in molti ad apprezzare questa miscela di fascismo, coattaggine e menefreghismo italiano che è ben rappresentato da Gelmini, La Russa, Tremonti.<br />Non è a loro, che si rivolge la mia invettiva, perchè loro stanno avendo esattamente quello che vogliono e per cui hanno votato: si rivolge a tutti coloro - moltissimi - che pur trovando insensato tutto questo hanno lasciato che accadesse: stiamo pagando cara la vostra purezza, la vostra coscienza linda, il vostro odio per i compromessi, il vostro carrierismo, la vostra incapacità politica. Voi che per abbandonare il centralismo democratico - perchè ve lo chiedeva il vostro nemico - avete creato un partito senza testa, voi che o il bipolarismo o niente, voi che o il proporzionale o niente, voi che non rinunciate al sol dell'avvenire e nessun partito è abbastanza di sinistra, e voi che l'unico partito che poteva farcela non lo avete votato, perchè non era abbastanza carino e/o di sinistra e/o di destra, perchè era troppo socialdemocratico, perchè era troppo poco socialdemocratico, e perchè pensate davvero - ma sul serio e senza sentirvi ridicoli - che la vostra coscienza valga più della più grande università d'Europa.<br />Pagherete anche voi, questo sfascio, e quando il fondo sarà toccato cercherete di farci dimenticare la vostra complicità , la vostra indifferenza e la vostra inanità, ma saperlo non è una consolazione.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com12tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-15793332322941573462010-09-24T10:28:00.003+02:002010-09-24T11:20:00.008+02:00Al QuaedaSu In Minoranza (bentornato!), una <a href="http://inminoranza.blogspot.com/2010/09/al-qaeda-for-dummies.html">analisi interessante </a>sulla modernità di Al Quaeda.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-525637851944159942010-09-18T08:10:00.007+02:002010-09-18T08:42:44.680+02:00uomini e polliTendo a credere ai profeti del picco, non per millenarismo congenito ma perchè ho l'impressione che gli argomenti di chi il picco lo nega siano molto deboli: uno scherno un po' arrogante unito ad una fiducia illimitata in un progresso tecnologico che allo stadio attuale però non pare aver prodotto nulla di lontanamente paragonabile alla manna petrolifera che ha reso possibile il nostro benessere diffuso. E tendo a crederci anche perchè penso che un assaggio del'orrendo pastone sia già l'attualità, dai casini per la trivellazione troppo profonda alle guerre nel medio oriente.<br />Un blog, sul sito di Le Monde (hat tip: <a href="http://petrolio.blogosfere.it/">Petrolio</a>) <a href="http://petrole.blog.lemonde.fr/2010/09/16/entretien-avec-robert-l-hirsch-22/">intervista</a> Robert Hirsh, un ex responsabile della ricerca sui carburanti di sintesi della exxon, a proposito della scarsa informazione, della censura, che ci sarebbe intorno al problema ormai maturo per esplodere. Sulla opportunità, e soprattutto sulla praticabilità del diffondere informazioni sulla questione ho più dubbi che certezze, però. Se se ne parla in termini (forse correttamente) catastrofici, non si fa che anticipare il momento del crollo ed è una responsabilità che nessun politico vuole prendersi, se se ne parla in termini blandi l'effetto sarà nullo: la gente mediamente non è disposta prendere misure serie di risparmio energetico e contenimento dei consumi. La zona sotto il vesuvio è abitatissima, e nessuno pensa a sgombrare S. Francisco o Messina, in vista del Big One. Temo che l'umanità nel complesso non sia adatta a gestire previsioni ma solo ad affrontare emergenze. Come diceva il (purtroppo) geniale Celine, l'uomo è intelligente come la gallina è un volatile.<br /><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_lj9Q58xX4CA/Si8nML6McmI/AAAAAAAAAXo/9CucOaEyNoI/s400/Bird+Lady.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 252px; height: 189px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_lj9Q58xX4CA/Si8nML6McmI/AAAAAAAAAXo/9CucOaEyNoI/s400/Bird+Lady.jpg" alt="" border="0" /></a>Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-57096572081287174882010-09-16T08:09:00.015+02:002010-09-16T10:13:06.155+02:00Sarkosì e kosà<a onblur="try {parent.deselectBloggerImageGracefully();} catch(e) {}" href="http://www.gdr-online.com/vignette/vignetta61.jpg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 362px; height: 176px;" src="http://www.gdr-online.com/vignette/vignetta61.jpg" alt="" border="0" /></a>Vignetta di Leo Ortolani, via <a href="http://www.gdr-online.com/vignetta61.asp">GDR online</a><br /><br />Agli insulti del commissario Europeo, che ha accusato il premier francese di usare gli stessi sistemi contro gli zingari in voga nella seconda guerra mondiale, Sarkozy astutamente risponde "Prendeteveli voi gli zingari", che è un po' la risposta standard di tutti quelli favorevoli alle deportazioni.<br /><br />Ora - premesso che Francia odierna ben poco ricorda il terzo Reich - una breve considerazione la farei. La sagace risposta del premier francese tradisce il problema: gli zingari cacciati dalla Francia, infatti...sono andati in Spagna: in poche parole, se i Rom sono un problema, Sarkò l'ha semplicemente scaricato a qualcun altro. Questo riporta la questione nei termini un po' più corretti: noi che siamo favorevoli alla legalità e all'integrazione, a sborsare grana perchè i campi siano decenti e a mandare i bambini rom a scuola a calci in culo - noi che siamo ostinatamente convinti che le deportazioni non siano una soluzione - di solito siamo ricoperti di pernacchie: ci viene chiesto il 740 e se guadagnamo più di 12.000 euro l'anno siamo bollati come intollerabili radical chic: riccastri ipocriti che mentre nuotano nei dollari come Paperone impongono ai poveri proletari la presenza di un popolo di straccioni, sardonico e testardo, che di integrarsi non ha alcuna intenzione.<br />Perfetto, voi che radical chic non siete, voi che siete proletari veri, uomini cazzuti e nerboruti e con le mani sporche di terra, voi che avete appena levato gli occhi dalla catena di montaggio per incidere sulla bloggosfera la vostra rabbia fieramente nazional-popolare, di quale soluzione parlate, di grazia, quando plaudite alla deportazione dalla Francia alla Spagna?Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-16167122877007861882010-09-13T08:41:00.011+02:002010-09-13T17:57:06.652+02:00adieu ataturk, adieu montesquieuNon so se la Turchia sia oggi più vicina o più lontana a una Europa che comunque sembra divisa tra chi non vuole quel paese perchè i diritti umani e chi non lo vuole perchè l'Islam.<br />Il "pacchetto" del referendum sembra ben confezionato, non lo nego ma temo che contenga più di uno specchietto per le allodole: più democrazia, più diritti alle donne, la privacy e quant'altro.<br />Sarò militarista e antidemocratica, ma io salti di gioia ne faccio pochi, e non solo per il rischio di perdere l'unico paese a maggioranza mussulmana alleato ad Israele.<br />Quel paese era lì a dirci che la "laicità" sarà anche nata con il cristianesimo ma che è uno strumento universale, a disposizione dell'umanità intera e che anche in un paese a maggioranza mussulmana la teocrazia non è un destino. Se la Turchia, con tutte le sue beghe, ha avuto uno sviluppo politico, economico e culturale notevole, è perchè ha sviluppato una sua peculiare via - non sempre simpatica ma efficace - per tenere i preti fuori dai piedi. Sarà tranchant e poco argomentato, ma è quello che penso.<br />Inoltre non posso fare a meno di chiedermi se la tendenza - un po'ovunque (e certamente in Italia) di minare il principio di suddivisione dei poteri in nome della democrazia non apra la strada ad un futuro di democrazie populiste, fondate non su complessi sistemi di pesi e contrappesi a fondamento di solide costituzioni ma - come molte dittature popolari - tra cui il fascismo - sul carisma del leader e sul controllo dei mezzi di comunicazione.<br />Adieu Ataturk, e quel che è grave: adieu Montesquieu.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com27tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-53140709560760075262010-09-11T07:57:00.004+02:002010-09-11T08:00:53.157+02:00circolaritàCerto che la rassegna stampa la mattina può essere davvero divertente. Sono giorni che sento - tanto sulla stampa internazionale quanto quella italiana - titoloni cubitali con vibrate denunce del mentecatto anglicano. Stamattina i titoli (tutti) sono: come è stato possibile che un povero mentecatto per giorni e giorni abbia monopolizzato i titoli di tutti i giornali?Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-27397542411105803562010-09-10T10:31:00.004+02:002010-09-10T10:42:22.195+02:00piccoli antimperialisti piangonoA quanto pare il povero Chavez <a href="http://www.repubblica.it/esteri/2010/09/10/news/denuncia_fidel-6925394/">è rimasto orfano</a>.<br /><br />E anche il buon Adma non sarà contento, di veder vacillare la fragile alleanza antimperialista, vista la dichiarazione di Castro:<br /><br /><a href="http://it.peacereporter.net/articolo/24055/Cuba,+Socialismo++adi%26oacute%3Bs%3F">"Gli <strong>ebrei vengono diffamati da oltre duemila anni. </strong>L'<strong>Iran </strong>dovrebbe capire che il popolo ebraico sopravvissuto grazie alla sua religione e alla sua cultura, è stato cacciato dalla sua terra e perseguitato in modo terribile in tutto il mondo e per tutto questo tempo".<br /><br /></a>Tutto si può dire, tranne che il periodo non sia denso di sorprese.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-76213815364902579332010-09-09T10:38:00.008+02:002010-09-10T14:13:51.368+02:00benza sul fuoco. aggratis.Credo che non ci sia evento al mondo in grado festeggiare con più efficacia il crollo delle due torri (altro che commemorare le vittime) di un prete che organizza un rito bruciando pubblicamente il libro sacro di un'altra religione.<br />Ciò detto mi rimane difficile capire perchè l'idea incendiaria di un idiota qualsiasi, che in questi ultimi anni ha visto sfoltire la sua parrocca o diocesi (o quello che cazzo hanno gli evangelici) fino ad arrivare ad avere un gregge di non più di una cinquantina di pecorelle (nere, sia chiaro) possa nel giro di niente diventare tema di turbativa globale, tra dichiarazioni preoccupate e di condanna dell'onu, della Santa Sede, e del Dipartimento di Stato americano, nonchè lividi mugugni della stampa araba e manifestazioni di indignazione.<br /><br /><a href="http://2.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TIoghIrJg0I/AAAAAAAAA9E/s6d6rohvPs4/s1600/manotopor.jpeg"><img style="display: block; margin: 0px auto 10px; text-align: center; cursor: pointer; width: 191px; height: 280px;" src="http://2.bp.blogspot.com/_vHU7QlKBt2s/TIoghIrJg0I/AAAAAAAAA9E/s6d6rohvPs4/s320/manotopor.jpeg" alt="" id="BLOGGER_PHOTO_ID_5515256447304827714" border="0" /></a><br />Disegno di Roland ToporRosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com19tag:blogger.com,1999:blog-23305468.post-83016278350658602062010-05-27T09:16:00.009+02:002010-08-02T15:08:16.284+02:00caput mundiBrevi cenni sull'amministrazione Alemanno. Faccio riferimento al centro di Roma, dove abito.<br /><br />Le amministrazioni precedenti, di sinistra, avevano lavorato per creare ordine, e per cercare - come in tutte le metropoli mondiali - di abituare i cittadini a limitare l'uso del mezzo privato. Questo progetto si fondava sulla costruzione di parcheggi negli snodi fondamentali, aumento dei mezzi pubblici, con particolare riferimento alle linee elettriche e di metropolitana.<br /><br />Segnatamente, nel mio quartiere funzionava a meraviglia un tram circolare, che collegava piazzale Flaminio a piazza Mancini. Il tempo previsto da casa mia a piazza Mancini era di dieci minuti, il tram aveva corsie preferenziali ed era un mezzo assolutamente affidabile.<br /><br />Si era iniziata - fra mille polemiche, cavalcate dalla destra - la costruzione di un parcheggio al Pincio. Ovviamente sotterraneo.<br /><br />Sul lungotevere si erano iniziati i lavori per un altro parcheggio, che doveva aumentare anche l'area pedonale e il verde pubblico.<br /><br />Era stato aperto al pubblico il giardinetto sopra la rampa di piazza del Popolo.<br /><br />Villa Borghese era accessibile al pubblico e pulita.<br /><br />Il rispetto delle regole andava via via migliorando: la politica era di nessuna tolleranza per chi usava le corsie preferenziali, per chi piazzava l'auto in sosta vietata o per chi entrava nelle zone pedonali.<br /><br />Situazione attuale:<br /><br />I binari del tram circolare, che scorreva sulla Via Flaminia all'andata e al ritorno su via Vico sono stati tolti, dopo mesi e mesi di scavi: pare che i binari ora scorreranno sempre e solo su Via Flaminia: attualmente il tempo di percorrenza da p.Flaminio a P.Mancini è di tre quarti d'ora circa, ma qualcuno spera che a lavori finiti e a denari bruciati la situazione ritorni come prima. Vedremo.<br /><br />Il parcheggio del Pincio è stato richiuso: tutto il lavoro iniziato è andato perso, e ci sono voluti mesi di soldi e lavori pubblici per annientarlo. Ha vinto la scuola del NO a qualsiasi iniziativa, la scuola del NIMBY, che ovviamente è praticata ancor più dalle destre che dalle sinistre, diversamente da quello che recita il luogo comune. Ricordo qui che la scelta di favorire il traffico autostradale alle ferrovie pubbliche ha portato alla vittoria della Lega, assai meno favorevole della Bresso alla costruzione della TAV.<br /><br />Il cantiere sul lungotevere è fermo. Chiuso, non va ne' avanti ne' indietro.<br /><br />Il giardinetto sulla rampa viene aperto e allestito in occasione delle feste organizzate dal comune, a scopo di accoglienza dei VIP. Altrimenti resta chiuso.<br /><br />Villa Borghese è un capitolo a parte. Gran parte del parco non è più accessibile, perchè il concorso ippico (durata 5 giorni) sotto l'amministrazione Alemanno diventa una città di tendoni, tubi innocenti e bancarelle e parcheggio camion, autobus e macchine. L'ingresso all'iniziativa sarà, presumo, a pagamento: il tempo complessivo previsto tra montaggio e smontaggio della tendopoli è due mesi. In pratica andiamo avanti fino a luglio e sarà da vedere in che condizioni sarà il territorio dopo. Non c'è più il parco, zero, zip,<br /><br />Tutto ciò che è escluso dal concorso ippico e accessibile è affollato, lurido e polveroso.<br />Il parco è annientato per tutta l'estate. Produrrò foto, se ho il fegato di andarci.<br /><br />Le regole non vengono più rispettate in nessuna forma. Tutto ciò che è pedonale viene invaso da macchine, e il parcheggio in sosta vietata è ridiventato la norma. Il disordine regna sovrano.<br /><br />In compenso, si mormora che per la metropolitana C non ci siano più i soldi.<br /><br />Ora, il mio pensiero l'ho espresso altre volte, ora cerco di chiarirlo ulteriormente. C'è chi ha voltato Alemanno perchè espressamente <span style="font-style: italic;">voleva </span>tutto questo.<br /><br />Non ho stima di queste persone, ma ne comprendo il senso e l'esistenza. Si può desiderare che il verde pubblico diventi una bolgia di bancarelle, si può desiderare che venga favorito il traffico privato. Non mi piace, ma ne percepisco il senso.<br /><br />Chi invece non ama affatto tutto ciò, ma non ha votato Rutelli perchè "è amico dei preti", o perchè "è l'Arberto sordi de Noantri" o perchè "destra e sinistra, l'è tutto un magna magna, è inqualificabile sotto il profilo culturale, etico, morale, ma soprattutto intellettuale.Rosahttp://www.blogger.com/profile/16788280433990818871noreply@blogger.com32