lunedì 22 maggio 2006

paperi corrotti

Mi ha sempre incuriosito la capacità della lingua di elaborare, attraverso meccanismi diversi, nuovi significati. Ai tempi di mani pulite, lo scandalo dei politici corrotti prese il nome di "tangentopoli", città delle tangenti, ma curiosamente il suffisso polis da quel momento in poi cessò di significare "città", per assorbire il significato della prima parte di quella locuzione, quello realtivo alle tangenti. E così, grazie a questo scarto di significato, è venuta "bancopoli", poi "calciopoli". Lungi da me stigmatizzare il meccanismo, probabilmente naturale e - anzi affascinante, certo che "moggiopoli" è veramente orrendo: forse i titolisti ce lo potevano risparmiare...



Nella foto: un momento altamente drammatico del famoso scandalo dei paperi corrotti.

1 commenti:

Eugenio Mastroviti ha detto...

Ci siamo allineati all'uso americano, si direbbe: dopo il Watergate c'e' stato il CIAgate, l'Iran-Contras-gate, il Lewinskigate e ultimamente il Plamegate.
Ormai mezzo mondo crede che "gate" significhi scandalo