domenica 30 agosto 2009

dalla come il verderame e salverai il mondo!

U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Ho mal di testa.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Sono biologicamente predeterminata a mettere su famiglia.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè non ne ho voglia.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè non mi hai ancora offerto una cena.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè ti puzza l'alito.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè la tua insistenza mi smonta.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè hai il pisello piccolo.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè sono fidanzata.
U: Me la dai?
D: No.
U: Perchè?
D: Perchè sei lubrico.
U: Me la dai?
D: Sì.
U: Sì?
D: Sì.
U: E perchè?
D: Perchè - come femminista - sono convinta che la prostituzione sia una piaga millenaria da sconfiggere, e non tollero la vista delle povere rumene sfruttate, per non parlare delle africane, che spesso sono vittime di episodi di razzismo, e siccome sono convinta che per ogni donna ci sia un futuro lontano dal marciapiede, in collaborazione con Don Benzi e Paolo Barnard ho iniziato una attiva militanza come volontaria nel gruppo "diamola come il verderame"

venerdì 28 agosto 2009

un uomo coraggioso

Berlusconi si dissocia dalle pizze di merda che il direttore del suo giornale lancia contro i suoi nemici ma lui - Feltri - che è un vero uomo e un giornalista integro, fiero se ne impippa e continua a metterne a palate nel ventilatore.
Che uomo, che tempra, che indipendenza: nessuno, neppure il suo capo può mettergli la musacchia! E se un domani dovesse persino arrivare a dire che Berlusconi è un grande statista, che l'unto del signore, che è finanche bello, alto e pieno di capelli sono certa lo farebbe senza remore...è lui il direttore e non si fa comandare da nessuno!

sabato 22 agosto 2009

i padroni dei numeri

Un signore mette in rete un elenco autogenerato con tutti i numeri da 1 a 9999999999 - per studiare i tempi di indicizzazione di Google - e si ritrova con più di 400 messaggi, molti dei quali insulti e minacce. Leva il mio numero di telefono! Violazione di privacy! Ti denuncio!
Il tapino prova a spiegare loro che i numeri non appartengono a nessuno, ma loro non sentono ragioni: c'è anche il numero di mia sorella! Di mia nonna! Di mio zio! La mia data di nascita! Il mio numero civico! Delinquente!

venerdì 21 agosto 2009

tristi storie di infanzia

Avevo tre, quattro anni, quando mio padre e mia madre misero per la prima volta il vinile di Jannacci e mi fecero sentire la canzone a me omonima. Ricordo ancora le loro fragorose risate quando - colma di indignazione per le calunnie, mi difesi: Ero buonissima, io, e non avrei mai, mai lasciato un signore disperato a rovinarsi i piedi sotto la mia finestra.
ll dannato quattrocchi del post precedente - ha ragione RB - con me sapeva di essere al sicuro.


giovedì 20 agosto 2009

non si è nerd per nulla

Una piscina affollata è prima che strumento di benessere fisico o di allenamento sportivo, una palestra di convivenza. Ogni corsia deve diventare un orologio, con lancette perfettamente sincrone a dispetto di ogni possibile differenza di velocità: la distanza di ognuna delle lancette da tutte le altre è direttamente proporzionale al benessere di tutti. Quattro vasche sue sono due mie. Se mi arriva dietro mi fermo e lo lascio partire.
Mentre rifletto su questa "fisica" o forse "antropologia dei nuotatori" in attesa appunto che le corsie si svuotino all'avvicinarsi dell'ora di chiusura, una silouhette poco o nulla imponente si staglia di fronte a me.
E' un ometto sui venticinque anni, occhiali a culo di bottiglia e costume a braghette con le palme: sorride, ignaro del fatto che l'oscurare a me l'ultimo sole del pomeriggio è poco meno che un'onta.
"posso prendere la sdraio"?
La domanda è singolarmente cretina. Io sono sdraiata su un'altra sdraio, e ovviamente per quello che mi riguarda la sdraio accanto a me può fondersi per l'effetto joule, venire rubata da Alphadraconiani, o essere lanciata ad altezze vertiginose dallo sbruffo di un geiser. Me ne straimpippo.
Sento una specie di pizzicorino che dagli arti converge nella pancia, e subito debbo realizzare che non si tratta - purtroppo - di frisson erotico per Quattrocchi ne' di sballo da fumi di cloro. E' irsutismo da irritazione.
"sì, certo" rispondo secca.
"sicura"?
Non si è tolto dal sole e io sono sicura.
"Non c'è problema."
"ma sicura-sicura? Era solo perchè volevo farmi un pisolino, ma posso farne a meno".
Respiro e trattengo l'impulso di stringere forte forte il suo pallido colluccio da pollo. Mi freno. Povero ragazzo, non ha fatto niente di male e io sono una jena, tanto per cambiare.
"Sicura-sicura" azzardo un sorriso a la Nicholson, e mi alzo per controllare la piscina. Oramai sono rimasti in pochi, uno per corsia, e una sola risplende vuota, invitante e placida sotto l'ultimo sole: è il mio momento, la mia corsia. Il mio bagno di fine giornata.
Congedo il nerd e mi avvio a passo rapido verso l'agognato momento clou. A quell'ora è bellissimo nuotare: schizzi e schiamazzi si sono chetati, il primo bagno ha corroborato il corpo e la mancanza di abbaglio da sole diretto aiuta a rendere il nuoto una attività ad un tempo fluida, ritmata, piena di energia e senza affanno.
Finita la seconda vasca di puro piacere, sollevo la testa.
E' lui.
Niente "pisolino" a quanto pare.
Quattrocchi ha deciso di essere il mio compagno di corsia, a quanto pare.
Per la seconda volta evito di soffermarmi con troppa voluttà sul colluccio da pollo.
E tenendo conto che qualsiasi avventore della piscina di sesso maschile - per vetusto, malandato, magro, bambino, zoppo, sordo, cieco, muto o paralitico che sia - va più veloce di me, per la seconda volta sfodero un sorriso-Shining e lo invito ad andare.
"Prego"
"No, no, io sto un po' qui" mi fa dimesso, appoggiando i culi di bottiglia sul bordo della piscina.
Mi sorprendo a ghignare tra me e me: ho trovato il primo maschio a cui dare una lezione natatoria comme il faut, - penso. Una volta partita però, bracciata dopo bracciata - mi accorgo subito che non è la competizione il motore e la ragione ultima del mio bagno: sono determinata a ritrovare l'incanto della piscina di fine giornata.
A fine vasca azzardo una caprioletta per ripartire e mi accorgo che lui è dietro di me.
No, non dietro di me a metà vasca. E' a una bracciata da me.
Mi freno.
Lo guardo.
Sorrido Shining.
"prego" gli faccio.
"no, no" bela lui. "io mi riposo un po'".

Aspetto mezzo prezioso minuto (le sei e mezzo son lì che arrivano) e poi, rassegnata, mi avvio.
Per tutta la vasca una percezione idrodinamica mi suggerisce ciò che tutta me stessa rifiuta di credere.
Lui è lì, a pochi centimetri da me. Mi fermo, lo invito ad andare, mi comunica che vuole riposarsi, riparto, arrivo, ed è lì. Una, due vasche. Mentre nuoto non l'acqua tiepida, non la tensione muscolare, non la respirazione è il centro del mio io, ma una domanda ed un dubbio: è sadico o è cretino?
Arrivata al bordo mi avvio alla scaletta, esco: l'orologio mi darebbe ancora cinque minuti ma ormai è del tutto chiaro che la festa è finita.
Mi giro e lo vedo.
Nuota, sereno, nel blu.
Sadismo? Stupidita?
Semplice genio.
Il bastardo mi ha fottuto.

venerdì 14 agosto 2009

risse linguistiche

Nel post precedente, che immaginavo nella mia ingenuità poter scatenare appassionate discussioni sulla laicità e il PD, si è invece aperta una (appassionata) discussione sull'uso/abuso del plurale "le fila".

Io, che di questi tempi sono newsgrouppara perché ho un sacco da lavorare e quindi ho bisogno di molte fonti per perdere tempo, ho postato la questione su it.cultura.linguistica.italiano.

La questione non solo era già stata affrontata, ma aveva scatenato una spaventevole rissa con scommesse, offese e incazzi vari.

Che ovviamente ho rinfocolato.

LOL, e poi dicono che i NG non sono divertenti.

il PD, o della Politica Dello struzzo

Cari Dirigenti del Partito Democratico,

sono una vostra elettrice, una di quelle che vi garantisce - da sempre ma non per sempre - il voto con l'unica ragione del "minor male possibile": una elettrice scontenta, come una buona parte della vostra base, della vostra palese inefficienza ed imperizia nell'affrontare questioni importantissime della vita politica del nostro paese e prendere - come è doveroso per un grande partito politico - delle posizioni di sintesi.

Riguardo al ricorso al TAR del ministro Gelmini, la vostra posizione viene descritta giustamente dai giornali come "assordante silenzio". Dirigenti che si sono sciacquati la bocca - per raggranellare qualche voto alle primarie - con proclamati programmi di "laicità", ora lasciano la parola alla Binetti, a Fioroni e a qualche sparuto e sconosciuto personaggio in rappresentanza della posizione laica - posizione che rappresenta invece una parte importante e direi maggioritaria del vostro elettorato.

Noi scontenti siamo la maggioranza, e potete ringraziare - per avere il nostro voto - solo l'inanità e la sconvolgente pochezza, ferocia e impudicizia della eterogenea accolita di omuncoli di basso calibro che compongono i partiti a voi concorrenti.

E' un semplice dato di fatto che l'ora di religione - così come è concepita - non possa dare crediti formativi, visto che la sua fonte giuridica è, paradossalmente, il concordato stesso, e precisamente dall'articolo 9 comma 2:

Nel rispetto della libertà di coscienza e della responsabilità educativa dei genitori, è garantito a ciascuno il diritto di scegliere se avvalersi o non avvalersi di detto insegnamento.
All'atto dell'iscrizione gli studenti o i loro genitori eserciteranno tale diritto, su richiesta dell'autorità scolastica, senza che la loro scelta possa dar luogo ad alcuna forma di discriminazione.
E' troppo, chiedervi di ricordare che il TAR ha semplicemente fondato la sua decisione sul concordato? Un credito formativo che possa essere ottenuto attraverso un'ora di religione dà luogo - ovviamente - ad una discriminazione: chi non la frequenta non potrà ottenerlo e sarà dunque discriminato, non avendo in orario scolastico alternative valide e altrettanto paganti.

Certo - nel partito militano laici (che tacciono) e cattolici (che parlano) ma questo è un vostro problema, di cui dovete - con urgenza e al più presto, farvi carico.

Perché - invece di perseverare nella politica dello struzzo - non usate l'immaginazione?

Quanto vi sarebbe costato, in termini di scontri interni, proporre che i crediti formativi vengano assegnati solo ed esclusivamente dal momento in cui verrà istituita e formalizzata l'ora alternativa a religione - un'ora di musica, di informatica, o una seconda lingua?
Troppo creativo pensare che si possa fare una proposta che avrebbe il vantaggio di dar crediti all'ora di religione senza discriminare? Che avrebbe il vantaggio di non poter essere controbattuta, ne' accusata di biechilluminismo, o di "laicismo" imperante? Che avrebbe il vantaggio di far capire - chiaramente e senza troppe polemiche - perché la decisione del TAR è - semplicemente - scontata e non può essere discussa senza rivedere il concordato stesso?

L'illusione che l'emorragia di voti finisca fisiologicamente, che ci sia uno zoccolo duro di elettori che accetterà qualsiasi imperizia e inefficienza e incapacità da parte della vostra dirigenza è assolutamente infondata. Parola di chi vi ha votato fino ad ora.

(lettera inviata a L'unità)

lunedì 10 agosto 2009

tupaia, sulla influenza suina

Un post chiaro, esauriente, interessante e ben scritto. Sono colpita: possibile che da quando sta influenza circola sia la prima volta che capita (almeno a me) di leggere - su riviste, giornali, ovunque - una roba così?
Grazie di cuore a Tupaia.

giovedì 6 agosto 2009

la pec

Una storia italiana.

sicuramente...

...c'è una spiegazione ragionevole, ma non riesco ad immaginarla. [cit: Marco D'Itri]

martedì 4 agosto 2009

RU486 e quella macabra propaganda

La RU486, oltre ad essere meno dolorosa e pericolosa per la donna di quanto non sia un aborto chirurgico, interromperebbe la gravidanza ad un livello di sviluppo embrionale più precoce.
Per anni gli antiabortisti hanno volantinato agghiaccianti fotografie di aborti di feti al quinto mese, quegli aborti terapeutici cioè che oggi vengono spesso fatti per esempio a causa di una legge - quella sulla fecondazione assistita - che impedisce a chi soffre di malattie genetiche di selezionare l'embrione subito dopo la fecondazione.

In pratica - tutto fa pensare che gli antiabortisti di fatto ritengano preferibile abortire un feto formato piuttosto che un embrione ad uno stadio precoce, a dispetto dei cuoricini che battono, delle gambine che scalciano, dei pollicini succhiati, e di tutta quella retorica che per anni è stata il cavallo di battaglia del Movimento per la Vita.

Non ritengono - gli antiabortisti - che questa retorica sia - a tutti gli effetti - orribilmente ipocrita, e che dovremmo casomai noi volantinare quelle agghiaccianti foto degli aborti che - a puro scopo punitivo - i militanti pro-life vogliono rendere più frequenti di quanto non sarebbero con la RU486 o con una legge meno barbara sulla fecondazione assistita?

Per chi sia interessato ad eventuali risposte o considerazioni (non che ci speri) degli antiabortisti, la domanda è stata postata anche sul gruppo di discussione it.cultura.religioni.cristiani.