giovedì 13 maggio 2010

cosa leggere, chi ascoltare

Scrivo poco, sul blog, e non sono la sola: quasi tutti i miei amici che amano scrivere di politica hanno un blog silente, e non credo sia solo una questioni di mode: chi ha bisogno di parlare di politica rischia, in questa situazione, di ritrovarsi a parlare di cose troppo minimali, rispetto al bordello generale, o - peggio - ad urlare cazzate.
Nel marasma - mi pare - tacere o più genericamente mantenere un basso profilo diventano valori aggiunti. Il problema ora quindi non è tanto cosa scrivere, per quello che mi riguarda, ma cosa leggere. E per "cosa leggere" intendo giornali/libri/blog/riviste: qualsiasi cosa.

O chi ascoltare. E non è semplicissimo, eh?

Tanto i profeti di sventura che gli ottimisti indementiti partono spesso da una matrice ideologica, perlopiù obsoleta, e alcuni di loro - i peggiori - neppure se ne accorgono e magari finiscono citati da Blondet.

Chi - come me e molti altri - non ha alcuna base di economia e deve affidarsi al pensiero altrui, è costretto ad operare una selezione con criteri diversi da quelli tecnici. Questo non è un male, lo facciamo sempre: non abbiamo bisogno di essere "esperti" per farci un giudizio su tecnici che ne sanno molto più di noi. Va da se' che ci possiamo sbagliare, ci mancherebbe, ma usiamo dei criteri che gioco forza prescindono dalle conoscenze tecniche e attingono ad altro.

Affidarsi alla cieca a chi sostiene di avere capito è rischioso: chi ha qualche competenza rischia di fare corrente, magari perchè strilla più forte, e a dar retta ai presunti esperti si rischia di continuare a non capire una ceppa, ma con arroganza.
In sintesi, dovendo comunque affidarmi alle conoscenze altrui, mi affido ai seguenti fallaci sistemi:
1) Tendo a diffidare di chi ragiona in modo binario. Chiunque appaia aperto al dubbio mi sembra di per se' più affidabile.
2) Tendo a diffidare di chi è ferocemente ideologico.
3) Tendo a fidarmi di chi è maggiormente consapevole delle proprie "matrici" ideologiche. Solo chi sa chi è può riconoscere la propria fallacia e conservare il proprio pensiero critico. Le ideologie non sono mai autoconsapevoli: Marx pensava fosse "natura", il cammino verso il socialismo, così come i liberisti erano convinti che fosse "natura" il principio di autoregolamentazione del mercato. Diffido quindi di chi è convinto che il proprio pensiero sia "osservazione neutrale".
4) Per "stanare" e cassare l'ideologo inconsapevole, cerco di utilizzare la memoria storica: diffido quindi di chi cerca di "etnicizzare" o di attribuire disegni nazionali alla finanza, chi parla di lasciar fare al mercato che risolve tutto, chi blatera di perfidalbione, chi spiega che le banche non vanno aiutate ma vanno aiutati i popoli. Tutti costoro, anche se sanno fare due calcoli più di me, mi puzzano a priori. Un conto è vendere l'usato, operazione lecitissima, un conto è vendere l'usato spacciandolo per nuovo. E anzi, - questi venditori di ciarpame paradossalmente mi puzzano ancora di più proprio quando sanno fare due calcoli più di me.

Il problema è che, fatta questa selezione, resta ben poco da leggere o da ascoltare. Sono aperta a qualsiasi consiglio.

11 commenti:

Giovanni Fontana ha detto...

Tiè! Da un blog chiacchierone.

Rosa ha detto...

ahahhaahahhahahh, ma infatti tu sei uno dei pochi (e sei bravo, eh). Però dico che in questo periodo non è affatto facile.

Shylock ha detto...

Beh, ma e' un post a' clef: se uno non sa che tu sai che lui sa di chi parli, s'immagina chissa' chi.
Invece parliamo, senza nominarli, di un fine tessitore di Gomblottoni del Capitalismo Globale e di un fascistoide di mezza eta' che manifesta una goduria tipicamente adolescenziale nello spararle grosse.
Molto meglio Giovanni: spara un bel po' di cazzate anche lui, ma almeno ha la scusante dell'inesperienza ;-)

Rosa ha detto...

mah, no, per la verità non c'erano riferimenti puntuali (ma quanto sei malizioso, oh) è proprio un andazzo: mi pare che un po' tutti leggano quello che succede con lenti scamuffe, in un senso o in un altro...ma pure sui giornali, eh. Vorrei che qualcuno mi intrattenesse con analisi un po' meno tediose, tutto qua.

Giovanni non spara particolari cazzate, anzi...ma non certo è uno di quelli che "mo' vi io spiego la crisi".

Shylock ha detto...

"(ma quanto sei malizioso, oh)"

Conosco le mie pollastre, lassa perde.

"Giovanni non spara particolari cazzate".

Anche questo era un riferimento in codice: siccome lui ha detto che io sparo cazzate, allora io adesso, sapendo che lui poi viene qua e lo legge, etc.
Ao', peggio de li regazzini.

Rosa ha detto...

btw: se ho capito a chi ti riferisci, è praticamente impossibile capire chi dei due sia il fascio e chi il complottista. Si odiano fieramente, e dicono le stesse identiche cose, fatta la tara dell'antisemitismo (ma prima o poi l'amore arriva). Bizzarrie degli opposti estremismi? Bah...

Shylock ha detto...

"Bizzarrie degli opposti estremismi?"

Beh, gli ultras tra di loro si odiano, ma si mettono le sciarpette colorate apposta senno' sarebbe impossibile distinguerli; non mi pare una novita'.

Rosa ha detto...

Shy:
Anche questo era un riferimento in codice: siccome lui ha detto che io sparo cazzate

rosalux:
Beh, ma lui ha ragione! :-D

Giovanni Fontana ha detto...

Scialocco,
avrei detto che era il tuo modo per dimostrarmi che mi volevi bene.

Però non mi ricordo di averti dato dello scemo, certo a parte quel centinaio di volte fra commenti e mail.

Shylock ha detto...

Giova', non ho detto che mi hai dato dello scemo, ma che hai detto che sparo cazzate; anzi, per la precisione, 'un sacco di cazzate':

http://www.distantisaluti.com/apologia-dei-tifosi-della-lazio/#co_22774

Giovanni Fontana ha detto...

Ah, ok: scemo!