domenica 5 agosto 2007

dio tace e la natura si fa i cazzi suoi

Non esiste una morale naturale (e dunque universale).
E grazie al cazzo.
E hanno ragione i relativisti, dunque, se Dio tace o parla attraverso scritture ambigue, se la natura parla una lingua amorale: non c'è una direttiva per tutti, non c'è una bussola.
Un uomo si può dunque accarezzare, torturare, mangiare, sputare, sgozzare, baciare, inculare, abbracciare, decapitare a seconda della nuance culturale che ci è capitata in sorte.
Altro che storie, altro che minimum set.
Dove ci sono due ragioni, l'opzione è uccidere o convivere, solo che l'opzione di convivere richiede la partecipazione di entrambe le ragioni, oppure è sconfitta di partenza.
Per questo Dio tace o parla strano, la natura si fa i cazzi suoi, e io scelgo di stare con chi vuole la convivenza, o - in alternativa, e assai di malavoglia - di combattere.
Questa è la mia nuance, quella che voglio imporre non perché la mia cultura "vale" più delle altre, ma perché non voglio uccidere il mio nemico ne' soccombergli.
Non può questo diventare un universale? Lo chiedo ai relativisti.
Per questo non sono pacifista, e credo che il potere (e la gerarchia) e la reciprocità (o la collaborazione) siano due opzioni naturali, entrambe, due modi di vivere che esistono in una gamma di possibilità contenuta nell'hardware umano, e che si alternano in epoche e contesti culturali diversi.

Amos Oz accennava questo aneddoto: «Da piccolo mia nonna mi spiegò con parole semplici la differenza tra ebrei e cristiani. I cristiani, disse, credono che il Messia sia già arrivato e che un giorno tornerà. Gli ebrei invece credono che debba ancora arrivare e che lo farà presto. Questi due modi di vedere hanno causato molti spargimenti di sangue, persecuzioni, discriminazioni e odio. E per cosa?, si domandava mia nonna, e suggeriva: invece di versare sangue si potrebbe semplicemente stare a vedere che succede. Se il Messia arriverà e dirà: “Salve, è bello rivedervi”, gli ebrei dovranno ammettere di essersi sbagliati. Ma se dirà: “Piacere di conoscervi”, saranno i cristiani a dover chiedere scusa agli ebrei. Ed è questa l’unica soluzione per la spianata delle Moschee e per quella del Muro del Pianto: vivi e lascia vivere».

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Condivido cio' che dici in qusto post,tuttavia credo che si uccide e ci sa del male per tanti motivi tra cui le diverse opzioni culturali e religiose.
Credo che le lotte in nome delle ideologie e della religione(queste davvero un controsenso perche' ditemi se possa esistere un dio o una sua rappresentazione che possa dire:in nome mio fate la guerra) siano lotte per il predominio e per il potere camuffate.In nome della manipolazione relidiosa e ideologiche sono morti nei secoli milioni di uomini si sono fatte tante guerre.Non per ultimo va considerata il residuo di aggressivita' genetica che l'uomo si porta dietro e che nasce con la lotta per la sopravvivenza di preistorica memoria

Anonimo ha detto...

ciò dimostra che le teorie sull'ereditarietà erano tutte vere.


mai sentite tante banalità: etica e morale sono valori assoluti (dal latino., sciolti da ogni contesto) ed universali e non possono essere relativi e contingenti.