giovedì 16 settembre 2010

Sarkosì e kosà

Vignetta di Leo Ortolani, via GDR online

Agli insulti del commissario Europeo, che ha accusato il premier francese di usare gli stessi sistemi contro gli zingari in voga nella seconda guerra mondiale, Sarkozy astutamente risponde "Prendeteveli voi gli zingari", che è un po' la risposta standard di tutti quelli favorevoli alle deportazioni.

Ora - premesso che Francia odierna ben poco ricorda il terzo Reich - una breve considerazione la farei. La sagace risposta del premier francese tradisce il problema: gli zingari cacciati dalla Francia, infatti...sono andati in Spagna: in poche parole, se i Rom sono un problema, Sarkò l'ha semplicemente scaricato a qualcun altro. Questo riporta la questione nei termini un po' più corretti: noi che siamo favorevoli alla legalità e all'integrazione, a sborsare grana perchè i campi siano decenti e a mandare i bambini rom a scuola a calci in culo - noi che siamo ostinatamente convinti che le deportazioni non siano una soluzione - di solito siamo ricoperti di pernacchie: ci viene chiesto il 740 e se guadagnamo più di 12.000 euro l'anno siamo bollati come intollerabili radical chic: riccastri ipocriti che mentre nuotano nei dollari come Paperone impongono ai poveri proletari la presenza di un popolo di straccioni, sardonico e testardo, che di integrarsi non ha alcuna intenzione.
Perfetto, voi che radical chic non siete, voi che siete proletari veri, uomini cazzuti e nerboruti e con le mani sporche di terra, voi che avete appena levato gli occhi dalla catena di montaggio per incidere sulla bloggosfera la vostra rabbia fieramente nazional-popolare, di quale soluzione parlate, di grazia, quando plaudite alla deportazione dalla Francia alla Spagna?

27 commenti:

Shylock ha detto...

Secondo me non è tanto il reddito a fare da discriminante nell'atteggiamento sugli zingari, ma il fatto di ritrovarseli / esserseli ritrovati / poterseli ritrovare sotto casa, o peggio _in_ casa.
Ecco, chi non si è mai ritrovato in tali situazioni può fare agevolmente l'accogliente con la qualità della vita, o a volte con la vita, degli altri.
E fare il negazionista à la Rose: ma mica vero che rubano, fanno gli artigiani, lavorano il rame.
Sì, certo: se per 'lavorare' intendi svellere le tubature, o 'prelevare' le matasse dai cantieri o dai magazzini; e se passano di là i caramba, correre via a 120 all'ora su una stradina urbana e ammazzare una donna, com'è successo qua poche settimane fa.
Ma siccome si trattava soltanto di una gagé, io la tua indignazione non l'ho né vista né sentita.
Ecco, vallo a spiegare ai suoi parenti che bisogna essere accoglienti (e scusa tanto per la risposta standard).

Rosa ha detto...

Al solito, non centri il punto. Visto che non hai una bacchetta magica per far scomparire gli zingari o per trasformali in simpatici finanzieri in bombetta, restano masse di persone che si spostano da una parte all'altra. Che soluzione è? Ripeto, visto che la "soluzione finale" non ci piace, e prendo per buono che non piaccia neppure a te, la mia è: punizione dei reati, multe stratosferiche a chi manda i bambini a chiedere la carità, organizzazione dei campi nomadi, controllo della scolarizzazione dei bambini. E' parziale, non promette soluzioni definitive, forse non è efficace. Quale soluzione proponi tu? Questa è la domanda del post: chiedevo un ragionamento, non dei latrati.

Shylock ha detto...

Ragioche? Il livello del tuo 'ragionamento' è ben riassunto dalla vignetta, in cui si descrivono gli zingari come povere vittime (degli orchi gagi assetati di sangue e consumisti, che ovvove), quando invece sono assai spesso i carnefici - a volte nemmeno in senso figurato, come ti ho raccontato.
Il tuo livore sprezzante ('latrati') si spiega con la consapevolezza crescente che alla tua realtà alternativa credono sempre in meno, praticamente nessuno tra chi ha avuto a che fare con la realtà vera.

Soluzioni? Basterebbe applicare le stesse leggi per tutti, senza sconti (o peggio regali) per nessuno; praticamente il contrario di quello che si è fatto finora.
Come ti ho già spiegato inutilmente, ogni volta che ho voluto passare un periodo all'estero, anche dentro la UE, ho dovuto dimostrare che andavo là a lavorare / studiare, dove sarei stato e per quanto tempo e mi hanno contato i soldi in banca per vedere se ne avevo abbastanza: mancava solo mi contassero i peli del culo. Ecco, io chiedo che si faccia lo stesso per i vagabondi, a maggior ragione per i vagabondi; e in mancaza dei requisiti, che si rispediscano nel Paese di cui sono cittadini. Come prevedono le leggi, appunto. O dici che io ho meno diritti umani perché sono gagé?

Rosa ha detto...

Uhm, la vignetta non descrive zingari, e non l'hai capita, ma fa niente.
Ho scritto da qualche parte che non bisogna punire gli zingari se delinquono? Mi pareva di avere scritto - al contrario - che bisogna punirli, in quel caso. Quanto al "tornare a casa", lasciamo per un attimo perdere la libera circolazione in Europa - presumo che tu sappia che molti zingari sono italiani, o sei tra quelli che pensano che rom stia per "romeno"? Quanto ai latrati, ti invito semplicemente ad esporre ragionamenti e non schizzi di bile, che mi macchi tutto il blog: guarda cosa hai combinato alla lisca di pesce...

Shylock ha detto...

La vignetta l'ho capita benissimo ed esterna tutto il tuo reverse racism: secondo te, descriverebbe gli Untermenschen-gagi che osano mettere in discussione il diritto sovrano della Herrenrasse-Rom alla libera circolazione.
Perché delle due l'una:
-o non ci hai capito un cazzo, eppure descrizioni della normativa in materia si trovano tranquillamente sui giornali, in questi giorni, altrimenti ti ho spiegato io come funziona;
-oppure, appunto, ritieni che gli aspetti restrittivi della 'libera circolazione' si debbano applicare solo alle razze inferiori come i gagé.
(Agli italiani basterebbe applicare le leggi vigenti in Italia, che non prevedono il libero campeggio abusivo su base etnica, per non parlare di tutto il resto; ma anche qui, o ignori, o pensi che alcuni siano più uguali degli altri.)

Rosa ha detto...

Veramente il "campeggio abusivo" in Italia si usa fare con il cemento armato, e quella sì è una roba intoccabile e intoccata. I campi Rom vengono ciclicamente sgombrati, invece. E - no - la vignetta non l'hai capita, ne' contestualizzata.

Shylock ha detto...

Insignificante schizzetto di benaltrismo: e i palazzinari, allora, che sfregiano il suolo patrio e distruggono l'habitat della cimice monaca, blabla.
Figuriamoci, io i quartieri o paesi abusivi non manderei nemmeno le ruspe a demolirli, basta l'artiglieria o i caccia, si fa prima.
Ma non stiamo parlando di questo, ciccina mia bella, ma di quello che viene permesso (o addirittura sovvenzionato, coi soldini delle mie tasse: ne ho esempi anche in zona) a certi mentre è vietato a tutti gli altri.

E ancora non mi hai spiegato in quale Manifesto della Razza sia scritto che se io voglio andare a piazzare il mio culo pallido in un altro Stato europeo devo dimostrare di avere un lavoro, o frequentare un corso di studi, di avere un alloggio adeguato e mezzi economici miei atti a mantenermi; ma se lo stesso lo vuol fare un culetto dorato di razza superiore, evidentemente quanto sopra non vale, visto che tu strilli alla deportazione.
Sei razzista, fattene una ragione.

Rosa ha detto...

Guarda, il giorno in cui assumereai una babysitter rom, badante rom, muratori rom, segretaria rom, ammetterò il mio razzismo filo-rom e anti ariano (d'altra parte son giudea, e noi favoriamo il nomadismo e lo sradicamento, non lo sapevi? Per mondialismo congenito, è il modo in cui pieghiamo la razza ariana)
Finchè non lo fai, le alternative possibili al mio sistema non sono che la soluzione finale, o il non efficacissimo "va un po' più in là così scassi il cazzo a qualcun altro".

E che tu abbia interesse contro l'abusivismo o l'illegalità diffusa peraltro è del tutto indimostrato, essendo un tema che t'accende meno di zero. Sarà mica che vivi in centro?

Shylock ha detto...

Insomma, se non mi dai lavoro perché rubo è colpa tua; se rubo perché non mi dai lavoro, è sempre colpa tua.
A parte che la diffusione della voglia di lavorare in quegli ambienti è del tutto indimostrata, bel ragionamento di merda.

Rosa ha detto...

La cosa buffa è che io ti enuncio un problema e tu mi attacchi come se l'avessi creato io. E' chiaro che la circolarità esiste. Ammettiamo che sia nato prima l'uovo, e che gli zingari abbiano iniziato a rubare prima del pregiudizio contro di loro. E dunque? Cosa risolve saperlo? Resta il dato di fatto inoppugnabile che nessuno gli dà lavoro, e se hai della gente a cui nessuno dà lavoro, e che non ha beni immobliari, questa gente alla fine si accampa e non sai che cazzo fare, a meno che non pensi alla loro eliminazione fisica. So che tu non pensi questo, perchè pensare che i ladri siano uccisi sulla pubblica piazza non è nella tua cultura, ma che cosa pensi, allora?
(se ce la fai a non saltare come una molla e a ragionare ti sono immensamente grata, io mi sto sforzando tantissimo)

Shylock ha detto...

Ti attacco per come lo neghi e/o lo rovesci, il problema.
E appoggi il chiagnifottismo più bieco: delle cose che fai, o non fai, sei responsabile tu. Non la società, non i pregiudizi, non il destino cinico e baro. Tu.
Se nessuno mi desse lavoro perché quelli come me rubano, sarei incazzato a morte: con quelli come me. E non ci vorrei più avere nulla a che fare, fossero amici, parenti, affini, o chisselincula. Chiuso.
E se non mi fanno fare altro, vado a spalare merda, almeno quella nessuno ha paura che la rubi.
Di sicuro non andrei a rubare o mendicare; peggio ancora, non manderei i miei figli o la mia donna a rubare o mendicare per me, mentre io me ne sto a sbevazzare davanti alla sala corse (e non mi dire che non lo fanno).
Quando a Torino gli immigrati trovavano i cartelli 'Non si affitta a meridionali', mica si sono accampati in mezzo alla strada a grattarsi i coglioni: si sono arrangiati anche in cinque in una stanzetta e si son fatti in culo finché se lo sono guadagnati, il rispetto.
Perché ricordati che il rispetto non te lo regala nessuno, sicuramente non se gli tiri la tua merda addosso.

"della gente a cui nessuno dà lavoro, e che non ha beni immobliari".

Di nuovo, parli senza sapere un cazzo. A Mestre, il comune ha stanziato un pacco di soldi per rifare il villaggio ai sinti (e fanculo chi è decenni che aspetta una casa popolare), mentre il capo clan è pieno di ville, intestate a prestanome. Questo sai chi me l'ha raccontato? Un'amica che vive lì, che è mooolto più di sinistra di me, ma che a differenza tua non ha le fette di kebab sugli occhi.

E credimi, non c'entra veramente un cazzo il razzismo, ma giudicare le persone per quello che fanno, proprio come dicevi tu.
Sai chi è stata l'unica a prendere 100 alla maturità quest'anno, nelle mie classi? Una moldava, e sono pochi anni che è qui.
Ecco, se qualcuno discriminasse lei, sarei il primo a prenderlo a calcinculo. E come me credo la stragrande maggioranza degli orchi che vivono qui a Nordest; perché se c'è una categoria che rispettano, sono quelli che stanno zitti e si danno da fare.

Rosa ha detto...

Quel che pensi degli zingari lo sappiamo, ed è fuori tema così come è fuori tema quel che ne penso io.
Il tema è:
1) uno stato di diritto non può arrestare uno perchè è uno zingaro, in base alla regola "rubano tutti". Ci siamo?
2) se l'accamparsi è reato, è reato punibile con una notte in gattabuia. Vuoi aumentare la punibilità di quel reato? Mi sta bene, portiamola a un mese, a due, a tre. Chiaro che non è pensabile avere le carceri piene di saccapelisti e barboni e zingari che si fanno l'ergastolo per campeggio abusivo. Ci siamo?
5) Ergo, il nostro zingaro, finchè non delinque non può essere destinato al carcere. Ci siamo?
6) Che cazzo fai con il nostro zingaro? Quello che tu per esempio per nessun motivo al mondo sei disposto a prendere alle tue dipendenze, in base al fatto che ritieni gli zingari inemendabili. Io ti chiedo seriamente di dirmi qual è la tua ipotesi di azione: ti prego però di non sentirti inibito, non c'è problema. Purchè rispondi a tono e non ricominci a spiegarmi quanto gli zingari siano ignobili per te, che non è una risposta alla domanda.

Shylock ha detto...

No, io né 'penso' né 'ritengo': constato; porto fatti; fatti che continuano a lasciarti indifferente: sì, vabbé, rubano, embé?
Quella che li ritiene inemendabili sei tu.
Io sono quello che non è disposto a nessuna indulgenza per chi non dimostra di volersi emendare: ci avrò diritto alle mie circolarità anch'io, o solo quelli che rubano e sono dell'etnia giusta?

Anonimo ha detto...

I giudei sono bella gente, ma quando si innamorano di Marx diventano brutti e cretini.

Rosa ha detto...

"nessuna indulgenza" signifca in termini pratici?

x anonimo: LOL

Shylock ha detto...

In termini pratici significa nessun trattamento di favore, men che meno elargizione di denaro pubblico: primo perché non funziona, visto il cinismo dei percettori di tali regalie, infatti il problema non si è risolto ma incancrenito; secondo perché è la stessa logica mafiosa del pizzo, ti taglieggio e poi ti estorco soldi promettendo di star buono per un po', o di andare a taglieggiare qualcun altro.
In termini pratici significa applicare le leggi esistenti, quando necessario inasprirle: tu lo dici ma poi vuoi sostanzialmente il contrario, io dico sul serio.
Esempio: il copilota del riciclatore di rame e solutore finale di gagé sai quant'è rimasto al gabbio? Non ricordo se 24 o 48 ore, dovrei spulciare i giornali, anche per contare le sigarette che sarà durata l'attesa prima che lo raggiungesse il suo degno compare: almeno se ammazzi un cane la multa la paghi, si vede che in termini pratici la vita di una gagé vale meno.
In termini pratici, gente così, visto che è stata colta in flagrante, deve rimanere dentro finché il sole si dimentica com'è fatto. Lo pretendo da cittadino e da essere umano, o anche da semplice orco - e l'assorbente con le ali (usato) lo ficco in bocca al primo che osa dire ma poverimghfv!
E tu, in termini pratici, sei d'accordo o no?

Rosa ha detto...

Secondo me serve a poco mescolare i discorsi: in Italia esiste un problema di applicabilità delle leggi. Non è ne' il primo ne' l'ultimo caso - quello che hai citato - di inefficienza del sistema giudiziario nel punire i reati: segnatamente poi, per omicidio colposo in carcere non ci va nessuno, che sia reduce da un furto o meno. Farne un fatto etnico è pericolosamente fuorviante, perchè inventa una realtà fantastica fatta di polizia radical chic e di comunisti al governo, che come sai non corrisponde a verità ma a fantasie propagandistiche di una destra che il governo lo ha monopolizzato da quasi due decenni, senza fare assolutamente nulla al riguardo che non sia depenalizzare reati e inventare ronde ed eserciti nelle strade, e togliere soldi alla polizia. A ferragosto c'è stato un furto, nel mio palazzo: Quando la padrona dell'appartamento che ha subito il furto è andata a denunciarlo, la polizia era alle prese con un omicidio, e le hanno detto di tornare. E' tornata, e c'era ancora il cadavere di mezzo, quindi niente denuncia. E' tornata a casa, incazzata, e il mattino dopo è venuto un ispettore a casa sua, totalmente contrito, a spiegare che hanno tolto una quantità enorme di personale quindi non sono assolutamente in grado di seguire tutto, è materialmente impossibile. Ad esempio, non fare tagli alla polizia potrebbe essere un buon inizio, ma dove lo senti tu che hanno fatto i tagli? Tu entri in vibrazione col mugugno generale, sollecitato dalla propaganda, e sei portato a fantasticare di realtà totalmente inesistenti, di infiltrazioni di comunisti radical chic nella magistratura che lavorano per minare il tuo benessere, mentre in polizia non hanno più gli occhi pe' chagne. Ecco, io penso che questo tipo di ipersensibilità nel vibrare con la propaganda, sia parte del problema. Finchè non vi svegliate, e vivete nel mondo delle fate e degli orchi, le cose andranno così.

Shylock ha detto...

Al solito, quella che sta nel mondo delle fatine e degli orchi sei tu: io ti ho portato _fatti_; fatti che come al solito, siccome non toccano il tuo culo, preferisci ignorare parlando del problema dell'applicabilità delle leggi nel sistema solare, anelli di Saturno compresi (e meno male che a te non interessavano i massimi sistemi).
La tua totale indifferenza a qualsiasi sofferenza inflitta a chi non appartiene al tuo Popolo Eletto è sconcertante - e anche un pochino schifosetta, lasciami dire.

Rosa ha detto...

"La tua totale indifferenza a qualsiasi sofferenza inflitta a chi non appartiene al tuo Popolo Eletto"

Ops, touchè. In effetti in tanti anni non avevo capito con chi avevo a che fare, che stupida. Se non altro in questo senso è stato uno scambio utile.

Shylock ha detto...

Guarda, io giudico i fatti: quel che uno dice e quel che uno fa. Di fatto, tu ritieni giusto che chi assassina una gagé durante un furto vada libero, il che, considerando lo stile di vita del soggetto (con tanto di pericolo di fuga e di reiterazione del reato), equivale a dire che uccidere una gagé non è un reato.
Ma non è mica una novità eh? Già ai tempi della Reggiani tu ti commuovevi molto più per il carnefice che per la vittima. Perché poverini, c'hanno le leggi razziali, la deportazione, l'olocausto!
Se vogliamo metterla sull'etnico-personale (come hai fatto tu, non io), mi sa che proietti: come ci sono quelle che c'hanno la gravidanza isterica, si vede che tu hai l'olocausto isterico, chettedevodì.

Shylock ha detto...

Te lo spiego meglio, giusto perché a me non piace lasciare i discorsi a metà ed essere allusivo: l'unica spiegazione che posso dare delle tue posizioni assurde è che hai deciso che, siccome Hitler ce l'aveva anche con loro, gli zingari sono i nuovi ebrei e qualsiasi cosa gli si dica o faccia è una bieca persecuzione, premessa al loro sterminio; loro sono innocenti a prescindere, per diritto di nascita e anche quando sono colpevoli di qualcosa, la colpa è comunque di qualcun altro.
E' una posizione irrazionale, isterica e, fondamentalmente, razzista.
Che sentirtelo dire ti faccia uscire dai gangheri lo capisco ma te lo dico lo stesso, perché è esattamente quello che penso.

Anonimo ha detto...

questo vostro battibecco a due è in miniatura quanto succede tra la burocrazia di Brussell autocratica e political correct da una parte e i movimenti paraleghisti-xenofobi dall'altra. In realtà i Rom sono solo un un piccolo modello sperimentale in un continente svuotato di senso storico come l'Europa attuale. I due contendenti girano a vuoto come galline dalle teste tagliate, ma la soluzione, la medicina è già pronta, a portata di mano e viene da sud.

Rosa ha detto...

Ho capito solo fino al primo punto. Che vuol dire "modello sperimentale"? E la medicina che viene da sud?

Anonimo ha detto...

modello sperimentale: l'energia intellettuale per avere più coraggio e meno odio di se stessi (amor proprio), e per uscire dall'ossessione di considerarsi razzisti.
La medicina che viene dal sud: la rassegnazione all'islam, che non ha di queste confusioni mentali tipiche dell'europeo politicamente corretto

Rosa ha detto...

Bravo, così sei più caruccio:
Questo blog è ufficialmente del secolo scorso, quindi: "libertè, egalitè, fraternitè" son le fiere radici della nostra identità! Allonsanfandelapatriiiiie...

Anonimo ha detto...

infatti...

marchons, marchons qu'un sang impur abreuve nos sillons!

marciamo, marciamo, che il sangue impuro abbeveri i solchi delle nostre terre

(quelli si avevano le palle !)

נחום ha detto...

Mandare i bambini Rom a scuola a calci in culo. Santo cielo, che cazzata. I bambini Rom a scuola non ci vanno perche' non si possono lavare a casa, e a casa non si possono lavare perche' le giunte di sinistra, di destra e di centro, non danno mai a loro l'allacciamento all'acqua potabile - salvo dove e' privatizzata, e quindi i genitori (sinti, di solito) pagano e la ottengono e mandano i figli a scuola. Certo, la situazione sembra facile dal tuo punto di vista. Ci sono i buoni (che siamo noi) ed i razzisti (che sono la destra) e siccome noi siamo buoni abbiamo il diritto morale di prendere a calci in culo i bambini zingari e mandarli a scuola. Perche' siccome noi siamo i buoni, noi conosciamo il loro bene. Come nella socialdemocratica Svezia, dove le donne Rom venivano sterilizzate. O nella comunista Cecoslovacchia.
Il pregiudizio contro i Rom, come quello contro gli ebrei, non ha un colore politico. C'e' a destra ed a sinistra, come si vede da questi commenti. Ma a te dei Rom importa poco, ti importa fare una battaglia per classificare i lettori in buoni e cattivi.