sabato 15 aprile 2006

Torino la bella

Torino è la mia città, e quasi ogni anno ci torno, quasi sempre in occasione della pasqua ebraica. L'ho sempre amata anche se mio malgrado e per fortuna ho dovuto sacrificare il tappeto olfattivo della mia infanzia sull'altare dell'ecologia: la città non puzza più di smog. Quest'anno la città, imbandierata e ancora fiera della sua nuova identità olimpica, l'ho trovata ancora più bella. I torinesi sono al settimo cieli "Vedi? Ci sono i turisti, sembra di stare a Firenze!" "Mi hanno chiesto le informazioni in inglese" "Abbiamo la metropolitana" "Hai visto, tutto pedonale!". Sono fieri della loro città, e non hanno affatto torto. Solo il Museo del Cinema, nella mole antonelliana - nata come sinagoga e diventata simbolo della città - vale assolutamente il viaggio: le ombre cinesi, le anamorfosi, gli effetti ottici d'epoca - in mostra nelle sale del primo piano del museo - si incarnano nell'edificio stesso, che è una fonte costante di sorprese e colpi di scena: entrare nella mole è come entrare in una lanterna magica. Ombre diaboliche sulla grande cupola, effetti di luce, e il piccolo ascensore in vetro che ti porta su in cima facendoti tremare di vertigini. Sarà stata la crisi della FIAT, la paura di perdere l'identità di città operaia, saranno state le olimpiadi, o chissà cosa a risvegliare le energie di Torino ...ma l'è propi bela.

2 commenti:

Candide ha detto...

Appropò di mole e di ombre e di luci e di cinema... ma quanto è carino questo film?
http://www.ondarock.it/cinemarec/2004/dopomezzanotte.html

Rosa ha detto...

è bellissimo, e vedere degli spezzoni del film seduta in una salette delle museo nella mole ti fa entrare un gioco di specchi che dà veramente i brividi...