giovedì 27 marzo 2008

i lameduck nella storia

Eggià, un altro post che parla di ebrei e di antisemitismo. Chiedo quindi a chi mi conosce di leggere il post tappandosi le orecchie e cantando l'inno nazionale o glory glory alleluyah, perchè non troverà altro che l'ennesima brodazza rimasticata. Niente di originale.
Giuro che è la penultima volta: è che purtroppo in una breve polemica con Lameduck mi sono impegnata ad argomentare perché la seguente affermazione (eh, a sua volta assai poco originale) sia definibile come antisemita:

L'idea [che un politico nero - sic - possa voltare le spalle a Israele] è semplicemente ridicola perchè (sfortunatamente) nessuno può diventare Presidente degli Stati Uniti senza essere uno schiavo di Israele, volente o nolente. Gli ebrei mettono troppo denaro nella campagna elettorale e vi è troppo potere da parte dell'AIPAC e delle altre lobby ebraiche.
Sorvoliamo sul fatto che Lameduck prescinde totalmente dal contenuto e dal merito della frase, e la ritiene immune da antisemitismo perchè pronunciata da un ebreo. E' un argomento inconsistente: esistono gay omofobi, e le loro bastonate non fanno sanguinare meno.

Consiglio quindi a Lameduck, invece di verificare la validità dell'affermazione in base alla identità di chi la afferma - semplicemente - di confrontare la teoria di Silverstein con la realtà dei fatti, pezzetto per pezzetto, come un paziente detective.

Prima di tutto quella affermazione è fondata su un mito che la precede, oppure è fondata su dati osservabili e reali?

Non so se talvolta il mito sia profezia del futuro, ma di certo da sempre il potere dell'ebreo è stato enfatizzato ben al di là della sua reale portata, e che i lameduck contemporanei hanno sempre creduto a quell'enfasi a dispetto di qualsiasi confronto realtà.

L'ebreo del medioevo "avvelenava" i pozzi con la peste, secondo i suoi contemporanei che lo temevano. L'ebreo moriva di peste come il cristiano? Ovviamente sì, non si può dubitarne. Ma per il lameduck medioevale questo dato non rilevava affatto. La realtà non scalfiva per nulla l'ebreo immaginario che albergava nella sua mente.

Era più attinente con la realtà il mito dei savi anziani di Sion, quello stereotipo che fissa in epoca moderna il nuovo clichè di potere e crudeltà, quello del Silverstein finalmente credibile in quanto ebreo?

Sicuramente fu creduto tale fino a maturare in quella catastrofe che non si può nominare di fronte agli antisionisti: il potere e la crudeltà dell'ebreo erano creduti nella Germ-nia naz-sta come verità incontrovertibili. Reggeva il confronto con la realtà, quella credenza?

Di certo non reggeva in Germ-nia, dove il progetto che non si può nominare di fronte agli antisionisti fu messo in atto senza incontrare ostacolo alcuno. Per i lameduck tedeschi di allora, era visibile e manifesto come l'ebraismo mondiale dirigesse nel contempo il capitalismo e il comunismo, e ciò nonostante il lameduck non si avvedeva, ne' si stupiva del fatto che gli ebrei non manifestassero alcun controllo del loro destino.

Una lameduck dell'epoca avrebbe forse sottolineato che il potere degli ebrei era semplicemente - una volta tanto - stato sconfitto. In fondo i naz-sti erano finalmente riusciti ad avere la meglio sulla piovra, e non era quella la loro ragione sociale? Ma questa lameduck dell'epoca allora avrebbe dovuto poi indagare se il "capitalismo mondiale" - Germania a parte - fosse davvero in mano agli ebrei.

Per esempio per confrontare il mito con la realtà sarebbe sufficiente osservare se e quando gli ebrei furono soccorsi dai paesi alleati, dall'Inghilterra, dagli USA.
E la realtà dei fatti dice che gli USA e l'Inghilterra non vollero semplicemente aumentare le quote dei profughi e offrire protezione alle masse di ebrei perseguitati. Nulla di nuovo sotto il sole, ma questo depone per caso in favore di un indubitabile potere ebraico?

E in Unione Sovietica? Lì si manifestò, il potere degli ebrei? A me non pare. Quel che è certo, però è fu senz'altro paventato, denunciato e combattuto dai lameduck sovietici.

Naturalmente si può sorvolare sul maccartismo, sui Ford e su Disney e il loro rapporto con gli ebrei e il potere ebraico, e piombare all'oggi.
Non si può che ammettere che il mito esista, che abbia radici lontane, che sia persistente e che a tutt'oggi non abbia retto il confronto con la realtà, ma oggi si è per caso - magicamente - avverato?

Lascio la moderna lameduck a riflettere sull'inquietante contraddizione: come mai i padroni della più potente nazione del mondo non sono riusciti in sessant'anni a piazzare il proprio culo in modo salubre e stabile in un territorio grande quanto la Lombardia? Come mai hanno conquistato territori in risposta a guerre altrui, e li hanno sempre restituiti quando ricambiati con la pace? Chi ha tanto potere, restituisce i territori quando vince? Precedenti storici? E gli ebrei, sono forse portatori di un pensiero unico sul futuro di Israele? La visione di un ebreo pacifista, religioso, ortodosso , nazionalista, internazionalista, si proietta per forza su una fantomatica "lobby" che rende comuni idee e interessi diversi? L'incredibile libro sulla lobby pro-israele fonda la sua teoria su un sillogismo folle: la dimostrazione che gli interessi americani e israeliani non coincidono, che gli ebrei americani sono tacciabili di doppia fedeltà, e che l'America è eterodiretta da una forza straniera (tutte accuse che venivano fatte dai nazifascisti) consiste nel fatto che...la guerra in Irak è stata un fallimento. Ma se è stata un fallimento per gli USA, non lo è stata anche per Israele? E dove sarebbe allora la divergenza di interessi?
Premesso dunque che da che mondo è mondo il potere si manifesta, e che il mito ha un solido passato, abbiamo per caso qualche ragione per poter formulare in modo argomentato l'ipotesi che quella affermazione di Silverstein non sia fondata sul confronto con la realtà ma su il solito, immarcescibile mito, sulla solita ripetitiva e infondata paranoia a-n-t-i-s-e-m-i-t-a?
Alla moderna lameduck l'ardua sentenza.

4 commenti:

Barbara Tampieri ha detto...

Ciao! Alla fine ti ho risposto con un post, alla mia maniera iconoclasta.

Anonimo ha detto...

scusate ma se Lobby ebraiche sono solo "fantomatiche" l'Aipac cosa diavolo ? http://www.aipac.org/

ce l'hanno scritto pure sotto l'intestazione cos'è...

cordialmente

Rosa ha detto...

veramente non si stava discutendo dell'esistenza o meno dei gruppi di pressione negli Stati Uniti d'America, si stava discutendo dell'affermazione secondo la quale un solo gruppo di pressione, la "lobby ebraica", terrebbe per le palle l'intera nazione facendola agire contro i propri interessi. Che dici, c'è qualche differenza?

Rosa ha detto...

a propò, guerrilla, per quale bizzarro fenomeno mi dai del "voi"?