domenica 8 marzo 2009

8 marzo

Una sola cosa è più agghiacciante dell'8 marzo: le critiche all'8 marzo.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Tipo, "Tanto sudore, sangue e lacrime per una causa sacrosanta, per poi finire a vedere gli spogliarelli maschili?"

Con affetto

Yossarian versione 'Bar dello Sport'


;-)

farlocca farlocchissima ha detto...

:-) ce l'hai con MMax o con altri critici? :-)

Rosa ha detto...

Yup. Fra l'altro si è sparsa in rete la voce falsa e tendenziosa che ci sia io, all'origine di questo scempio, mentre invece - almeno secondo wikipedia - fu Alexandra Kollontai la colpevole.

Rosa ha detto...

No, figurati, con MMAX?? L'ho scritto prima di leggere il suo post :-D!

Anonimo ha detto...

ah l'estate il sole il calore...qui piove piove...anche il cuore è in inverno ma per poco ancora. La primavera è alle porte. Mi guardo la foto che ho fatto prima di partire. L'acquedotto assolato all'appio claudio...lo guardo e mi perdo...ti mando la versione in francese cara, è un suono lieve delicato, un brivido lungo la schiena da percepire gli occhi socchiusi. La forma è perfetta e anche la sostanza. cio che è estremamente raro di questi tempi... "Par les soirs bleus d'été, j'irai dans les sentiers,
Picoté par les blés, fouler l'herbe menue :
Rêveur, j'en sentirai la fraîcheur à mes pieds.
Je laisserai le vent baigner ma tête nue.

Je ne parlerai pas, je ne penserai rien :
Mais l'amour infini me montera dans l'âme,
Et j'irai loin, bien loin, comme un bohémien,
Par la nature, heureux comme avec une femme.


Arthur Rimbaud
Mars 1870.