domenica 14 gennaio 2007

ambite ristrettezze

Che cosa bisogna fare, per dare valore a qualcosa che c'è in abbondanza? Renderla artificialmente "rara". Credo che sia questo curioso meccanismo, quello che ha fatto funzionare un'idea molto stramba fino a rendere milionario chi la avuta. Vendere a caro prezzo i pixel della sua pagina, creando così un area ristretta, con nessun altro valore se non quello di essere, appunto, "ristretta". The million dollar homepage.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

be`, in effetti e` la verita`. pensa agli autografi...una firma dei fratelli Lumiere (rarissima appunto perche`, allora, il concetto di autografo come cimelio neanche esisteva, quindi si deve andare a vedere su documenti o roba del genere) vale milioni di volte in piu` di un autografo di Marylin Monroe...autografo che pero` si ritrova a valere il quadruplo se si tratta del suo nome originale, Norma Jeane. ci sono fans che ucciderebbero per avere la firma del suo nome originale.
so che come esempio e` abbastanza inutile, era solo per approvare quello che dici.
esistono anche persone che vendono la spazzatura delle persone famose, ma questa e` un'altra storia..

Rosa ha detto...

Infatti: è il principio del collezionista, o della "merda d'artista": la rarità dell'offerta crea la domanda. Ma in questo caso basta addirittura definire un campo di rarità di offerta in un mare di abbondanza, per attrarre la domanda. A quel punto il fenomeno di creazione di valore si autoalimenta: quello spazio che era a tutti gli effetti "niente" diventa invece "qualcosa".