martedì 16 gennaio 2007

haramlik: da qualche parte bisogna iniziare

Dal Corriere della Sera, nuovi risvolti del caso haramlik. Allam diabolico scrive, citando la lamentela Lia rimasta senza aiuto nel trasloco:

"ma soprattutto rivela il prevalere di un comportamento morboso per il sesso: "se adesso venissi da te, slurp, ti farei questo e quello".

O ho conosciuto solo uomini che hanno comportamenti morbosi per il sesso, oppure signori, abbiamo a che fare con una spaventevole accolita di orridi puritani. La mia solidarietà per il povero Hamza Piccardo: e non è la prima volta, anch'io sono contrarissima ai crocifissi nelle aule, e pure a dare i soldi alla caritas.

12 commenti:

Uriel ha detto...

Trovo umiliante sia per l'Islam che per la condizione femminile parificare una storia pelosa e molto trombereccia fra due italiani molto trendy (perche' oggi lIslam e' di moda) con un problema di dialogo interreligioso e di dignita' della donna.

Uriel

Rosa ha detto...

è un calderone, dove si mescolano livelli diversi fatti personali con proiezioni, brandelli ideologici, strumentalizzazioni politiche: non è così facile capire se sia nato prima l'uovo o la gallina: storia curiosa, comunque, abbastanza sgangherata devo dire.

Anonimo ha detto...

Se vi interessa, ho messo qualcosa anche sul mio blog

annarella ha detto...

E' una storia che mi lascia molto, proprio tanto perplessa.
Se si toglie il fattore religione e' la solita noiosa storia di un tizio sposato da cui una donna si e' fatta orizzontalizzare e che dopo ha tagliato la corda.
Il resto dei grandi temi chiamati in ballo: religione, femminismo et altro non c'entrano.
Tirare fuori il femminismo, sorellanza in testa, quando si sta intortando l'uomo di un'altra e' un pochino comico.
Tirare fuori l'Islam per il casino e' altrettanto comico.
Tutto questo non vuol dire che la colpa sta tutta da una parte per cui lui e' un santo e lei no. Tutto questo perchè sono convinta che ci sono di mezzo degli adulti, italiani, quarantenni.

MMAX ha detto...

La domanda che mi sto facendo in queste ore è se non si debbano comunque tenere dei piani distinti.
Ovvero non perdere di vista il problema reale di mancata rappresentanza interna all'Islam italiano delle donne e l' "affaire personale". Voglio dire, anche ammesso quanto detto da Uriel e da te sul piano di relazione personale, il problema comunque per le donne islamiche meno visibili permane. In fondo il nodo centrale che ha posto Lia è questo. A mio avviso forse slegare nella valutazione della cosa il giudizio sulla situazione personale dal problema di merito (che probabilmente è anche ben più grave di quanto abbiamo letto) non è scorretto.

Anonimo ha detto...

Rosalux, non e' un calderone. La signora Lia vuole renderlo un calderone perche' sa benissimo che , tolta la fuffa, rimane solo una storia di due adulti che hanno giocato a fare gli islamici ed e' finita con la classica trombata/scaricata. Se togli la fuffa, vediamo un tizio che ha una posizione politica che finge di fare l'islamico per trombarsela, e di una tizia che lascia fare pur di farsi trombare, entrambi quarantenni, ovvero ben oltre l'eta' per la quale si gode di una certa irresponsabilita'.Sorry, ma dopo i 18 si e' maggiorenni. A 18 anni e un giorno, non hai piu' scuse, e quel che ti accade e' sempre a tuo carico, perche' frutto delle tue scelte. L'islam non c'entra nulla, se non marginalmente. E' solo una distesa di pruriti e miserie umane, che la signora tenta di nobilitare per giustificare un fatto evidente: in Italia non esiste la seconda moglie. Non abbiamo i riferimenti culturali. In italia, c'e' la moglie e poi viene l'amante. Punto.

Anonimo ha detto...

Lia e' stata l'amante, ma per sottrarsi al giudizio sociale che spetta alle amanti si e' nascosta dietro un paramatrimonio. Lui ha avuto l'amante, ma per sottrarsi al giudizio politico del suo gruppo ha scelto di mascherarlo dietro un matrimonio paraislamico. Ma entrambi sono italiani, e il fatto avviene in italia, dove la poligamia e' REATO, e non esistono i riferimenti culturali per "seconda moglie". Il patetico tentativo di fuggire all'etichetta di "amante" e "cornificatore" e' squallido, miserabile, piccolo, irrispettoso e fa il paio solo con la richiesta di "regalo" di 20.000 euri.

Anonimo ha detto...

Ancora a parlare di Lia? eppure quanto avevo già scritto in epoca non sospetta ha trovato ampio riscontro: si tratta di una strategia volta a far parlare dell'islam ed a regolarizzare in qualche maniera questi assurdi matrimoni poligamici: tant'è che l'ucoii ha richiesto la possibilità di celebrare per legge matrimoni non validi per legge :-)))
da ridere...

nella trappolona c'è caduo anche il povero allam...
e rosa lucsemblog a quanto pare

Ps un saluto a Miguelito, seguace ventennale di una setta esoterica ed angoletto di spicco del quadrato virtuale di allah

Anonimo ha detto...

Castruccio: secondo me la tua e' una strategia per far parlare di trappole, in modo da legalizzate la caccia con la tagliola.

Uriel

Rosa ha detto...

x Uriel. Io credo che in Lia ci sia stata la buona fede della battaglia politica, purtroppo.
Se fosse stata solo una vendetta, avrebbe raggiunto il suo obiettivo in puro stile Monica Lewinski e avrebbe la mia stupefatta ammirazione: le figlie di puttana di quel genere sono un mito irraggiungibile, per me.
Lei invece crede "davvero" che questo sia un mezzo per fare una battaglia politica, confondendo il piano laico con quello religioso, il piano personale con quello collettivo, e soprattutto enfatizzando la pagliuzza del matrimonio fittizio con la trave della concezione globale della donna propria del bigottume universale, in cui l'islam oggi fa la parte da leone. Magdi Allam, sicuramente sta cavalcando tutta la faccenda in modo repellente, senza citare le fonti e fingendo che la mail sia arrivata da Lia, e che dire di chi - tra gli "amici" di Lia - ha inviato la mail? No, no: la storia è assai balorda e grottesca.

Anonimo ha detto...

Rosa, stiamo parlando di una persona che ha 40 anni, e si e' parasposata sapendo bene cosa comportasse e cosa no. Lei ha preso una decisione, e tale decisione ha portato a questo, unitamente alle decisioni di lui. Stiamo parlando di decisioni coscienti di due adulti. Non vedo proprio come si possa essere in "buona fede" a lamentarsi delle conseguenze delle proprie scelte. Una ragazzina di 15 anni di oggi non ci sarebbe cascata, quindi non mi raccontare che una donna di quell'eta' sia stata sedotta e abbandonata. Non ci crede nessuno, oppure e' una cretina del sesto grado della scala Richter. E in quel caso, si tratta dell' ennesimo Darwin Award.

Uriel

Anonimo ha detto...

concordo con Uriel al 100%