mercoledì 7 marzo 2007

Beppe Grillo orientalista versus MEMRI

Arrivo, tramite il blog di Sherif, a questo videino di Beppe Grillo sul MEMRI. Da buon propagandista, l'ex comico - con la pretesa di rivelare "verità scomode" - nutre il suo pubblico con semplificazioni che hanno l'unico scopo - se va bene - di consolidare idee pregresse, se va male di indurre paranoia. Dopo aver adeguatamente affezionato lo spettatore al suo simpatico suocero persiano - un po' strano (sic - uomo di mondo, il Grillo, eh) perché festeggia il capodanno a marzo e non beve alcolici - ci comunica la sua scoperta sconcertante: Tutto quel che si dice in occidente a proposito delle dichiarazioni di personaggetti miti stile Admadinejad o Bin Laden, non è reale, è filtrato da un unico traduttore cui fanno capo le reti televisive occidentali: Non è dunque vero che per il capo di stato iraniano l'Olocausto è una leggenda, e lo stesso saudita Bin Laden, che parlerebbe secondo l'ex comico in palestinese (sic) sarebbe stato maliziosamente travisato dal MEMRI. Garantito da lui, noto orientalista, e dal suo suocero persiano, entrambi abili lettori del labiale.
L'idea fantascientifica che esista una fonte unica di traduzione per l'arabo, in tutti i media occidentali, è di per se' assurda. E sorprende che Grillo immagini il suo pubblico tanto babbeo da cascarci. Quando una rete ha bisogno di sottotitoli, si affida ad un traduttore (di cui peraltro nessuno in nessun caso è possibile verificare la "neutralità") , se esistono sottotitoli già pronti, si verifica che la fonte sia tecnicamente di buon livello. Il MEMRI è dunque - come è logico che sia data la quantità e la qualità del materiale - una delle fonti possibili di materiale sottotitolato.
Ma l'enorme quantità di materiale sottotitolato che viene pubblicata su quel sito è visibile da tutti sul web. Grillo lascia credere al pubblico che sia realistico pubblicare all'universo mondo una sottotitolazione con una traduzione falsa, senza che questo venga rilevato e discusso nei minimi particolari.
Ovviamente, di migliaia e migliaia di sottotitolazioni del MEMRI, alcune sono discusse eccome su internet, intendiamoci. Spesso le diverse interpretazioni possibili sorgono intorno a quelle aree del linguaggio ambigue: in un caso si discute se con "wilayah" Bin Laden intendesse genericamente "Stato" o specificamente "Stato USA": un errore di interpretazione può essere denso di conseguenze, è importanti da discutere, e infatti viene discusso. Nei minimi particolari, parola per parola, e non da fantomatici "suoceri persiani" capaci di leggere il labiale.
Ma scherzava, usava paradossi! è un comico! E come no, infatti: che risate la battuta sul suocero che non beve alcolici, eh? Ho ancora le lacrime agli occhi.
Intendiamoci, so anch'io che il MEMRI non è una fonte neutrale, ammesso che una fonte "neutrale" possa esistere davvero e non lo ammetto. Critici un po' meno gigioni di Grillo, come Whitaker e soprattutto meno portati alla propaganda grottesca, hanno puntato l'attenzione l'aspetto più controverso di quel sito, ovvero la sua selettività.
Whitaker sostiene - probabilmente con ragione - che il MEMRI selezioni il peggio del medio oriente mussulmano per motivi propagandistici, omettendo invece il peggio degli israeliani e degli americani.
A questo punto resta davvero solo da chiedersi cosa impedisca - chessò - a qualche sceicco o a qualche emirato, di mettere in rete un sito speculare al MEMRI che offra un servizio analogo ma da un altro punto di vista: perché merda di questo tipo non contraddice affatto le traduzioni del MEMRI, senza che la spectre o il mossad ne siano responsabili, e con media simili francamente si fa molta, molta fatica a scorgere l'immagine del nuovo Mandela del medioriente.

7 commenti:

Anonimo ha detto...

Che Al Jazeera si faccia fare i sottotitoli dal MEMRI è una delle cazzate più squallide che ho sentito negli ultimi anni - e sì che ne ho sentite parecchie.
Ma poi, quali sottotitoli? Per dire, l'estate scorsa su Al Jazeera ho visto un servizio su Al Zawahiri (o come si scrive): del suo discorso - che racchiudeva delle dichiarazioni di Bush come se fosse un botta e risposta, peggio dei 'panini' dei Tg lottizzati nostrani, tanto per capire da che parte sta Al Jazeera: non c'è bisogno di sapere il 'palestinese' (che non è certo l'arabo parlato dall'egiziano Zawahiri o dal saudita Bin Laden), basta un minimo di semiotica - del discorso di Zawahiri, dicevo, venivano trasmessi ampi stralci con l'audio originale.
L'unico col 'conflitto d'interessi' è Grillo che si fa intortare dal suocero e si beve non la Schweppes, ma le peggiori porcate propagandiste per pecoroni ignoranti e recettivi, che sono lo standard dei media mediorientali: un eventuale Mandela, da quelle parti, l'avrebbero già sgozzato o costretto a scappare e vivere rintanato all'estero.

Hari Seldon ha detto...

Perché perdere ancora tempo con uno come il BG? La parola, o l'immagine, defintiva l'ha detta / fatta Francesco Costa con questa icona.

Anonimo ha detto...

Ti sbagli: il pubblico di Grillo È così babbeo.

Palmiro Pangloss ha detto...

Condivido al 100% il tuo post. E aggiungo che anche se MEMRI fosse un'operazione del Mossad - cosa che molti sospettano ed insinuano dato il background dei fondatori - cosa ci sarebbe di male? Non sono gli stessi critici di MEMRI a dire che il terrorismo non va combattuto con mezzi militari ma con l'intelligence ed il soft power?

Anonimo ha detto...

Ciao sono Paolo, ogni tanto commento il blog di Martinez, dove mi firmo Paolo, e quello di Uriel, dove per chiarezza mi firmo Paolo-quello-nuovo, perchè là c'è un altro Paolo.

Non è, Palmiro, che se il MEMRI fosse un'operazione, più che del Mossad, diciamo parallela o informalmente supportata dai servizi israeliani, ci sarebbe qualcosa di "male"- solo, non vedo come possa essere vista come volta a sconfiggere il terrorismo di matrice islamica, visto che è rivolta esclusivamente al pubblico occidentale (gli arabi non hanno certo bisogno di un traduttore dall'arabo, nè gli iraniani dal farsi).

A cosa servirebbe allora, sempre ammesso, ripeto, che la "parentela" col Mossad sia autentica?
Questa è una domanda che è lecito farsi, al di là delle grossolanità di Grillo.

Palmiro Pangloss ha detto...

Paolo: potrebbe essere una operazione tesa a generare nel cosidetto occidente consenso attorno ad obiettivi importanti per Israele. Ma e' unpipotesi IMHO estremamente poco realistica.

Anonimo ha detto...

Sono sempre Paolo- non so perchè ma riesco a postare solo come anonimo.

Sì, Palmiro, sono fondamentalmente d'accordo con te, penso e spero che il Mossad abbia di meglio da fare che venire a convincere gli occidentali di cose che peraltro perlopiù pensano già benissimo da soli e senza sapere l'arabo.
Però si tratta indubbiamente di un'operazione di parte, selettiva, questo è abbastanza evidente
(cavolo, se il mondo arabo fosse veramente SOLO quello che si vede dalle pagine del MEMRI ci sarebbe da preoccuparsi).

Concordo con Rosa, gli arabi/musulmani hanno la possibilità di farsi la loro proprio "selezione", e in effetti pare si stiano muovendo in questo senso.

bello il berretto dei marines, sei tu nella foto? :-) e con che stai sparando, un Galil??