giovedì 22 marzo 2007

dichiarazione d'amore

Dichiaro ufficialmente, essendo impossibilitata a scrivere post più elaborati causa imminente consegna, di amare Isabelle Huppert. In "Proprietà privata", un angosciosissimo film sull'infantilismo adulto, interpreta il ruolo del "chien perdu sans collier": una donna incapace di avere presa sulla vita e men che meno di crescere i suoi figli.
Mai vista un'attrice così brava.

5 commenti:

Anonimo ha detto...

Beh, insomma: lei brava, per carità, ma il film aveva un soggetto insipido e una sceneggiatura stracca; si poteva raccontare la stessa storia in 20 minuti, senza omettere alcun dettaglio significativo.

Rosa ha detto...

non c'è grande struttura narrativa, indubbiamente: d'altra parte il film si regge sui personaggi, sufficientemente sfaccettati per aver bisogno proprio di quel tempo lì, per essere descritti.

Anonimo ha detto...

Cioè, c'era bisogno di far vedere per dieci minuti i due cazzoni che giocano a pingpong (ed era una delle scene più movimentate...) per far capire che sono due cazzoni?
'Sfaccettati' poi voleva dire: uno cui interessano solo la comodità e i soldi, l'altro morbosamente attaccato alla mamma; uno sul divano palpeggia la squinzia, l'altro ci si coccola la genitrice; uno passa il film a darle della troia, l'altro a difenderla. E se a qualcuno deve pur succedere qualcosa, prima o poi, chi, chi sarà mai costui? s'interroga angosciato lo spettatore.

Rosa ha detto...

La sfaccettatura è principalmente della Huppert, che è una adulta bambina ma assolutamente e sorprendentemente *vera*. Inizialmente sembra seduttiva nei confronti dei figli: non lo è. E' totalmente spudorata, passa del provarsi la sottanina sexy al indossare ogni giorno lo stesso maglioncino. E' inadatta alla vita, pur non essendo una donna triste. Non ha presa, e non avendo presa istintivamente delega: istituisce nella sua casa una sorta di infanzia perenne in cui tutti possono riposare, ma è la prima a stancarsene senza rendersene neppure conto. Si vive senza osservare se' stessa. La sola scena di lei che fa mangiare la mela al figlio della sua amica è geniale: è una donna incapace di svezzare ma non per volontà di potere: per pigrizia. E' uno dei personaggi più strepitosamente ben descritti che abbia mai visto in tutta la storia del cinema, Grì. Ma ti devo sempre spiegare tutto? :-D

Anonimo ha detto...

Se è tutto un trip che ti sei fatta tutto da sola, sì, me lo devi spiegare.