mercoledì 4 novembre 2009

croci e bandiere

giro qua un post che ho inviato a it.cultura.religioni.cristiani.

Cari cattolici del NG,

fin da bambina sono stata istruita, da non cattolica, ad avere un comportamento distante ma corretto durante le preghiere a scuola. Mi alzavo - per rispetto - e non pregavo.
Non ho mai avuto piacere nel vedere un simbolo così prettamente religioso e a me estraneo come il crocifisso in un aula che avrei voluto condividere con i miei compagni, insieme ai suoi muri verdolini, alle carte geografiche e i nostri disegni e non subire con simboli di molti ma non di tutti - e di sicuro non miei.
Eppure quando fu il turno della mia classe, al liceo, di ritirarlo furtivamente dal muro sghignazzando e di sostituirlo il cartello "torno subito" non partecipai allo scherzo, forse per abitudine a non trattare - più che a riverire con amore e men che meno a dileggiare - quei simboli pervasivi e i suoi potenti portavoce.

Oggi trovo però piuttosto disgustosa la canea di tutto l'arco costituzionale, e la solita reverenziale sottomissione di quelli per cui voto, riguardo alla decisione della sentenza della corte europea sulla legittimità del pretendere l'assenza dalle aule pubbliche di qualsiasi simbolo particolaristico, così come d'uso in tutti i paesi occidentali - dalla Francia agli Stati Uniti.

E qui vengo alla mia domanda. Quanti - dei parlamentari ululanti - ostentano quel simbolo nelle loro case? Quanti di voi, cattolici praticanti, lo appendono nelle stanze da letto, o nei salotti, o negli studi, quel simbolo? Non siete in molti, ad addobbare le vostre case con quel simbolo così denso di significati e di sapori... ospedale, confessionale, dolore della croce, contrizione...eppure quello che non mostrate nelle vostre privatissime case lo volete nelle classi di tutti, e più che mai adesso che di tutti non è.

E' diventata una bandiera, quel simbolo che volete imporre. Non vi offende questo? Non vi offende che quella croce - simbolo per voi di redenzione e di sacrificio diventi una sorta di "spada etnica"? Non vi turba che sia uno strumento invece che di amore di offesa, invece che di sacrificio di violenza? Non vi preoccupa che il messaggio universalista sia imposto come manifesto di identità, non da scegliere ma da subire? Che sai accostato alle "tradizioni" nostrane, al pari della tarantella o della amatriciana? Non pensate che questa serrata identitaria impoverisca di significato , invece che approfondirlo, quel simbolo che sostenete di amare?

35 commenti:

Psalvus ha detto...

il cristianesimo è oggi l'unica religione che può essere, senza grandi conseguenze, denigrata e disprezzata. Questa levata di scudi identitaria probabilmente è uno degli ultimi sussulti di un cadavere: la cultura etnocentrica. E' cusiosa la coincidenza della scomparsa dell'autore di Tristi Tropici con questa ennesima manifestazione che lo stesso avrebbe definito di autoumiliazione.
Non vi è nulla di male nel brandire - oggi - il crocifisso come una spada identitaria. Infatti esso rappresenta hic et nunc quancosa di radicalmente diverso da quanto poteva significare 10, 20 anni fa. Che un medesimo rituale o una medesima bandiera possano mutare così come una tinta trascolora per effetto delle condizioni di luce è cosa che il daltonismo ideologico della Corte europea non potrà mai capire.

elvi ha detto...

Però farei anche una domanda simmetrica: quanti dei laici a oltranza che si indignano con Bersani (che, con molto buon senso, cita il buon senso) hanno mai notato se nella classe del loro figlio c'è il crocifisso oppure no?
Agnostica praticante, votato Marino alle primarie, figlio in seconda liceo, dovessi dire se nelle aule di mio figlio ci sia mai stato un corcefisso non saprei. E non credo di essere la sola.
Non è che anche l'abolizione del crocifisso, così come il crocifisso stesso, è diventata una bandiera, solo di colore diverso?
Ma non ne abbiamo di guai più grossi cui pensare?

Rosa ha detto...

x psalvus: ci sono italiani che si identificano con giordano bruno, con galileo, o con la famiglia mortara - cui all'ombra della croce il figlio è stato strappato, come facevano gli australiani con gli aborigeni. (ma hanno chiesto scusa, loro)

x elvi: il ragionevole Bersani è un cattolico legato a comunione e liberazione. io, quella croce che per millenni è stata simbolo non di amore ma di violenza atroce e di oppressione, quel simbolo di morte del quale i miei parenti sono stati per secoli considerati gli assassini e uccisi per questo, l'ho sempre visto. E se ho taciuto è stato solo per paura, della bontà cristiana, e non certo perchè condivido quella identità comune.
Quindi per piacere quando vi fate portavoce anche di chi pensa a Galileo, a Giordano Bruno, o ai propri parenti più stretti che all'ombra della croce sono stati oppressi - citando un amico di Comunione e Liberazione a vostra testimonianza, pensateci due volte.

Rosa ha detto...

x psalvus: a proposito, tu ce l'hai il crocifisso in casa? O pensi solo che debba essere imposto a me nei posti pubblici?

Psalvus ha detto...

sono stato di recente in Ungheria, ho visto nelle strade di campagna una quantita' veramente strepitosa di crocefissi di cemento di due metri. Essi furono fatti a stampo dopo il crollo del regime comunista...
medita...

PS: mi autocito da facebook, dove ho la magior parte degli amici laicisti beceri stile corte europea

"Per me oggi il crocefisso ha la stessa validità-utilità che hanno le pietre che servono a "trattenere" le tegole antiche sui tetti delle case diroccate!"

Rosa ha detto...

x elvi: peraltro non c'è alcun "laicismo" ad oltranza. Rodotà su repubblica dimostra le ragioni giuridiche di quella decisione: non sono "laicista" io che rispetto il sistema di diritto, ma è piuttosto integralista chi pensa che esistano simboli che trascendono il diritto.

elvi ha detto...

Io sono d'accordo all'abolizione in linea di principio: leggerò Rodotà ma so già che sfonderà una porta aperta.
Mi sembra solo che questa sia una battaglia superflua. Anzi, una battaglia utile alla maggioranza che ne farà la solita minestra ideologica.

Poi, capisco benissimo che per te la croce sia simbolo di atrocità. Ma (e te lo dico da agnostica) non è SOLO quello. Il cristianesimo è un fenomeno ampio e complesso. Non lo si può semplificare né come fa certa maggioranza ma nemmeno come fai tu.
Con affetto e simpatia (non commento quasi mai, però ti leggo spesso, e volentieri)

elvi ha detto...

Scordavo una cosa: fossi un cattolico praticante mi incavolerei molto, ma molto di più per Bersani che definisce il crocefisso "tradizione inoffensiva" che per i giudici UE che ne riconoscono il simbolismo forte decretandone l'abolizione.

Rosa ha detto...

x elvi: Certo che non è solo simbolo di atrocità, quello che non mi piace però è la pretesa che sia un simbolo universale: non lo è affatto. Not in my name, come si dice. Quanto al cattolico credente, sono d'accordo con te, e penso anche che dovrebbe incazzarsi a vedere "usato" quel simbolo come "pisciatina territoriale".

falecius ha detto...

Questo cattolico credente infatti è molto incazzato. Posso riavere il crocefisso di casa mia, per favore? Me l'hanno fregato per metterlo in una classe della scuola elementare qui sotto.

Rosa ha detto...

x falecius: :-)

Anonimo ha detto...

@Psalvus:
"il cristianesimo è oggi l'unica religione che può essere, senza grandi conseguenze, denigrata e disprezzata."
Eccerto. Infatti il marito della signora ha ricevuto minacce ed è stato intervistato di spalle, come quelli che denunciano il racket.
E i figli son stati pestati, al tempo della sentenza del TAR, come i figli dei pentiti.
Detto questo, meno male che finalmente si è trovato un giudice (non a caso, lontano dal Vaticano) disposto a spiegarvi che le vostre pisciatine identitarie dovete smettere di farle nei luoghi pubblici, frequentati da altri con narici sensibili ai vostri olezzi.
E' ben vero che ci sono questioni più importanti e che le mafie, da che mondo è mondo, si debellano colpendone l'organo più sensibile: il portafogli; ma gli aspetti simbolici contano eccome.
Detto questo, un oggetto appeso ad una parete non incide direttamente sulla libertà delle persone, non quanto un velo che nasconde ed esclude, violando l'intangibilità dei corpi che era già patrimonio della modernità quando la Chiesa ancora s'industriava ad educare le anime torturando le carni.
Ecco perché, personalmente, non avrei obiezioni a tenere in casa mia un crocifisso od altra immagine sacra, se di pregevole fattura, dato che, sempre storicamente, mentre la ritrattistica borghese fioriva già nei Paesi protestanti qui gli unici soggetti ammissibili d'ispirazione artistica erano santi e madonne, giusto con qualche sconfinamento nella mitologia.
Ma è perché, a differenza di Rosa, posso godermi il valore estetico del simbolo senza che mi ricordi delle sofferenze umane inflitte in suo nome, esattamente come posso ammirare l'imponenza delle piramidi perché il sudore e il sangue degli schiavi che le hanno edificate non m'appartiene.

Shylock

Anonimo ha detto...

Aggiungo, sempre a beneficio di Psalvus, per cui "Non vi è nulla di male nel brandire - oggi - il crocifisso come una spada identitaria", il seguente articolo dal Gazzettino di oggi:

"Bitonci: «Suggerisco di revocare la residenza alla famiglia»
CITTADELLA (4 novembre) - «È una sentenza vergognosa, che ci deve far riflettere: non dobbiamo permettere a nessuno di venire in casa nostra e di calpestare la nostra civiltà, le nostre radici, la nostra identità». Lo afferma il parlamentare della Lega e sindaco di Cittadella (Padova) Massimo Bitonci in merito alla sentenza della Corte di Strasburgo.
«Per quanto riguarda le scuole del polo scolastico cittadellese - aggiunge Bitonci - controllerò personalmente che nessun insegnante troppo zelante si azzardi a togliere il crocifisso».

«Per quanto riguarda il caso specifico, suggerisco al Sindaco di Abano Terme di revocare la residenza alla famiglia italo-finlandese che ha inferto una tale ferita alla civiltà cattolica - dichiara provocatoriamente l'esponente del Carroccio -. Se questi signori dovessero passare per Cittadella potrebbero trovare i loro faccioni attaccati ai muri con la scritta "wanted"»."

Sono questi i nuovi crociati.

Shylock

Psalvus ha detto...

Quando alla gente vai a toccare l'endocosmo (come lo chiamava Fosco Maraini) lo fai a tuo rischio e pericolo. I giudici della commissione europea appartengono alla stessa risma di brave persone che pensano di governare il popolo bue a suon di specifiche, come il diametro dei cetrioli Cee.
Guardare nella palla di vetro del futuro e vedere l'espressione stupefatta e beota di chi non pensava di aver appiccato cotanto incendio...

Anonimo ha detto...

Guarda che si tratta di gente (i neocrociati col SUV al posto del destriero) che generalmente ha un endocosmo poco consistente e ancor meno cristiano, che i precetti che sbandiera (e vorrebbe imporre agli altri) poco li conosce, pochissimo li ha interiorizzati e ancor meno li applica.
Guardare nella palla di vetro del futuro e vedere le ronde d'incappucciati beoti che vanno a stanare gli infedeli casa per casa ti eccita, ma questo è un problema tuo (oltre a renderti meno cristiano di me, e sì che ce ne vuole).

Shylock

P.S. Dire "giudici della commissione europea" significa non aver capito un cazzo (o un cetriolo): si tratta, per l'appunto, di Diritti dell'Uomo, non di vegetali. Capisco che per voi non fa differenza (si attacca un sondino e via), ma per noi senzadio sì.

Psalvus ha detto...

e i Diritti dell'Uomo, come è ben noto, sono stati inventati dagli aztechi

Anonimo ha detto...

Ma infatti, com'è arcinoto, la Chiesa ha sempre propugnato e difeso i Diritti dell'Uomo, vuoi per quanto concerne la libertà di pensiero (Giordano Bruno), di ricerca scientifica (Galileo), di religione (Catari, indigeni delle Americhe), di orientamento sessuale: vedasi a tal riguardo i ringraziamenti personali espressi da Sua Santità a Clemente Mastella per essersi battuto strenuamente in Parlamento in difesa dei diritti civili dei gay.
Del resto, tutti sanno che i Diritti dell'Uomo li hanno inventati i cattolici: non a caso, furono i bravi cattolici vandeani ad impedire che il 'bieco illuminismo' dei rivoluzionari francesi li abolisse introducendo un regime di oppressione oscurantista chiamato 'monarchia assoluta di diritto divino'.
Cazzo, che scemo: e io che volevo tirar giù il crocifisso per appenderci Quetzalcoatl.

Shylock

sam ha detto...

No. I veri cattolici, quelli che seguono com'è giusto la Chiesa, e non quegli sparuti polemici e rompicoglioni come don Gallo, si offendono nel non poter imporre il loro credo e le loro usanze sulla collettività. Solo di questo si offendono.

Anonimo ha detto...

@Psalvus: "e i Diritti dell'Uomo, come è ben noto, sono stati inventati dagli aztechi".
Com'è arcinoto, infatti, la Chiesa ha sempre propugnato e difeso i diritti umani, vuoi nel campo della libera espressione del pensiero (Giordano Bruno), o della libertà di ricerca scientifica (Galileo), o di quella religiosa (Catari, indigeni delle Americhe) e di orientamento sessuale: vedasi a tal proposito il ringraziamento personale di Sua Santità a Clemente Mastella per aver difeso strenuamente i diritti civili dei gay in Parlamento.
Ma potrei andare avanti fino a domattina. Mi limiterò a ricordare che la nozione stessa di Diritti dell'Uomo non sarebbe giunta sino a noi senza il fondamentale contributo di sangue dei cattolici vandeani, che impedirono al 'bieco illuminismo' dei rivoluzionari francesi d'instaurare un regime oppressivo conosciuto come 'monarchia di diritto divino'.
Cazzo, che scemo: e io che volevo tirar giù il crocifisso per metterci Quetzalcoatl.

Shylock

Psalvus ha detto...

mah, che ti devo dire, che alla' ti sia più lieve

Anonimo ha detto...

Ah ma io mica sono più tenero con i barbuti, anzi.
Ma i cattolici, al nocciolo, non sono poi meno medievali: solo un po' ammansiti dalla convivenza forzata con la modernità, che si è affermata contro e malgrado loro.

Shylock

Anonimo ha detto...

Cosa c'entra il crocefisso con gli errori e le atrocita' della Chiesa e del suo apparato di potere?

La Storia evolve e si trasforma (almeno dove non governano i "barbuti"); Cristo e il suo messaggio fondamentale sono eterni e universali.

Il crocefisso e', oggi piu' che mai, un richiamo alla solidarieta' umana, alla pace, alla lotta contro la poverta', all'eguaglianza, alla tolleranza e alla caducita' del benessere materiale.
Direi che e' uno splendido messaggio socialista, solidarista, laico e umanitario.
Io lo metterei negli aeroporti e ai valichi di frontiera con sotto la scritta:
"In questo paese si cerca di richiamarsi al messaggio del Cristo".

Si, lo so: c'e' il "problema" dell'omosessualita', pero' la Chiesa Cristiana, in nome dei valori rappresentati dal crocifisso, non impicca i peccatori. E nemmeno chiede alle autorita' civili di farlo. E accoglie sempre i "peccatori" nel suo seno, pregando che la benedizione celeste scenda su di loro e li mondi dai peccati.
Amen.

Rosa ha detto...

x anonimo: anche la falce e il martello sono messaggi universali, e non c'entrano niente con la siberia. Ma se proponi quel simbolo ad un ex dissidente sovietico lui non ci vede l'unità dei lavoratori lì, ne' l'euguaglianza di tutti gli esseri umani. Inoltre quegli stessi concetti sono ritenuti universali da chi li propone, ma un simbolo per essere universale deve mettere d'accordo chi lo propone e chi lo riceve.

Anonimo ha detto...

E' molto difficile non trovarsi d'accordo con il simbolismo rappresentato dal crocifisso e dall'individuo (ebreo) che vi sta inchiodato sopra.
Che poi il suo messaggio sia stato "tradito" da coloro che ad esso si ispiravano non inficia il significato universale del messaggio stesso.
Sul messaggio "cristiano" si devono trovare d'accordo tutti coloro che non conducano un'esistenza puramente "animale": credenti, non credenti, laici, atei, democristiani, comunisti, ebrei, mussulmani, buddisti e confuciani.
Il suo messaggio e' universalmente indiscutibile e inoppugnabile: e' un messaggio di pace, di sacrificio, di sofferenza, di solidarieta' verso gli altri, di rinuncia ai beni terreni, di amore verso tutto e verso tutti, anche, e soprattutto verso i "nemici".
Qualunque individuo che dia alla sua esistenza un significato anche religioso si DEVE riconoscere nel maessaggio del Cristo. Poi puo' continuare ad essere mussulmano o ebreo o buddista. Il messaggio della Croce puo' solo arricchire la sua esperienza religiosa, non certo offenderla o irritarla.
Altrimenti sarebbe un mussulmano, un ebreo, un buddista del cazzo.
Spero di essermi spiegata bene.

Psalvus ha detto...

grazie anonimo, l'hai detto come io non sapevo dirlo. Un buon intervento mi sembra anche quello di Claudio Magris del 7 11 09

Anonimo ha detto...

Ti sei spiegata benissimo.
Tutti DEVONO essere e sono d'accordo con te, a parte qualche mussulmano, ebreo, buddista (e frocio) del cazzo.
Perché tu sei universale e ami tutti, indiscutibilmente e inoppugnabilmente..

Shylock

Rosa ha detto...

x psalvus e anonimo: in pratica, si può sì praticare religioni diverse dal cristianesimo in italia. Ma con qualche riserva. Se la croce ti ricorda i pogrom sei un ebreo del cazzo, se ti ricorda le crociate sei un mussulmano del cazzo, se per te rappresentare una divinità è un problema perchè la divinità per te è irrapresentabile sei un musulmano o un ebreo del cazzo, se non hai ne' vuoi avere il DNA culturale che ti fa ritenere irrinunciabile appendere un uomo torturato nel corso degli ultimi momenti della sua esecuzione atroce sei una persona del cazzo. In pratica puoi essere chi vuoi, ma non puoi essere aniconico, non puoi avere ricordi storici, non puoi pensare che non sia la sofferenza o la morte il punto più alto della civiltà umana. In pratica, puoi non essere cristiano solo a patto che tu sia cristiano.

Bravissimi, due campioni di dialogo interreligioso. A quando i campi di lavoro o la condanna a morte per noi "gente del cazzo"?

Palmiro Pangloss ha detto...

Premettendo che a mio modesto giudizio nessun simbolo religioso dovrebbe essere esposto nelle sedi di istituzioni pubbliche, dalla scuola ai tribunali all'anagrafe, ricordo che nelle aule delle scuole che ho frequentato il crocefisso non c'era. Lo trovammo nell'aula che ci fu assegnata all'inizio della 4a liceo ma fu rapidamente sostituito nell'ordine da:

_ Foto di Albert Einstein
_ Foto di ragazza in bikini, campagna primavera estate Parha 1988
_ Lo stesso crocefisso, ma rovesciato.

Dopodiche' non s'e' piu' visto nulla. Salvo che all'universita' c'era un'aula intitolata - non ufficialmente - a Josif Stalin che, se non una divinita', per chi ci crede e' comunque sopraterreno.

Anonimo ha detto...

Dev'essere stato terribile per milioni di "non cattolici" (molti dei quali di ardente fede marxista) trovare rifugio nella terra del Grande Satana Capitalista e Imperialista che ancor oggi chiede al suo Presidente, un Amerikano Nero, di invocare l'aiuto di Dio (So help me God) nello svolgimento del suo mandato. Scommetto che la formula del giuramento deve avere offeso profondamente coloro che nel "Dio Cristiano della Croce" vedono solo ghetti e "il simbolo non di amore ma di violenza atroce e di oppressione".
Chissa' come devono essersi sentiti i milioni di Neo-Amerikani non credenti, agnostici, miscredenti e nulla tenenti che cola' arrivati da un mondo libero e tollerante hanno dovuto sottoporre i propri figlioli, all'inizio delle lezioni scolastiche ed in ogni altra cerimonia pubblica, all'umiliante, religiosa ritualita' dell'Inno Nazionale.
Riesco solo ad immaginare, essendo una miserabile cristiana, l'orrendo trauma cui sarebbero soggetti i tre miliardi di individui che oggi, se potessero, si lasciarebbero dietro baracca (moglie) e burattini (pargoletti) per trasferirsi, immediatamente, nei paesi dell'Occidente Cristiano, dove l'odiosa cultura capitalistica, contrariamente ai dettami della Chiesa, ha trionfato e dove la Chiesa, tuttavia, riesce ancora ad esercitare la sua malefica influenza con le sue Chiese, le sue assordanti campane pasquali, le dolci campanelle del Vespero, le bellicose benedizioni Urbi et Orbi, la persecuzione dei froci e i crocifissi offensivi e arroganti negli edifici pubblici.
Mi viene spontaneo ripetere le parole del Cristo, "simbolo dell'atroce violenza e dell'oppressione" e dire:
"Dio, perdona loro perche' non sanno quello che fanno!"

Dal momento che la democratica, laica, civile e multiculturalista "Europa" i segni del proprio odioso passato non li puo' cancellare tutti, e dal momento che gli Italiani con il parere della Commissione Europea ci si strofineranno il culo, non sarebbe il caso di avvertire l'umanita' non cristiana, tramite una gigantesca campagna propagandistica, che quello dove intende trasferirsi in massa, lasciandosi alle spalle Maometto, Budda, Confucio, il sacro Gange e i Totem dell'Africa nera, altro non e' che il luogo dove in nome del Cristo si commisero atroci massacri e che questo Cristo, come il Divino Napoleone in Francia e la Regina/Papessa in Inghilterra, te lo trovi tra le balle ogni volta che giri l'angolo?
Il resto del mondo deve sapere in anticipo in quale fogna desidera mettere definitivamente piede e in quale Inferno di corruzione e di amoralita' intende far crescere i figlioli. E' semplicemente disonesto non informarli, prima che si accingano al faticoso trasferimento, non solo sulla pornografia gratuita offerta in edicola e in televisione, le strade piene di trans che vendono il culo e i palazzi di Corte piene di D'Addario, ma sulla costante e invadente visione del Cristo semi-nudisticamente esibizionista, come un emulo di Rocco Siffredi, negli edifici pubblici.
Vuoi vedere che finalmente, grazie alla Commissione Europea, abbiamo trovato il modo di arginare l'invasione di tre miliardi di infelici che infilandosi fra le ruote dei T.I.R. e imbarcandosi sulle zattere della morte, ignorano il tragico destino cui vanno incontro? Cioe', tra l'altro, essere esposti alla vergognosa esibizione di un uomo sofferente sulla croce che chiede perdono al suo Dio del Cazzo per i peccati del mondo e si offre, nel patetico intento di redimerli (povero stronzetto invasato e paranoide!) al salvifico martirio?

Meno male che Bersani ha avuto l'intelligenza di definire il crocefisso un simbolo inoffensivo.
Vuol dire che la Sinistra ha ancora qualche flebile speranza:
fra dieci anni, forse.....(con l'aiuto di colui che sta appeso sulla Croce...)

Palmiro Pangloss ha detto...

@Anonimo: Ma veramente non hai capito la differenza tra un politico che crede in dio e il crocefisso nei tribunali? Sei messo male.

Psalvus ha detto...

l'altra sera ho rivisto con degli amici La via lattea, di Bunuel, 1969. Come si sa Bunuel amava dire "grazie a dio sono ateo" e il suo sarcasmo feroce verso la Chiesa era ben ancorato al reale. Ma dubito molto che oggi don Luis avrebbe replicato il suo bellissimo film. Io penso che la sua sublime ironia l'avrebbe rivolta verso le varie corti di Strasburgo che bruciano il crocefisso come certi vescovi facevano risumare dalle tombe i loro nemici per punirli col rogo.

Anonimo ha detto...

@Psalvus: se intendi dire, con l'ultima osservazione, che in Italia il cristianesimo è morto da tempo e sopravvive solo come riti e sistema di potere, sono d'accordo con te.

Shylock

Psalvus ha detto...

Volevo dire - vedi Repubblica di oggi -che l'esprit de laicité continua a fare orecchie da mercante, (ripeto da mercante, da business) e non ha capito nulla sul significato della rimozione del crocifisso "oggi", hic et nunc, rispetto alla rimozione che tento' quel tal socialista a Vercelli nel 1921. Quello poteva essere un atto rivoluzionario, ma ammesso che fosse finito come in francia nel 1905, quando fu promulgata la legge sulla laicita' - non sarebbe stata nemmeno in quel caso una vittoria del libero pensiero, stante a quel che sta succedendo oggi in Francia.
E' proprio nel momento della sua massima debolezza storica che la Chiesa si vede privata di un simbolo che in realtà, questo è il punto, non gli appartiene più di tanto, ma appartiene invece - eccome - a una comunità che si vuole difendere dai fondamentalismi, sia quelli delle culture allogene che quelli "reattivi" delle culture indigene.

Ma veramente pensate, o bischeri, che la libertè egalitè fraternitè si possa difendere con la laicitè?

Avete gli occhi ma non volete guardare quello che sta succedendo nei paesi "campioni del dialogo interreligioso" (Francia, Inghilterra), paesi che hanno provato a usare il dialogo con gente a cui non interessa, in cui quello che interessa è che vengano riconosciute "la pari dignita'" e il "pari rispetto culturale" reciproco... aria fritta.

Ancora infatti non mi è chiaro perchè dovrei riconoscere pari dignità tra il mio crocifisso e i riti aztechi, e questo in nome del rispetto e del dialogo...

Allegro furioso ha detto...

Che simpatica discussione. Una roba vintage, pre 1789.
E poi c'è pure uno che osa citare la Francia.
Buona lettura
http://tinyurl.com/y9z9ax3

Allegro furioso ha detto...

Che simpatica discussione. Una roba vintage, pre 1789.
E poi c'è pure uno che osa citare la Francia.
Buona lettura
http://tinyurl.com/y9z9ax3