Mi dicono che a "Chi l'ha visto" si è parlato di zingari.
Non ho visto "chi l'ha visto" - mi si perdoni il bisticcio - ma sembra che molta parte dell'ultima puntata sia stata dedicata al presunto riconoscimento di una bambina rapita da parte di una tizia.
Questa tizia dichiara di aver riconsciuto non so quale bambina rapita osservando gli occhioni neri di una pupa che circolava in una macchina davanti alla sua. Una macchina di zingari.
Degli occhioni neri in una bambina rom. Un fatto sicuramente strano, peculiare e inquietante.
La tizia non ha collegato subito gli occhioni neri della zingarella agli occhioni neri della rapitina: si è insospettita e ci ha pensato quando - nella macchina dei rom - qualcuno ha dato (a detta della tizia) istruzioni alla bimba-occhioni-neri di distogliere lo sguardo.
Ora chiedo un attimo di concentrazione.
Voi siete zingari.
Sapete quello che si dice degli zingari.
Quando qualcuno punta gli occhi su un vostro bambino, che cosa provate?
Io so che cosa proverei, se fossi zingara. Paura.
E chiederei a mio figlio - semplicemente - di distogliere lo sguardo dallo straniero che osserva. Lo straniero che osserva è pericoloso. Infatti.
Infatti ha generato una puntata di "Chi l'ha visto".
Ora, io in tutta la mia vita ho letto un solo fatto di cronaca che associava zingari e bambini rapiti (a parte ovviamente le miriadi di avvistamenti e denunce regolarmente rivelatesi bufale). Un qualche balordo aveva cercato di coinvolgere uno zingaro in un rapimento di un bambino (in base ovviamente al logoro luogo comune) ed era stato da questi denunciato.
La credenza che gli zingari rapiscano i bambini è una fola.
In tutto e per tutto paragonabile a quella degli omicidi rituali degli ebrei, o della loro volontà di dominare il mondo: altrettanto morbosa e aggressiva.
Una fola razzista, che viene però propalata da giulive giornaliste di RAI tre, inconsapevoli del loro osceno, vergognoso razzismo.
E quando penso al fatto che si dice che gli ebrei rompono troppo i coglioni con l'antisemitismo, bah.
A pensarci bene, forse, li rompono troppo poco.
giovedì 26 ottobre 2006
le zingarelle e i loro occhioni
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4 commenti:
http://club.giovani.it/celestina/item/zingari
non ci tengo particolarmente che questo "commento" sia pubblicato...
però mi sembra scorretto affermare o insinuare pubblicamente il falso.
Non vedo proprio perchè non dovrei pubblicarlo.
Nota bene che in questa sequenza di articoli, abbiamo alcuni casi farlocchi, come quello del rapimento al mare, che come in tanti altri casi si è rivelato un bufala, e due casi di "traffico" di bambini venduti dai genitori.
Ti faccio notare - ed è incredibile che passi inosservato - che uno degli articoli annuncia un "rapimento" nel titolo e nell'occhiello, quando il ragazzo in questione racconta di essere stato "venduto" dalla madre. Una scorrettezza macroscopica, direi (senza nulla togliere alla gravità del reato, se mai fosse avvenuto: ignoro la fonte e non ho trovato altre occorrenze su google)
In poche parole, non era mia intenzione negare che gli zingari commettano reati, ma segnalare il pregiudizio con cui vengono giudicati.Pregiudizio che - mi spiace - ma la tua raccolta di articoli conferma.
Mi premerebbe notare come nella pagina indicata dal primo commento ci siano alcune falsità che fanno il paio col tono da isteria collettiva del sito da cui la casa editrice ha recuperato, con un copia e incolla, sia l'introduzione che i diversi articoli. A screditare quella pagina (quindi entrambe) basta dire che 1. il termine zingari non viene dall'ungherese, ma l'etimologia risale al greco anthiganoi (VII secolo), ed è in uso dal tardo medioevo per designare gli zingari. 2. benchè l'origine di alcune lingue che è possibile ricondurre al romané parlato in genere nei Balcani è accettato che sia indiana, ci sono dispute tra linguisti e antropologi sull'effettiva provenienza degli avi biologici degli attuali rom dall'India (e sulla possibilità di avere evidenze a proposito). 3. Gli zingari romeni sono zingari romeni, e non è sbagliato considerarli romeni a tutti gli effetti (cioè con documenti romeni e, almeno per l'esperienza che ne ho io da qualche mese, parlanti un fluido romeno).
A me non interessa molto indagare l'identità di un gruppo (ammesso che esista). Né scrutare puntigliosamente i particolari di un evento che ha interessato una persona che si considera appartenere a un certo gruppo. Se volessi farlo mi armerei di pazienza, bibliografie e molto tempo, e lo farei (soprattutto molto tempo...non so se la biblioteca sarebbe abbastanza). Ora, che per operare generalizzazioni su una supposta identità (o su una "tendenza comportamentale" - ammesso sempre che possa esistere) di un gruppo bastino articoli di giornale a me suona un po' strano. Da qui il mio scetticismo, e da come pare muoversi la macchina istituzionale del belpaese di questi ultimi tempi, anche un sincero e aperto dissenso civile e politico.
p.s.: credo "che gli zingari commettano reati" sia un'espressione ambigua. Cioè, non diresti mai "...che gli italiani commettano reati" (mettici inglesi, francesi, russi, svizzeri). Forse si potrebbe dire, dati alla mano, "gli zingari commettono più reati degli altoatesini". Ma, appunto, dati alla mano.
ciao, vieni a trovarmi sul blog di tanto in tanto.
x gopk:
passerò volentieri! L'ho messo nei feed.
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