Eugenio Mastroviti recensisce un film - Knowing - che non ho visto e che, dopo la sua recensione, non andrò mai a vedere: il tema è irritante e Nicholas Cage mi provoca -da sempre - una reazione da shock anafilattico. Mi basta una dose minima a mandarmi in ospedale (guardate la vignetta, da Eugenio, voi che non soffrite di edema di Quinkle: è spettacolare).
Mastroviti commenta così uno dei concetti che - pare - viene propagandato da questo film:
4) Postulare una volontà superiore alla base di tutto per via che la distanza fra Terra e Sole è quella giusta per far sviluppare la vita è come postulare un disegno intelligente perché orecchie e naso sono nella posizione giusta per appoggiarci gliPostulare una volontà superiore alla base di tutto per via che la distanza fra Terra e Sole è quella giusta è una affermazione straordinariamente cretina, che Eugenio giustamente liquida con una battuta lampo: il design degli occhiali (lui sì, intelligent) è conseguenza della distanza delle orecchie e non causa. Ma il paragone - se pure divertente e azzeccato - non esaurisce l'evidenza dell'idiozia e dell'illogicità dell'assunto di cui sopra, tanto praticato dagli assertori dell'esistenza del ID.
occhiali.
Se la selezione naturale avvantaggia le forme e funzioni più adatte ad un ambiente, gli organismi - allora - tenderanno a vivere in ambienti nei quali una serie di condizioni sono quelle "adatte": è superfluo rilevarlo e non dimostra l'esistenza di alcuna divinità, ma soprattutto è ridicolmente illogico pensare che una cosa possa esistere... là dove non potrebbe esistere! Osservare che la distanza tra il sole e la terra è quella giusta per far vivere flora, fauna e uomo è una tautologia, perchè se così non fosse - se la distanza della terra fosse invece quella sbagliata - non esisterebbe alcun uomo in grado di postulare l'esistenza di Dio o di studiare i meccanismi dell'evoluzione, ne' - e questo dimostra che non tutto il male vien per nuocere - esisterebbe Nicholas Cage.
Esiste ciò che può esistere, non esiste ciò che non può esistere: sai che scoperta, e Dio dove sta?
Un giorno una signora che conosco, che era andata a Lourdes a farsi spillare quattrini nella speranza di guarire un nipote gravemente cerebroleso, al ritorno dal suo viaggio mi spiegò che aveva personalmente assistito ad un miracolo.
Mi raccontò che mentre erano a Lourdes, una notte, si era scatenata una tempesta e un fulmine si era scaricato proprio nel cortile davanti al loro albergo: il fatto che il fulmine si fosse scaricato lì e non sulle loro teste dimostrava che la Madonna li aveva miracolosamente protetti.
Non l'aveva sfiorata l'idea che se fossero rimasti a casa loro invece che andare a Lourdes avrebbero corso meno rischi e - miracolosamente - risparmiato un sacco di soldi. Ogni giorno debbo onorare l'Invisibile perché me ne sto a casa mia invece che a Lourdes a scampare fulmini e perdere soldi?
E se scampare alla morte ogni giorno è un "segno del divino", morire allora cos'è?
A tutt'oggi non esiste nessuno che si sia - legittimamente - iscritto all'UUAR dopo essere morto sotto un fulmine: suppongo che sia anche questa la dimostrazione dell'esistenza di Dio.
13 commenti:
guarda che la polemica fra fautori del ID e atei può essere molto piu' divertente e meno becera di come la dipinge il tuo amico vignettista. Es: "La via lattea" di Odifreddi e Valzania, oppure la chiacchierata che ho ascoltato recentemente su Radio 3 fra Arno Penzias e George Coyne, oppure ancora
Corrado Augias e Vito Mancuso uniti nella lotta.
(sembra che siano diventati molto di moda questi duetti alla Simon& Garfunkel o Totò&Peppino, tutti ad maiorem dei gloriam)
Il fatto che i miei vestiti siano della mia taglia m'ha convinto dell'esistenza di Dio!
Anche se mi presentassero una dimostrazione dell'esistenza di Dio di uno stringente rigore filosofico tale da surclassare la prova ontologica di Anselmo d'Aosta, se sapessi che c'è di mezzo Nicholas Cage, potrei solo commentare:
BWHAHAHAHAHHAHAHA :-D
x psalvus: si, me l'hanno detto che è stata una bella trasmissione. Comunque la vignetta prendeva per il culo Cage, non l' ID.
x palmiro: LOL
x gil: aaargh, l'hai nominato, presto, 0,5 di adrenalina!
@Rosa: 'E se scampare alla morte ogni giorno è un "segno del divino", morire allora cos'è?'.
Non ne ho idea, pero' spero ci siano i tabaccai aperti. Divento isterico dopo due ore di astinenza, figurati per l'eternita'.
'il fatto che il fulmine si fosse scaricato lì e non sulle loro teste dimostrava che la Madonna li aveva miracolosamente protetti'.
Curioso, nella bassa pavese lo chiamano 'botta di culo'...
Belli, sia il tuo post che quello di Eugenio.
Have a nice Sunday
Yossarian
mi spiace fare il copia-incolla cosi' lungo, ma il link non ve lo posso dare, comunque...
"1 Aprile 2009 Di ritorno dall'Africa, appena atterrato a Roma in un
pomeriggio soleggiato, il Papa avrebbe esclamato con i giornalisti:
"Che bel tempo, oggi!".
Questa frase imprudente ha sollevato nel mondo emozione e perplessità
e sta alimentando una polemica crescente.
Riportiamo alcune delle reazioni più significative.
L'arcivescovo di Salisburgo: "Ribadiamo la piena fedeltà della Chiesa
austriaca al Pontefice e ci stringiamo a lui. Ma è spontaneo chiedersi
se per caso egli non voglia far regredire la Chiesa ad una setta
animista di adoratori del sole. Dopo tale frase, il numero di persone
che chiedono la cancellazione dai registri fiscali per il sostegno
alla Chiesa cattolica è considerevolmente aumentato"
Alain Juppé, ex primo ministro francese e ora sindaco di Bordeaux:
"Nell'istante in cui il papa pronunziava queste parole, a Bordeaux
pioveva a catinelle. Questa contro-verità, prossima al negazionismo,
mostra che il papa vive in uno stato di totale autismo. Questo
distrugge, se ve n'era ancora bisogno, il dogma dell'infallibilità
pontificale".
Margherita Hack, astronoma e astrofisica: "Affermando senza mezzi
termini e senza prove obbiettive indiscutibili "che bel tempo oggi",
il papa dimostra il disprezzo ben noto della Chiesa per la Scienza,
che combatte il dogmatismo da sempre. Che cosa c'è di più soggettivo e
di più relativo di questa nozione di "bello"? Su quali prove
sperimentali indiscutibili si appoggia? I meteorologi e gli
specialisti della materia non sono giunti a mettersi d'accordo sul
punto nell'ultimo Colloquio Internazionale a Caracas. E ora Benedetto
XVI, ex cathedra, pretende decidere lui con tale arroganza. Si
vedranno presto accendere roghi per tutti quelli che non concordano
interamente con la nozione papalina di bello e cattivo tempo?"
L'Associazione delle Vittime del Riscaldamento Globale: "Come non
vedere in questa dichiarazione provocatoria un insulto per tutte le
vittime passate, presenti e future dei capricci del clima, delle
inondazioni, degli tsunami, della siccità? Questa acquiescenza al
"tempo che fa" mostra chiaramente la complicità della Chiesa con
questi fenomeni distruttori, nei quali pretende vedere disegni
"provvidenziali" di un Dio vendicatore e punitivo. E, quel che è
peggio, simile attitudine non fa che incoraggiare coloro che causano
il riscaldamento del pianeta, poiché potranno ora far valere l'avallo
del Vaticano".
Il Consiglio Mondialista: "Il papa finge di dimenticare che mentre
splende il sole a Roma, una parte del pianeta è sprofondata
nell'oscurità notturna. Ecco un segno intollerabile di disprezzo per
vastissime porzioni del mondo e un chiaro segno, se ve n'era ancora
bisogno, dell'eurocentrismo neocoloniale di questo papa tedesco".
Il Direttivo americano delle Associazioni femministe: "Perché il papa
ha voluto dire "che bel tempo" usando termini che, nell'originale in
italiano della frase, sono al maschile? Avrebbe potuto benissimo
utilizzare parole femminili come "che bella giornata", o meglio ancora
"che tempo attraente", usando così un aggettivo "inclusivo" perché non
declinabile differentemente al maschile al femminile. E' evidente che
questo papa, che già ha fatto condannare la formula del battesimo e
delle benedizioni non maschilista ("In the name of the Creator, the
Redeemer and the Sanctifier"), mostra ad ogni occasione il suo
attaccamento ai principi più retrogradi. E' sconsolante che nel 2009
si sia ancora a tali punti di arretratezza".
La Lega dei Diritti dell'Uomo: "Questo tipo di dichiarazioni non può
che ferire profondamente tutte le persone che hanno della realtà uno
sguardo diverso da quello del papa. Pensiamo in particolare alle
persone immobilizzate in ospedale, o imprigionate, il cui orizzonte di
limita a quattro mura; e così pure alle vittime di malattie rare i cui
sensi non permettono di percepire lo stato della situazione
atmosferica. C'è qui, è evidente, una volontà di discriminazione tra
il "bello", secondo il canone ellenizzante che si vorrebbe imporre a
tutti (a scapito delle minoranze, degli afroamericani e di ogni
concetto di 'inculturazione'), e coloro che, per scelta o per
impossibilità, percepiscono le cose in modo differente. Noi proporremo
a titolo dimostrativo querele giudiziarie per discriminazione contro
questo papa".
Alberto Melloni, della Scuola di Bologna: "Si vede bene la profonda
differenza tra questo papa introverso e chiuso in sé e nel suo mondo
sorpassato, che si limita ad un'osservazione climatica senza trarne le
dovute conseguenze, ed invece la paterna apertura al mondo di Papa
Giovanni XXIII che, dopo aver osservato la luna in cielo, invitava
tutti a portare ai loro bambini la carezza del Papa. A quando un
Giovanni XXIV che riprenda in mano la spinta dello Spirito conciliare,
che gli ultimi papi hanno tentato di soffocare?".
Beppe Severgnini, giornalista: "Il Papa è il Papa. Punto. Ma non si
può non pensare con un po' di nostalgia che Giovanni Paolo II le
stesse parole le avrebbe dette magari in romanesco ("ggiornata
bbona!") e agitando lo zucchetto bianco ai fedeli che lo
riaccoglievano a casa".
L'Osservatore Romano ha pubblicato una versione leggermente differente
delle parole esatte del Papa (egli avrebbe detto, secondo
l'Osservatore: "qualcuno potrebbe dire che faccia bel tempo"). Ma le
registrazioni audio e video dei giornalisti hanno smentito la versione
edulcorata. Molti hanno anche attaccato l'ingenuità di P. Lombardi
che, pur essendo al fianco del Papa, non è intervenuto per impedire
quell'affermazione o subito chiarirne meglio il senso.
Ma la polemica non accenna a placarsi."
(Fonte L.L. senza l'attuale permesso dell'Autore, ma son sicuro che nulla avrebbe da eccepire)
Per definizione, la prova dell'esistenza del proprio amichetto immaginario e' del tutto soggettiva:
http://www.repubblica.it/2009/04/sezioni/scienze/parlare-con-dio/parlare-con-dio/parlare-con-dio.html
Shylock
Queste "dimostrazioni scientifiche" delle aree attivate della corteccia cerebrale sono come la ricerca del punto G sul monte Athos.
...che notoriamente è la sede dell'anima.
Ah, i bei tempi che agli scienziati rompicoglioni che vedevano cose notoriamente inesistenti gli si faceva fare una bella abiura o li si metteva arrosto!
Shylock
guarda che questo succede anche adesso, ma piu' dalle parti del talibanistan che da quelle del talibanistan. Ma tu fedele alla linea, eh. No taliban, no vatican. E bravo...
"ma piu' dalle parti del talibanistan che da quelle del talibanistan".
Cosi', a occhio, mi sa che non ti sei capito.
O forse e' un lapsus: in effetti, tra i taliban e i vatican, che vogliono imporre come vivere, scopare, far figli e persino come crepare non solo a te (che vci credi, quindi ti meriti questo e altro) ma pure a me (che la facolta' di decidere per me stesso la possiedo e voglio esercitarla), non c'e' nessuna differenza sostanziale.
Giusto una teocrazia un po' piu' soft.
Shylock
"la facolta' di decidere per me stesso la possiedo e voglio esercitarla"
e chi te la conculca? la chiesa cattolica? Ma davvero credi che questo albero mangiato dentro dalle termiti, di cui si vede solo la corteccia, ti possa ancora imporre alcunche'?
Dài, sei fortunato, vivi nel migliore dei mondi possibili...
Psalvus, non è che posso mettermi a discutere con chi nega l'evidenza.
Come se ad un imprenditore siculo dicessi tranqui, che a te la libertà d'impresa non te la conculca nessuno, non farla tanto lunga e goditi la vita: anche una persona mooolto più cristianamente paziente di me ti sfanculerebbe e via.
Shylock
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