Se il dentista ha un dubbio diagnostico "uhm, se è gengiva passa, ma se è nervo vedrà le stelle, e dio solo sa come sono i dentisti a Stromboli" se la febbre è salita a 39, e non si riesce neppure a masticare un tortellino frullato, e il lavoro l'è tutto da finire, può essere ragionevole decidere che per questa volta niente vacanze, si resta a casa, e pazienza per il buon vecchio amico Alberto.
O - anche - si può finire il lavoro, appallottolare i vestiti che si trovano in giro - più o meno a casaccio - e gettarli in valigia, e precipitarsi al treno con in borsa termometro, antibiotici, un vasetto di omogeneizzato al tacchino corredato di bottiglietta di wolchester e/o tabasco.
E magari scoprire con gioia, in traghetto, che una fetta di pesce spada sminuzzata e carote bollite ci può pure stare.
martedì 18 settembre 2007
stromboli 1 - la partenza
Pubblicato da Rosa alle 17:09
Etichette: vacanze, vita quotidiana
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