Con Solitary è la cella di isolamento nuova frontiera del reality show: chissà, magari fosse tanto tediosa da essere anche l'ultima e si ricominciasse a scrivere della buona fiction: mi chiedo solo se quella parte di pubblico (non piccola) cresciuta al chiacchiericcio vano e destrutturato del reality sia ancora capace di seguire una storia, di decifrare una struttura narrativa. Non è così scontato, si tratta di un linguaggio complesso.
mercoledì 14 giugno 2006
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