sabato 24 giugno 2006

riti laici

A cinque anni mi ritrovai a passare un mese in colonia. Era una colonia ebraica, compessivamente piuttosto scrausa e frequentata da sottoproletariato ghettaiolo di quello truce, e io non ero contenta per nulla. L'unico conforto era - la mattina appena svegli - un atto di doppia fedeltà identitaria che consisteva nell'alzabandiera italiana ed israeliana, e nel canto dei due inni. Quello israeliano - dolcissimo - e quello italiano, decisamente più marziale. (vorrei che il redattore del sito del Quirinale mi spiegasse cosa intende con "immediatezza del testo" riferito all'inno di Mameli)
Questo dolce rito mattutino - forse proprio perchè "doppio" - non ha fatto di me una persona più nazionalista, ne' riguardo alla mia scombinata patria natale ne' riguardo a quell'altra patria infelice e lontana. Mi ha però confortato nella sua ripetitività, mi ha per la prima volta avvicinato al canto, e mi ha - forse - messo nel cuore due pezzettini di identità.
Questo, mi è tornato in mente quando mi sono trovata a commuovermi un po', passando in questo blog , nel sentire l'inno italiano come richiamo a votare NO al referendum. E mi ha fatto pensare che il rito è necessità umana primaria, e che sarebbe giusta e buona cosa, curare e promuovere l'istituzione di riti laici: doppio alzabandiera - italiano ed europeo con tanto di inni nelle scuole? E perchè no? Mi sapete spiegare perchè un ateo debba morire senza due parole di ricordo in un posto confortevole?


Frateeelli d'Itaaaalia,
l'Itaaalia s'è deeesta;
dell'eeelmo di Sciiiipio
s'è ciiiinta la teeeesta.

Dov'è laaa Vittoria?
Le pooorga la chiooooma

ché schiava di Roma
Iddio la-a cre-eò.

(parapon-parapon-parapompompompompompom)

Frate-lli d'Ita-lia,
l'Ita-lia s'è des-ta;
dell'el-mo di Sci-pio
s'è cin-ta la tes-ta.
Dov'è - la - Vitto-ria?
Le por-ga la chio-ma;

ché schiava di Roma
Iddio la creò.

Stringiam-ci a coor-te!
Siam pron-ti alla mor-te;
Siam pron-ti alla mor-te;
Italia chiamò.

Stringiam-ci a coor-te!

Siam proooonti alla mo-rte
siam proonti alla mo-rte;
Ita-lia chi-amò!
Sì!
(anzi: NO)

8 commenti:

Anonimo ha detto...

in effetti quel Dio......
comunque come ateo non sono così legato a certe cose.... mi basta sapere chi era il "tizio" che ha scritto l'inno (sempre che non abbia informazioni sbagliate).

ciao

ah io avrei voluto che ci mettesser o bella ciao

Rosa ha detto...

l'inno è bruttino assai, sono d'accordo, ma insomma - quello è.

Comunque, com'è che tutti gli atei al momento buono si fan sotterrare dai preti? Conversione lampo in punto di morte (cit) o sarà che i funerali laici mancano mancano di dignità, che sono di un avvilente unico? Secondo me il bisogno del rito prescinde, dalla religione.

Anonimo ha detto...

sono d'accordo sul rito.

forma (rito) e sostanza (spiritualità) sono parti entrambe presenti negli uomini, la loro "percentuale" varia con i caratteri. e tentando di sfuggire al radar dei "fratelli massoni" :-) affermo che la Massoneria si regge in gran parte su questo (senza volontà di offenderli)


in quanto a farsi seppellire... beh ci sono sempre tutte le "umane paure" alla fine dell'esistenza e si cerca sicurezza nella tradizione , in italia quella cattolica (o meglio vaticana) . a me fece impressione Mitterand all'epoca...... spero che a me non accada, in primis perchè spero di essere coerente , in secondo luogo perchè non ho alcuna intenzione di morire.

a proposito di riti avvilenti.... per esempio secondo me i Sindaci dovrebbero cominciare ad usare i luoghi storici delle loro città per sposare altrimenti diventa rito squallido e quelli che vogliono "poesia" (meglio atmosfera) scelgono sempre la Chiesa.
Per quel che riguarda il funerale.... io ho già avvisato tutti gli amici di volere il funerale vichingo: salma che brucia su una barca a partire dal tramonto, amici stretti che dal tramonto all'alba recitano poesia, bevono, fanno l'amore sulla spiagga al lume del (mio) falò

ciao ciao

Palmiro Pangloss ha detto...

Hai perfettamente ragione: il bisogno di riti prescidne dalla religione. L'inno pero' e' BELLO!

Rosa ha detto...

x filomeno:
Funerale vichingo? Fantastico, ma te serve Spilberg! :-D


x palmiro:
senti, alla fine uno si affeziona a tutto, ma proprio bello bello...

Palmiro Pangloss ha detto...

Boh, a me piace.

Rosa ha detto...

Ma il testo o la musica?

Palmiro Pangloss ha detto...

Il testo e anche la musica. soino entrambi molto d"da inno" e molto risorgimentali, e' vero, ma definirli "brutti" mi pare fuori luogo.