La cucina è un bel campo in cui sperimentare l'acrobatico rapporto tra teoria e prassi.
Perché lì è più che mai evidente che esistono molte verità: spesso a discutere di cucina si finisce col sventolare una qualche bandiera di vero questo o quell'altro. La "vera amatriciana" ha il pecorino versus parmigiano, il guanciale versus pancetta, cipolle versus aglio versus niente del tutto, e ognuno è devoto alla sua versione come fosse la patria, la bandiera, il Libro.
Eppure una banalità come la cottura delle verdure può richiedere e richiede ore di discussione e non ce l'ha, una risposta assoluta. Io - ad esempio - stracuocevo gli spinaci come d'abitudine italiana, quando il mio amico Tim, americano, mi ha iniziato alla verdura appena scottata. Eh, sì, perchè gli yankee - che non sempre corrispondono all'immagine di consumatori di noodles da supermercato, pringles e pollo fritto che ci facciamo noialtri del resto del mondo: hanno abitudini diverse e non sempre esecrabili, a volte cucinano e neppure malaccio devo dire.
E così, ho imparato a fare la verza appena scottata con un po' di finocchio, e anche gli spinaci, o il cavolfiore appena cotto e scrocchierello, con un po' di erbette aromatiche fresche a scelta, non è punto male.
Ma tra i blog preferiti c'è quello di petula, una appassionata di cucina macrobiotica che mi è simpatica, e che il cavolo lo stracuoce, insieme alle patate, in un insieme di stracottume antiamericano e delizioso, con profumi di curcuma, cumino e cardamomo (ma com'è che le spezie buone inziano tutte con la C?) cotto nella pentola di coccio, che mi va avanti da ieri e non ha ancora stufato.
E pensare che è uno stufato.
giovedì 8 novembre 2007
teoria, prassi e la cottura del cavolfiore
Pubblicato da Rosa alle 21:42
Etichette: cucina, speculazzate
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5 commenti:
Macrobiotica... simpatica... mah.
Lo vedi? Sei un classico esempio di polpottismo culinario.
Salve, sono una vittima di abusi culinari domestici (sogno ancora quel piatto di bieta affogata nell'acqua in cui era rimasta a bollire una settimana) e sottoscrivo la parte centrale di questo post parola per parola.
@Rosa: sai, sto scoprendo di essere inconsapevolmente una specie di guardia rossa della rivoluzione culturale. Dovro' imparare a conviverci.
Chiodi di garofano, cannella, coriandolo.
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