Leggo sempre con interesse il blog Petrolio, che mi pare informato e competente. L'autrice fa parte di quella - piuttosto numerosa - schiera che attende con con ansia l'apocalisse da "picco" del petrolio. Io sono convinta, con lei (beh, diciamo che mi ha convinto lei) che la politica sia drammaticamente miope al riguardo, e che i giornali apotropaicamente taccino di complottismo un allarme che potrà essere forse eccessivo, ma che non ha nulla delle caratteristiche psicotiche di chi vuole trovare a forza un colpevole per ogni problema, e farne un capro espiatorio.
Ora, nel contempo questo blog mi spiazza e mi è difficile da capire, perchè l'autrice boccia - mi pare - qualsiasi alternativa al petrolio che non siano il solare o il vento. Niente biodisel, niente nucleare.
Qualche giorno fa ho letto in giro un post dove si sosteneva che il solare era una stronzata e che la soluzione era la coibentazione delle case.
Mi sembra incredibile, davvero, che tutti - tutti! - affrontino l'argomento in termini binari. Se sei per il solare, sei contro il biodisel, se sei per il vento sei contro le centrali nucleari, se sei a favore del nucleare fai di tutto per boicottare il solare. Non so. Il mio parere è che se da oggi iniziassimo a pannellare tutti i tetti (condomini compresi, perchè no?) facessimo decine di centrali nucleari, passassimo al biodisel, coibentassimo tutte le case, mettessimo pale a vento in tutte le campagne e in tutte le terrazze, iniziassimo una politica cinese del figlio a testa, diminuissimo e ottimizzassimo i consumi e utilizzassimo la monnezza come carburante avremmo fatto la metà di quello che serve e forse ne usciremmo lo stesso con le ossa rotte.
Trovo desolante e incomprensibile "cavalcare" rabbiosamente questo o quel sistema come "unico" e contrapposto a tutti gli altri, tipico del ragionare per "parrocchie" e non in modo laico e pragmatico.
sabato 17 aprile 2010
le fazioni dell'energia
Pubblicato da Rosa alle 09:52
Etichette: energia, politica italiana
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