Sarebbe interessante studiare le dinamiche delle coalizioni.
Io sono convinta che la condizione fondamentale per tenere in piedi coalizioni eterogenee sia quella di avere un partito elettoralmente forte che abbia la capacità di collocarsi al centro (della coalizione stessa, riguardo a qualsiasi tema) e questa capacità coincide nel migliore dei casi con una buona flessibilità, nel peggiore con il vuoto.
Il ruolo di Forza Italia nella coalizione della destra - dal punto di vista strutturale - è mio avviso sconcertante e illuminante al tempo stesso.
Casini, AN e Lega riescono a stare insieme solo a condizione dell'esistenza di Berlusconi, il quale ha buone potenzialità di mediazione essendo molto forte nei numeri, e al tempo stesso nemmeno flessibile, ma addirittura vuoto.
Se si escludono le leggi "ad-personam" infatti Berlusconi non sembra avere alcuna ideologia - o idea di governo precisa.
Essendo al tempo stesso forte e vuoto, è in grado di accontentare ora l'uno e ora l'altro dei suoi satelliti e di imporre, ora all'uno ora all'altro, decisioni sgradite.
I DS sono diventati un partito flessibile, è per questo che occorre dar loro forza.
domenica 9 aprile 2006
flessibilità e vuoto: due fattori strutturali
Pubblicato da Rosa alle 10:31
Etichette: politica italiana, speculazzate
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