mercoledì 21 gennaio 2009

il Tama Merda


Visto che Rachel Barnacle si ostina a non aprire il suo blog, e a fare commenti strepitosi sul mio, glieli parassito e li pubblico come post, e fanculo.

Dunque a voi, a proposito di gatti e di armadi, il "Tama Merda". (la foto invece è della mia, per gentile concessione)



Gennaio del 2003: mi traferisco a Londra. Pochi soldi, tanti vestiti: armadio cerato con la zip della Argos, £19.59 e passa la paura.
Il Tama-merda comincia a saltarci sopra.
Non importa quanto distante sia da qualsiasi altra superficie utilizzabile a mò di trampolino. Né di quanto la sua massa corporea lasci ingannevolmente pensare che mai e poi mai quella creatura riuscirà - dal punto A (il parquet) - a raggiungere il punto B (l'armadio).
Il Tama-merda è come quegli scarabei col le ali piccole e il culo grosso che tecnicamente non dovrebbero essere in grado di volare: tra il pavimento e l'armadio c'erano due metri buoni e lui li saltava, o vagli a dì varche cosa.
Beh, facendola corta, dopo un annetto l'armadio potevo annodarmelo in vita e mettermici a ballare la Hula.
Arriva l'Aprile del 2004, e Yossarian mi raggiunge a Londra. Pochi soldi, ancora più vestiti: due armadi cerati con la zip della Argos, £39.18 e passa la paura (quello a brandelli ovviamente l'avevo buttato).
Mettiamola così, al Tama-merda va riconosciuta la volontà di primeggiare: raddoppia gli sforzi e questa volta dopo soli sei mesi Hawai`i akea i Kaua`i per due.
A quel punto Yossarian - che è un fine stratega - azzarda l'idea che forse è l'armadio cerato a trasformare quell'ammasso di ciccia traboccante in una tigre dai denti a sciabola.
"Proviamo a cambiare modello" - dice lui.
Proviamo.
E dunque, due armadi di legno e canvas della Argos, £59 eccetera eccetera.
Inutile prolungare la suspance: la colpa non era stata della presunta
natura provocatoria degli armadi cerati. O forse sì. Forse sì, e la bestia si era convinta di trovarsi in una specie di videogame multilivello. Avrà pensato di essere passato al livello due. Non so cosa immaginasse potessimo mettergli davanti come mostro finale, un quattro ante Luigi XIV, lo sa la madonna.
Fatto sta che io non sono strategica come Yossarian, e così molto poco strategicamente ho preso il Tama-merda e l'ho riempito di tanti e tali paccheri che alla fine pareva Guernica di Picasso.
Il che strategicamente parlando ha funzionato.
Con gli armadi.
Ma la cassettiera (sempre legno e sempre canvas e sempre Argos) misteriosamente ha cominciato a - come dire - entropizzarsi. I cassetti hanno principiato a plasmarsi in angoli innaturali, e alla fine - che cazzo te lo dico a fare - quella cassettiera magari Lovecraft buonanima sarebbe stato capace di descriverla, ma non io.
Dormiva nei cassetti, l'avrai capito. Anzi no, dormiva solo nel mio cassetto, giusto per ricordarmi che alzare le mani su Sua Maestade era stata una cattiva, cattiva idea.
La cassettiera lovecraftiana venne rottamata nel 2005, quando cambiammo casa, e questa volta il Tama-merda si ritrova davanti una cassettiera di legno solido . Niente canvas del cazzo, amigos. Livello tre.
Ora puoi credermi o no, ma quell'accidenti di catafone era vecchio, e faceva penare anche me per aprirlo. E lui, con le sue unghiette e senza pollice opponibile, deve aver penato tanto.
Ma c'è riuscito. C'è riuscito, per dio. E io che credevo che l'incubo fosse finito, ho continuato a ritrovarmi le mutande in cachemire.
Da allora, abbiamo cambiato altre due case (e altre due cassettiere. Gli armadi no. Si ricorda di Guernica.), e adesso ho un ripostiglio abbastanza grande da poterlo utilizzare come stanza-armadio. Anche la bisnipote della cassettiera legno e canvas è lì dentro. Dietro una porta massiccia e dalla maniglia tenace.
Il Tama-merda passa molte ore davanti a quella porta.
Livello quattro.

R.B.


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7 commenti:

farlocca farlocchissima ha detto...

armadio in formica bianca e cassettiera in radica di noce, ciò scoraggiò definitivamente dall'amore per i cassetti il mio (fu) beneamato. ma il divano, la poltrona e le tende (sulle quali fare tarzan), nonostante la presenza di alberi su cui fare il manicure, no.

Gillipixel ha detto...

Tama for president (e Maybe come vice :-) Decisamente gatti di livello superiore...sempre lodi alla eccelsa rb, e solo una mini-strigliata perchè non fa partire il suo blog :-)

Anonimo ha detto...

Bellissimo. :)
Mi spiace un po' che tu gli dia dello sterco-gatto, ma trovo il post fantastico!

Anonimo ha detto...

Ops. ho toppato. Preso dal divertimento, ho rimosso che il post era di R.B. benchè pubblicato da te. :)
Beh, bellissima storia comunque. ^_^

Rosa ha detto...

aahahhahahahahah, beh, fa niente dai, non c'è problema se il primo complimento al mio blog lo ricevo per un post scritto da RB ahahahhahahhaha

Rachel Barnacle ha detto...

@ Farlocca: Le mie speranze verso i materiali soliti si sono infrante quando il Mostro ha violato la cassettiera di legno massiccio. Non so se si trattasse di noce, ma era solido , porcoilmondo.
Le tende le lascia stare, probabilmente più per semplice senso della realtà che per riguardo: magari riesce a fare due metri di salto, ma le sue zampette non riuscirebbero mai a issare quel gigantesco culo che si ritrova. Ma ovviamente fa il monorotaia sul divano - e con una tale foga - che ogni volta che lo vedo mi si forma nella mente l'immagine degli Ent che sbriciolano a mani nude Isengart.

Rachel Barnacle ha detto...

@ Rosa:
LOL! Ce la vogliamo piantare di promuovere i miei minchioli commenti a Capo-Post-Di-Lusso?
A parte scherzi, grazie mille di cotanto onore, oh mirabile Rosalux! :)

P.S. "Primo complimento al mio blog" - Pfui! Parolaia. LOL!


@ Gillipixel:
Lunedì! Giuro! Promesso!
Err...

@ Simotrone:

Tama-Merda non è nulla. Il pezzo forte l'ha coniato Yossarian (grande stratega), tenendo conto delle origini del Mostro: "Il Merdiere delle Puglie".
Contenta di averti divertito :)