venerdì 10 novembre 2006

le islamofemministe


Questo mondo ha un fascino surreale. Dico, è un mondo in cui l'islamofemminista Barbara, commentando nel blog neo-islamo-femminista Haramlik spiega al fondamentalista islamico Ali che...le beghe tra sciiti e sunniti sono una boiata pazzesca.

"Vogliamo una Commissione che difenda le donne e a nulla ci servono le discussioni tra i diversi tipi di Islam ...chi ce l'ha più fico, chi ha capito di più.... Siamo nel 2006 e le cose della vita vanno affrontate in base alla realtà di oggi, seguendo il Sacro Corano che sicuramente è ben lontano dalle ipocrisie che emergono da alcune argomentazioni."

Sul blog di Lia, dunque, queste donne coraggiose non solo combattono per riformare l'Islam italiano in materia di divorzio, ma anche per l'unificazione del mondo mussulmano.

Dico, e tutto questo a commento di una intervista dove l'islamofemminista Lia intervista l'islamofemminista Angela Lano vantando la libertà di costumi del Marocco e dell'Egitto, quando - e chi segue il blog di Lia lo sa - quei due paesi sono considerati - quanto meno da Lia - traditori della causa islamica.

E in questo stesso mondo la islamofemmista Angela Lano, come fa notare Fb in Una macchina di Amorosa Grazia, si qualifica come di sinistra e afferma:

"c'è una fortissima laicizzazione, un profondo allontanamento da tutto ciò che è spiritualità, religiosità praticante, l'islam italiano - che al 30, 40% è un islam praticante (una percentuale molto più alta dei cattolici praticanti) - è una risorsa che con i suoi valori potrebbe dare un esempio di etica e di spiritualità: potrebbero essere veramente un modello."

A fronte di tale confuso smarrimento, lo credo che si cercano identità forti!

Per descrivere un mondo così ci sarebbe bisogno di Bunuel.

2 commenti:

Eugenio Mastroviti ha detto...

...o magari di Bosch

Rosa ha detto...

giusto, il troiaio dei quadri di Bosch rende l'idea...