Finalmente decido di rendere pubblica la mia immagine, addobbando addirittura il mio sobrio e pensoso cranio con una vezzosa coroncina di ciliegie per aderire al progetto 2000 blogger italiani - da un idea di Tino Buntic - e scopro che Tecnorati si indigna, trovandolo un sistema truffaldino per ottenere un buon ranking nelle classifiche. Io non ho bene capito qual è il problema: mi risulta che un link si svaluti, quando appare su un sito che ne riporta molti, quindi il vantaggio di partecipare sarebbe minimo e non così penalizzante per chi resta fuori. Al contrario mi pare normale che chi ha l'iniziativa sia superlinkato, ne' penso che potrebbe diventare un' abitudine: è un idea che una volta avuta è bruciata... non so, forse mi sfugge qualcosa, ma mi pare molto rumore per nulla. Comunque Sid05, che ha lanciato il progetto italiano, dice che l'iniziativa va avanti...
martedì 6 febbraio 2007
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3 commenti:
Ho letto e riletto il post di Buntic e quello di Technorati ma ancora un motivo vero e proprio non l' ho trovato: nel caso dell' iframe che ho inserito nel post lo posso capire, magari non ora ma tra un pò potrebbe contenere anche 2000 link... ma la pagina web addirittura... comunque a livello precauzionale tolgo l' iframe dal post ma lascierò assolutamente inalterato il contenuto della pagina dei 2000 blogger italiani: è un server che pago, su un dominio da me registrato e, fino a prova contraria e nel rispetto della legge, ci faccio quello che mi pare... o no ;)
naturalmente le iscrizione sono ancora aperte...
Effetivamente non è facile cogliere il senso della reazione di Technorati. Sono d'accordo, al di là dei vantaggi di cui sicuramente gode chi si fa promotore dell'iniziativa, non vedo quali grandi benefici in termini di ranking possa ottenere chi partecipa e meno che mai quali svantaggi potrebbe avere chi non lo fa. Sfugge qualcosa anche a me...
E' probabilmente la "taggona" con tutti i link che ognuno si può mettere sul suo blog. Chi la mette linka ed è stralinkato senza meriti. Oddio, forse basterebbe eliminare quella... non so. Però non è un problema nuovo: mi pare che google avesse ovviato all'eventualità.
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