"I politici sono tutti uguali" dicono in coro i qualunquisti e i teorici della "mancanza di democrazia", gli uni e gli altri avvezzi a non votare neppure per chi tanto gli somiglia, limitandosi ad applaudire (ma con quanta olimpica compostezza) a chi versa sangue per capriccio.
I politici non interpretano la "volontà del popolo" gridano loro a gran voce, sicuri. E chissà come mai il popolo vota DS, poi, quando avrebbe una pletora di presunti servitori del popolo antisistema a destra e a sinistra pronti al servizio? I teorici della mancanza di democrazia non accettano che gli elettori esprimano una propria volontà, non essendo banalmente tale volontà uguale alla loro. Questo, è il loro concetto di democrazia, che sventolano ostentando le percentuali della massa rivoluzionaria del "not in my yard".
Ecco, sono sicura che per questi teorici del non voto, oggi sia un giorno di festa, che ci avvicina alla grande dissoluzione cui seguirà il Nuovo Mondo, passando naturalmente attraverso nuove guerre decise dai deliri Bushisti e Berlusconiani, ma "tanto peggio tanto meglio", come insegnavano le vecchie BR. Io personalmente maledico quel porco traditore e gli idioti irresponsabili che ci rimettono in mano a Berlusconi, contro la volontà di chi li ha eletti.
Per me, e anche per qualche comunista, mio amico/nemico, non è un bel giorno davvero.
mercoledì 21 febbraio 2007
tanto peggio, tanto meglio
Pubblicato da Rosa alle 21:22
Etichette: i politici sono tutti uguali
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4 commenti:
E' la storia di sempre... è una sinistra che ha il terrore di governare e che spesso si esplicita in queste cadute, tonfi.
Bastardi chi.. si è vero....
Porci quelli che non hanno il coraggio di sostenere... si è vero...
Putroppo oggi Berlusconi ride.
Io un po' meno.
Completamente d'accordo con te. Siamo troppoo degli idioti.
Tumy
E' preferibile l'anarchia alla post-politica. La post-politica, in fondo, non è cosa che mi riguardi...
Forse su una cosa possiamo essere d'accordo.
La vergognosa ipocrisia dei Giordano e dei Diliberto che hanno marciato a Vicenza e pochi giorni dopo, hanno cacciato dai loro partiti chi osava opporsi alla politica di cui la base di Vicenza è un pilastro.
Ha fatto benissimo Prodi a vietare la partecipazione alla manifestazione ai ministri e sottogretari.
E sarebbe bene che siano i manifestanti stessi a imporre un simile divieto, la prossima volta.
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