domenica 28 ottobre 2007

una domanda ispirata da "resto del mondo"

La scienza non produce la cappella sistina perché non ha la grammatica spirituale per farlo o perchè non ha una committenza sufficientemente ricca o sufficientemente motivata che glielo consenta?

(domanda ispirata dalla citazione di resto del mondo di Richard Feynman, nel post precedente)

9 commenti:

Mauro ha detto...

Mah! C'è anche una terza possibilità: che abbia una sua grammatica spirituale, ma tutta diversa da quella della Cappella Sistina. Mica è facile capire l'ungherese, se sei un grammatico spagnolo.

Rosa ha detto...

Sicuramente, la letteratura può cantare la scienza e lo fa. Ma le grandi opere forse hanno bisogno di grandi sponsor. Oppure, boh.

restodelmondo ha detto...

Ecco, quel che ha detto Mauro.

L'identità di Eulero (e alla i pigreco più uno uguale a zero) ha il valore di una Cappella Sistina, per un matematico quadratico medio. Ci pensa e si incanta, proprio, con il sorrisone beato.

Una mia amica ingegnera ha le equazioni di Maxwell incorniciate in camera, invece, a mo' di poster di George Clooney.

E una delle domande che ti fanno per assumerti a Google è "qual è la più bella formula matematica del mondo, secondo te?" - e la domanda perfettamente senso, ti assicuro, più o meno come chiederti "qual è il tuo filosofo preferito?" o "qual è il passaggio di filosofia che ti ha cambiato la vita?" (Almeno credo - in filosofia sono terribilmente ignorante.)

Rosa ha detto...

o non ho dubbi sulla bellezza della scienza, solo mi chiedo come mai - al contrario della religione - quella bellezza non sia "cantata" dalle arti figurative (e dalla musica, che con la matematica ha molto in comune). Sono mezzi inadatti a esprimerla? O - appunto - è una questione di sponsor?

Anonimo ha detto...

Concordo con Resto del Mondo.
A parte questo, per provare a rispondere alla domanda di Rosa, vediamo: intanto, se consideriamo "arte" la letteratura, esiste un genere letterario specializzato nel "cantare" la scienza, che è la fantascienza (o meglio, una sua parte). Certo, è di nicchia.
C'è poi un motivo storico, e cioè il fatto che in qualche misura, a partire da un certo momento (direi, dal Positivismo in poi) c'è stata una discrasia culturale ed educativa tra ambiti scientifici e quelli artistico-letterari, con punte di reciproca ostilità. Si finisce che in Occidente, ma non solo, l'artista ed il letterato medio sono relativamente ignoranti in fatto di scienza.
C'è anche il fatto che la religione ha spessissimo un aspetto ideologico-pubblico che alla scienza manca (almeno, la VERA scienza non ce lo dovrebbe avere)in cui la produzione artistico-letteraria legata alla religione ha un preciso ruolo propagandistico e sociale. La scienza, a parte le (per me discutibili) fasi positivistiche e certi fenomeni nel marxismo (che hanno comunque molto di religioso) non possiede questo ruolo. Non è cioè, di per sé, un'ideologia di organizzazione sociale, nè la fornisce o ambisce a costituirla.

Quindi sì, non c'è la committenza, e non c'è ragione che ci sia; l'unica eccezione che conosco è il realismo socialista, che si pretendeva come "arte scientifica" ma nel farlo diventava ideologica (tanto che sospetto una somiglianza iconografica tra alcuni aspetti del RS e quello dell'iconografia propagandistica khomeinista; credo che ci farò una ricerca).
Forse c'è anche un aspetto legato alle interazioni tar i due emisferi del cervello (con arte, letteratura e religione legate all'emisfero "sintetico" e la scienza più a quello "analitico") ma non ne so molto e potrei aver detto la cazzata del secolo.

Comunque, movimenti artistici come i vari Futurismi e Cubofuturismi italiani e russi, e autori come Tatlin e Filonov, "cantorono" la scienza, o almeno vollero farlo.
però:
- nel farlo ideologizzavano la scienza (e la rendevano più simile ad una religione)
- il monumento alla Rivoluzione d'Ottobre di tatlin probabilmente ci piace meno della Cappella Sistina, in generale.

Scusa per la lunghezza, ma non hai posto mica un questione facile!

Rosa ha detto...

falecius:
C'è anche il fatto che la religione ha spessissimo un aspetto ideologico-pubblico che alla scienza manca (almeno, la VERA scienza non ce lo dovrebbe avere)

rosalux:
Infatti. E l'esempio dei futuristi o del realismo socialista secondo me non funziona, come non funziona la torre eiffel, che come i futuristi "canta" la tecnologia, più che la scienza: le magnifiche sorti e progressive, cioè - appunto - ideologia.

Palmiro Pangloss ha detto...

Semplicemente alla Scienza la Cappella Sistina non serve.

Anonimo ha detto...

La matematica ha una sua estetica, proprio come qualsiasi cosa. Solo che a dotarla di senso non e' stata storicamente la sua estetica, ma la sua funzionalita'. in genere la matematica vuole progredire, questa e' la sua priorita', cioe' si pone dei problemi perche' vengano risolti, e se ci sono matematici, e' perche' ci sono problemi irrisolti.

La religione (nelle sue forme classiche e piu' diffuse) vuole rimanere uguale a se stessa. Questa immobilita' la pone da un lato come ottimo strumento di "ipnosi", dall'altro e al contempo come soggetto da immortalare.

Indipendentemente dalle committenze (cioe' al di fuori di una sociologia dell'arte), questo potrebbe avere un peso.



la domanda e' affascinante.



gopk

Anonimo ha detto...

Perché non ha la grammatica spirituale per farlo.