giovedì 25 gennaio 2007

ritorno al baratto?

Il blog Petrolio dà spesso delle informazioni interessanti, anche se l'impostazione è un po' tanto eco-ideologica per i miei gusti. L'ultimo post, però - dove raccomanda il sito ZeroRelativo (una sorta di e-bay del baratto) non l'ho proprio capito. Non ho nulla contro il baratto anche se francamente dubito che possa avere il successo di e-bay; (sì, certo che voglio liberarmi di quel vecchio tappetino in vacchetta, ma perchè mai dovrei desiderare una lampada di sassi marini, o qualche arretrato di Martin Mystere?). Può essere un'iniziativa divertente, un bel passatempo, barattare via internet, ma quello che mi preme capire è: per quale motivo l'uso del denaro per gli scambi sarebbe meno ecologico/etico/giusto? Cosa c'è in se' che non va nella comoda invenzione della valuta?

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Mah. Io credevo che fosse perchè ci si sente più puri e più buoni a non toccare, almeno per gioco, il cosiddetto sterco del demonio.

caracaterina

Rosa ha detto...

sì, vero. Attorno all'oggetto "denaro" si condensano simboli forti. Niente in contrario al "gioco", ci mancherebbe altro...

Anonimo ha detto...

Ciao, grazie del link.
Nella comoda invenzione della valuta non c'è niente di male.
Nella pessima abitudine di buttar via cose seminuove invece sì...
;-)

Rosa ha detto...

sì, sì: ma la cosa curiosa è che il "baratto" sembra dare quel valore etico in più rispetto a quello che avrebbe una compravendita dell'usato, dove comunque non c'è spreco di roba seminuova (anzi, c'è meno spreco direi, visto che la transizione via denaro è molto più "elastica" e ti consente di trasformare quello che hai e non vuoi in quello che non hai e vorresti, nei tempi che scegli)

Anonimo ha detto...

Direi che si tratta di retaggio cattolico.

Anonimo ha detto...

in realtà è tutto finanziato dalle lobby dei venditori di aspirapolvere e dei costruttori di capannoni.

Il denaro è una vera rovina per loro!!