venerdì 5 settembre 2008

un futuro nero come il petrolio

Sono in tanti a teorizzarlo, tra gli antisistema e non: tra Barak Obama e Mc Cain non ci sarà, in politica estera, differenza di sorta.
Premesso che le promesse in campagna elettorale sono - da una parte e dall'altra - da prendere con le pinze - e che nessuno di noi ha la sfera di cristallo - sono convinta che tra i molti punti di divergenza tra i due candidati ce ne sia uno che più degli altri ci riguarda, che riguarda il futuro del mondo in modo impressionante, ed è la politica energetica.
Il progetto di trivellare i parchi naturali dell'Alaska, cavalcato da Mc Cain, è inquietante a mio avviso non solo per le fondamentali preoccupazioni riguardo all'ecosistema, ma perchè indica la precisa volontà - confermata dalla scelta della vicepremier, ex governatrice dell'Alaska e con qualche interesse nel campo - di non intervenire con nessuna innovazione strutturale nella politica energetica - e conseguentemente anche nella politica internazionale.
Come l'amministrazione precedente, questa sembra avere radicati interessi personali nel petrolio: fonda la sua campagna elettorale sulla paura del terrorismo, su una promessa impossibile di autarchia energetica e su una forte immagine identitaria, atta - e ti pareva - a verniciare di "cultura" lo scontro di civiltà: Sarah Palin è un condensato di tutto ciò. La mamma americana pro-life - con cinque figli, di cui l'ultimo così piccolo e sfortunato da essere già una bandiera - che farnetica di costruire oleodotti per conto di Dio.
Per contro Barack offre qualcosa che (tolta la quota di sogno, probabilmente in dieci anni è impossibile farlo) è un impegno serio e irrinunciabile. Affrancarsi dal petrolio, e investire in tecnologia sulle fonti energetiche alternative - dal solare al nucleare.
Ora, si dà il caso che il petrolio dell'Alaska sia una risorsa proprietaria e finita, mentre la tecnologia è una risorsa universale e non consumabile: circola, è a disposizione di tutti.
Una politica fondata sul petrolio renderà inevitabilmente gli USA più unilaterali, guerreschi ed autarchici, impegnati a difendere i loro interessi e il loro merdosissimo fondamentalismo autoctono, rimandando semplicemente il problema - comunque inevitabile - della riconversione energetica ad un futuro lontano, mentre l'investimento in innovazione tecnologica - in qualsiasi forma e misura si riesca a realizzare - non sarà di giovamento solo agli Stati Uniti ma anche a quei paesi - come ad esempio il nostro - che investono poco o nulla in ricerca e tecnologia, e che possono sperare solo in un traino esterno.

Postato su it.politica.internazionale

53 commenti:

Anonimo ha detto...

"la loro merdosissima identità scagazzafigli".
Ah, questi fottutissimi sons of God che figliano come conigli!
Me pari 'a Fallaci, mme pari ;-)

Rosa ha detto...

l'avevo cambiato prima di leggere il tuo commento, non ti montare la testa. Comunque, confermo: "fottutissima identità sgagazzafigli". E riguarda in generale non solo i merdosi fondamentalisti, ma anche tutti gli altri. Mi pare che gli esseri umani non abbiano questo grande problema di cresce e moltiplicarsi, eh?

Anonimo ha detto...

"merdosissimo fondamentalismo autoctono"
shylock mi ha levato la parol di bocca.

comunque se non lo conosci eccoti il bloggher neomalthusiano che fa per te

http://www.luigidemarchi.it/

Anonimo ha detto...

Non mi monto la testa, anzi: dato che pensavi quello che hai scritto, hai fatto male a toglierlo.
Io sono per il First Amendment.

Pero' mi fa specie, che di tutte le 'identita' cagafigli' che ci sono sul pianeta, l'unica (a memoria di blog) che ti abbia suscitato esternazioni fallaciane sia quella americana.
Fra l'altro, quelli magari predicano, ma sfornano poco (se la popolazione USA cresce, seppur di poco, non e' grazie ai WASP - Palin a parte - ma ai Latinos), ne' vengono a scaricare le loro eccedenze sotto casa tua. Dati demografici alla mano, la Fallaci aveva diversi milioni di ragioni in piu'.

Rosa ha detto...

Identità americana? Ma di che parli?
Non c'è alcun problema etnico, per quello che mi riguarda: la gente che scagazza figli a gogò aumenta l'entropia e accorcia la vita del pianeta e sottrae risorse, e se teorizza il fare figli come atto di eroismo, va preso a pernacchie, punto. Frega cazzi che siano indiani, americani o svedesi. Il problema etnico è solo tuo, Shy, non proiettare.

Anonimo ha detto...

Abbi pazienza, io non proietto, semmai rifletto:
"una forte immagine identitaria, atta - e ti pareva - a verniciare di "cultura" lo scontro di civiltà: Sarah Palin è un condensato di tutto ciò. La mamma americana pro-life"
l'hai scritto tu, non io.
Di identita' americana stavi parlando, mica tarawi o lappone. Non ti riferivi genericamente alla "gente che scagazza figli a gogò (e) aumenta l'entropia" ma al "merdosissimo fondamentalismo autoctono" USA (come hanno notato altri).
Ripeto, per me puoi prendertela con chi ti pare, non invocavo autocensure ne' le approvo. Rilevo solo che, tra tutti gli scagazzafigli con cui potevi prendertela, gli americani sono forse i piu' stitici.
Ora, se a te da' fastidio la merda, dovresti prendertela con chi ne produce di piu'. Se non ricordo di avertelo letto fare, secondo me e' proprio per un problema etnico-culturale: gli scagazzafigli veri (non gli yankee che applaudono la Palin ma si fermano a due, che' c'e' la recessione) appartengono alle etnie dei poveri, degli Ultimi, dei Dannati della Terra; viceversa, gli Americani sono un bersaglio legittimo. Ecco perche' su di loro ti vengon fuori frasi fallaciane senza che tu senta steccare la tastiera.

Anonimo ha detto...

ma se persino piero angela si e' messo a predicare nel suo ultimo libro che c'e' un problema demografico si, ma d'invecchiamento, e bisogna fare ficli... si sara' mcainizzato anche lui il cervello? Eppure il presidente del cicap non dovrebbe essere sospetto di tenerezze fondamentaliste...

I neomalthusiani alla luigi de marchi e alla orian-luxemburg dovrebbero umilmente considerare che:

1)la guerra delle pance e' esplicitamente teorizzata e perseguita da quelli che scrivono in corsivo da destra a sinistra...

2) e' stato veramente insignificante l'influsso della umanae vitae (di cui cade ora il 40 anniversario) sui costumi del declino europeo e nell' esplosione demografica d'india cina e africa .

3) decisiva invece e' stata la urbanizzazione forzata da rivoluzione industriale globale da 40 anni a questa parte

Rosa ha detto...

x shy: guarda, tu puoi insistere finchè vuoi nell'attribuirmi una etnicizzazione del discorso: caschi male, sono malthusiana pura (per quanto riguarda le premesse, non certo per quanto riguarda le soluzioni). L'identità americana grazie al cielo prescinde dalle farneticazioni di questo manipolo di delinquenti.
x psalvus: guarda, per me Piero Angela può dire quello che vuole: che le risorse della terra siano limitate è una evidenza palese, ne stiamo giusto finendo una. Chiaro che si potrà spremere fino all'inverosimile la terra, coltivare OGM, cercare tutti di mangiare meno, di mangiare meno carne, tutto quello che vuoi, ma non vedo come si possa pensare ad una crescita illimitata, quando le risorse sono limitate.

Anonimo ha detto...

Le tue premesse dovrebbero portarti, se correttamente perseguite, a tutt'altre conclusioni, come ti ricorda psalvus.
Invece tu vedi la pagliuzza mediatica nell'occhio della Palin e non la trave demografica che ti ritrovi nel culo.
Se la popolazione mondiale continua a crescere, NON e' certo colpa degli USA. Questo globally. Locally, io non vedo sbarchi quotidiani di clandestini yankee con tanto di pupi, neonati e donne incinte sulle nostre coste. Ne' per le nostre strade vedo donne texane con la nidiata di bambini a matrioska, seguire a tre passi di distanza il marito col cappello da cowboy.
Ancora piu' locally, se fosse solo per gli autoctoni non ci sarebbe bisogno di sventrare il Pincio per far posto alle auto, per quante se ne comprino.
Ma con chi te la prendi tu? Con la Palin. Se fossi veramente razionale e non ideologica, vedresti, perche' e' assolutamente evidente, che sono altri a teorizzare e praticare la demografia come Arma Dominio di Mondo.

Rosa ha detto...

Shy, come te lo devo dire? Tu vedi la faccenda da un punto di vista etnico, io no. Ogni bambino vale quanto consuma, punto.

Anonimo ha detto...

Brava: e chi sforna 10 bambini consuma piu' di chi ne sforna 1 virgola qualcosa.
Allora perche' le tue tirate si rivolgono contro l'1 virgola, dicendo che hanno una merdosa identita' scagazzabambini, mentre tacciono sui 10?

Rosa ha detto...

Intanto 10 bambini indiani consumano quanto 1 bambino Palin, immagino che tu lo sappia, secondo poi la Cina (se pure in modo eccessivamente autoritario) e l'India con più garbo, hanno messo in atto una politica da sboom demografico che ha raggiunto ottimi risultati. Cosa possono fare i Cinesi di più che tagliare i coglioni alla gente, perchè tu non venga preso da sbotti di paranoia coatta?
Chiunque teorizzi la "guerra delle culle" è da impiccare ad un palo, indipendentemente dalla sua lingua/colore/cultura. Palin lo fa, i cinesi no, quindi non rompere le balle.

Anonimo ha detto...

"10 bambini indiani consumano quanto 1 bambino Palin"


Se ti riferisci ai pannolini forse hai ragione, ma solo per poco tempo ancora. Peo' io non farei molto affidamento sul "rimorso ecologico" degli indiani o dei cinesi per il tuo buco d'ozono.

Quello che mi irrita e' che vi è una scotomizzazione, un tic, non so bene dovuto a cosa (40 anni di "elogio di Franti" e spernacchiamento di Garrone? di singhiozzo dell'uomo bianco?) per cui atteggiamenti imperialistici vengono "proiettati" sempre e solo verso la solita parte di mondo. Che palle...

Rosa ha detto...

Scusa, psalvus, io scrivo un (discutibilissimo) post in cui sostengo che l'esito delle elezioni americane non sarà ininfluente sul resto del mondo, e in cui argomento la mia netta preferenza per la vittoria del democratici, criticando per contro la posizione conservatrice e retriva di Sarah Palin. Mi potete spiegare - di grazia - in quale punto avrei parlato dell' "imperialismo americano"? Sarebbe bello poter discutere con le persone su un piano di realtà, veramente.

Anonimo ha detto...

Per discutere su un piano di realta', bisognerebbe che tu non la ignorassi, la realta'.
Guarda, ti giuro che stavo chiedendomi (non perche' io sia un veggente, ma perche' voi PC siete pavloviani) quanto ci avresti messo a tirar fuori i 10-bambini-indiani-che-consumano-quanto-1-bambino-Palin, ovvero una delle stronzate inversamente razziste di piu' lunga durata.
Mezzo secolo fa, forse. Quando in India usavano ancora i bufali e, soprattutto, se ne stavano in India.
Oggi come oggi, se vuoi vedere lo smog tipo Londra anni '50, ti basta andare in una qualsiasi metropoli del Terzo Mondo (mentre a Londra ci sono i pesci che sguazzano nel Tamigi). Perche' li' l'efficienza e il risparmio energetici, l'impatto ambientale, il riciclaggio etc. non sanno manco dove stanno di casa. Primo.
Secondo, il bambino indiano che vive in Occidente consuma quanto un bimbo Palin (o la merda del primo e' profumata?). E negli ultimi decenni e' successo esattamente questo: le eccedenze demografiche del resto del mondo, irresponsabilmente prodotte in contesti che non le potevano sostenere, non hanno trovato la soluzione malthusiana, ovvero: quando hai cacciato tutte le gazzelle e prosciugato i pozzi, la pianterai di cagare figli, oppure li cagherai ancora, ma tanto moriranno prima di riprodursi. No.
Adesso ci sono Paesi come Somalia o Eritrea - mica Disneyland - dove, come se non avessero altro cui pensare, continuano allegramente a cagare figli, tanto poi ci pensa il Padre Putativo Occidente, che' comunque e' colpa sua: ecco allora che i figli o sopravvivono esclusivamente grazie agli aiuti internazionali, o vengono riversati qua:
http://www.bild.de/BILD/news/vermischtes/2008/08/14/schulklasse-in-dortmund/ohne-deutsches-kind.html
Anche se non sai il tedesco, non importa:
1) leggevo che anche a Torino ci sono gia' classi INTERAMENTE di bambini immigrati (e la media complessiva alle elementari e' del 20%; ma non erano il 4%, a sentir te?);
2) se scorri le facce e i nomi, vedrai che vengono a maggioranza da etnie nella cui cultura dominante la donna e' poco piu' di una bestia da monta e da soma (e non si tratta della cultura WASP-Palin, quella merdosa cagafigli).
Mi piacerebbe, che guardassi in faccia la realta' invece di capovolgerla.

Anonimo ha detto...

Dimenticavo, visto che son rompiballe: trovami DOVE Palin 'teorizza la guerra delle culle' (io il discorso l'ho guardato tutto).
Per trovare illustri rappresentanti di una certa etnia e di una certa cultura che la teorizzano, ci metterei un paio di click del mouse.
Per trovare le loro brave Sturmtruppen che la praticano, basta uscire in strada senza foderarsi gli occhi di kebab.

Rosa ha detto...

'scolta, shy, il tuo ragionamento fa acqua da tutte le parti. Premesso che è falso che un indiano medio consumi quanto un americano medio (e neppure quanto un italiano medio) a me pare lapalissiano: se il trend di consumo dell'indiano medio si avvicina a quello dell'americano, è più urgente ancora risparmiare risorse e quindi favorire lo sboom demografico. Posto che il governo indiano (per non parlare del cinese) fanno una attiva politica di denatalità, mentre la Palin non concederebbe l'aborto neppure alle donne stuprate e ha fatto una bandiera della sua famiglia a cinque figli più bambino down, perchè diavolo dovrei prendermela con il governo indiano e non con la Palin?
La terra finisce, punto. E non riesco a capire quale alternativa proponi alla riduzione dei consumi, la cui voce più importante è: moltiplicarsi.
Quanto alla "guerra delle culle", era stata citata da psalvus più su. Io non ho capito bene se tu ritieni che non ci debba essere una riduzione demografica, ma se ritieni che la riduzione demografica debba avere un carattere etnico, beh, a volere la "guerra delle culle" sei proprio tu.

Anonimo ha detto...

Si', ritengo che debba esserci una riduzione demografica e si', ritengo che debba avere carattere etnico, nel senso che le etnie che continuano allegramente a scagazzare figli dovranno imparare a cagare di meno, come hanno gia' fatto le altre.
Guarda che la Cina, con tutto il 'controllo' delle nascite che tu miri e ammiri, e' arrivata a un miliardo e tre, l'India ad un miliardo e cento. E coi tassi di crescita economica che hanno, hai voglia se non consumano e inquinano. La Cina e' gia' il primo produttore di gas serra, se non sbaglio.
E meno male che si erano tagliati i coglioni, poverini.
Mentre invece tu ti fai prendere da sbotti di paranoia coatta contro i WASP come Palin che di coglioni se ne sono tagliati gia' uno, visto che, come del resto gli indigeni europei, fanno un figlio virgola a donna. Che altro dovrebbero fare, suicidarsi in massa?
A proposito: in Italia, con l'uno virgola qualcosa di natalita', da 56-57mln di pochi anni fa siamo gia' a 59,6:
http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_countries_by_population
Tu come te lo spieghi? E non dovrei farne una questione etnica, secondo te?
Il tuo ragionamento non e' che faccia acqua, e' basato su di un'immagine totalmente falsa della realta', che capovolge le dinamiche demografiche effettive.
Guarda, dare di 'merdosi scagazzafigli' ai WASP americani che sono l'elettorato di riferimento della Palin ha tanto fondamento quanto dare di 'nazisti' agli israeliani perche' stanno 'genocidando' i palestinesi.

Rosa ha detto...

Cioè, in pratica io dovrei essere d'accordo con una che vuole proibire l'aborto alle stuprate così faremo tanti bambini e la metteremo nel culo ai musi gialli? Sai che sono quasi divertita? Ci conosciamo da un pezzo e roba così grottesca non l'avevi mai tirata fuori, secondo me ti diverti a provocare a cazzo, non puoi crederci davvero.

Anonimo ha detto...

Tu non capisci. Tu ce l'hai gia' nel culo (come da dati forniti). Eppure e' semplice.
Scagazzafigli e' chi lo scagazzafigli fa. Mentre tu dai di 'merdosi scagazzafigli' a chi e' gia' sotto la soglia di sostituzione.
Chi continua imperterrito a scagazzare figli (spesso con motivazioni religiose, per giunta) sono altri. Nel mondo E in Italia.
Non c'e' nessun dato che tu possa portare a sostegno delle tue tesi, perche' le tue tesi contraddicono la realta'.
Dopodiche', la Palin puo' essere una stronza fin che vuoi. Ma non perche' le sue elettrici da domani si metteranno a trombare come coniglie perche' lo fa lei.
(I suoi occhiali, invece, pare che vadano a ruba.)

Anonimo ha detto...

"una che vuole proibire l'aborto alle stuprate"

le fonti, prego.

(se era solo un tuo artifizio retorico la smetto di interloquire, mi annoiano le flames)

Palmiro Pangloss ha detto...

@Rosalux: La storia recente ci dice che il primo fattore ad influire sul numero di figli per famiglia, ergo sui nati in generale, e' l'istruzione delle donne, poi il reddito. A prescindere dalle chiacchiere. Il fatto che la Palin abbia 5 figli e' ininfluente IMVHO. Sul discorso riguardo al mix di investimenti in ricerca ed esplorazione nel settore energetico sono invece abbastanza daccordo con te: spremere il petrolio al massimo ha senso, ma senza ricerca di altre fonti e' miope.

Rosa ha detto...

x psalvus: per esempio qui.

x shylock: io sono contraria alle politiche che favoriscono la crescita demografica, ovunque e da chiunque queste politiche vengano fatte. Stiamo parlando di politica o di antropologia? So anch'io che nelle zone rurali la gente fa più figli, sai che scoperta.
E - sissignore - tanto più debbono queste politiche debbono essere evitate quando i consumi pro capite sono vertiginosi, indipendentemente dalla lingua o dalla cultura o dal DNA del consumatore. Cos'è che non capisci? Quanto ad "avercela nel culo", il mio problema sono i nostri attuali governanti la cui politica - cui tu applaudi - favorisce il lavoro nero e sfavorisce l'integrazione. Se pensi che mi crei problemi che mio figlio abbia compagni di classe cinesi, egiziani o filippini HAI SBAGLIATO PERSONA.

Rosa ha detto...

x palmiro: perfettamente d'accordo su reddito e istruzione, le ho solo dato della "scagazzafigli" (cosa che è) e quei due lì si sono incazzati neanche gli avessi insultato la mamma.
Eppure la Palin è e resta una scagazzafigli, che usa il figlio Down per farsi propaganda elettorale.

Fra l'altro non so se è così ininfluente una politica prolife: in un paese che ha un (grave) problema di gravidanze adolescenziali, ad esempio, l'idea di puntare alla castità ed evitare le campagne per gli anticoncezionali potrebbe di fatto avere un certo impatto. Le politiche per incrementare la natalità - che siano fasciste o fondamentaliste - mi indignano indipendentemente dai risultati che ottengono.

Anonimo ha detto...

Ro', dovresti essere coerente, tutto qua. E guardare in faccia la realta'.
Che e' anche, se non soprattutto, etnica e culturale. Per esempio, i sudamericani che vengono a vivere qui scendono subito a tassi di natalita' autoctoni, nonostante siano cattolici. Gli immigrati maghrebini, invece, no. Lo vedi che l'economicismo da 'eh, le aree rurali' non e' determinante? Ci sono tantissimi italiani (o americani) che vivono in campagna e fanno uno virgola figli, come gli inurbati.
L'andare in TV con famigliola al seguito NON costituisce delle 'politiche che favoriscono la crescita demografica', visti i risultati complessivi e visto che non mi risulta che neppure la Palin le proponga (vietare l'aborto, di per se', non porta all'aumento delle nascite, anzi potrebbe diventare un boomerang e spingere le donne a non iniziarla proprio, la gravidanza; a meno di vietare anche i contraccettivi o scatenare orde di Violentatori Inseminatori dediti al ripopolamento).
Il problema, poi, non e' il COLORE dei compagni di classe di tuo figlio, e' il NUMERO. Ignorare pervicacemente, di fronte ad ogni evidenza, che ci siano etnie che contribuiscono molto piu' di altre a questo numero e' un riflesso pavloviano PC che non sei certo la sola ad avere; ma questo non lo rende meno ottuso.
Per quanto riguarda le scelte procreative, bisognerebbe distinguere tre piani:
1)individuale-familiare;
2)comunitario-etnico-nazionale;
3)globale.
1)E' scelta responsabile fare i figli che puoi mantenere, non scagazzarli allegramente tanto poi ci pensera' qualcun altro, magari l'Altissimo (o piu' prosaicamente lo Stato tuo, se ha i soldi, o la comunita' internazionale). Da questo punto di vista, Palin e' in regola: puo' crescere i figli e mandarli tutti al college senza chiedere soldi a nessuno.
2) Anche qui, i figli di Palin s'inseriscono in una comunita' che ha tassi di natalita' complessivi bassi e spazio dove mettere le persone (specie in Alaska), diversamente dai compagni di classe di tuo figlio che, numeri alla mano, impediscono uno sboom demografico che invece gli indigeni stanno gia' attuando.
3)Qui i figli di Palin effettivamente incidono, ma non piu' dei figli d'immigrati negli USA, ne' i tuoi incidono piu' dei figli d'immigrati in Italia: ripeto, sebbene chi e' cresciuto a Vangelo PC faccia fatica a crederlo, che loro non hanno il culo catalizzato.
Ergo, non e' la Palin ne' il gruppo politico-etnico-culturale cui appartiene a causare la crescita demografica, ne' negli USA ne' nel mondo, men che meno a casa tua. Invece tu te la prendi con loro perche' i veri responsabili appartengono ai Vittimi Predestinati, che hanno l'immunita' peggio di Berlusconi.

Rosa ha detto...

Veramente a me sta sul cazzo che Palin dei suoi cinque figli (Down per primo) faccia una bandiera, e lei - proprio così - vuole fare le campagne per la castità come unico mezzo contraccettivo "buono", quindi - esattamente - si propone di boicottare (ci mancherebbe che li proibisse) gli anticoncezionali. Quanto ai tassi di natalità dei magrebini: hai fonti? Se fosse vero quello che dici, verrebbe smentita l'ipotesi di Pangloss e avrei ragione io a temere che le campagne di fanatismo religioso (quale che sia) sono pericolose anche in un contesto sociale urbano.
Fammi sapere in che modo mi stai dando ragione, ti ringrazio.

Anonimo ha detto...

Se dubiti del tasso di fecondita' delle immigrate magrebine si aprono due scenari altrettanto tristi:
-o sei agli arresti domiciliari da vent'anni;
-o stai scrivendo su una tastiera Braille.
Comunque, t'accontento:
"Diverse comunità straniere originarie di Paesi a forte pressione migratoria presentano,
una volta in Italia, un tasso di fecondità decisamente inferiore a quello del Paese di
origine (figg. 1 e 2). In particolare, tra le comunità considerate, quelle filippina e peruviana
fanno registrare i valori più bassi del TFT in Italia (addirittura inferiore a quello
degli italiani), mentre detengono i valori più alti nei Paesi di origine.
È probabile che tale variazione sia dovuta all’evidenza che l’immigrazione filippina,
così come quella peruviana, è caratterizzata da una significativa predominanza di donne
sole che trovano occupazione nelle attività domestiche e di cura presso le famiglie italiane33.
Per contro, le comunità cinese e tunisina spiccano per valori di TFT in Italia decisamente
più alti di quelli del Paese di origine. Nel caso dei cinesi la spiegazione a tale
situazione si può far risalire alla politica del figlio unico, perseguita per molti anni in
Cina e abbandonata in seguito all’emigrazione. Per la comunità tunisina invece si possono
ricercar risposte nell’effetto dell’aumento di reddito pro capite, nella condizione
delle donne ricongiunte che probabilmente non esercitano in Italia alcuna attività lavorativa.
Gli immigrati albanesi, marocchini ed egiziani farebbero registrare in Italia gli
stessi valori del TFT osservati nel Paese di origine anche se questo non vuol dire che tali
collettività hanno conservato i livelli di fecondità del Paese di origine."
No, macche': il fatto che io strozzi una media di due vecchiette al mese adesso a New York come dieci anni fa quando vivevo a Los Angeles, non vuol certo dire che sia rimasto lo stesso serial killer di prima, che diamine.
http://www.piemonteimmigrazione.it/PDF/integrometro_completo.pdf
Nelle interpretazioni s'ode un fastidioso strider di vetri, pero' i dati ci sono.
"Le politiche per incrementare la natalità - che siano fasciste o fondamentaliste - mi indignano indipendentemente dai risultati che ottengono."
Mava'? Io sapevo che le POLITICHE si giudicano dai MEZZI messi in campo e dai RISULTATI raggiunti, invece. Se nei prossimi anni si assistera' ad un drastico aumento dei nati Down in America grazie all'effetto-Palin, avrai ragione. Fino ad allora, la sua e' solo fuffa mediatica - e il tuo, astio ideologico, dirottato dal bersaglio giusto che hai sotto casa a quello fasullo che ti sei costruita oltreoceano pur di non toccare le tue vacche sacre.

Rosa ha detto...

Perfetto.
Le immigrate fanno più figli, e tu...sei favorevole ad una politica per l'incremento delle nascite e ti incazzi con me perchè me la prendo con la imamessa Palin, che combatte contro gli anticoncezionali e l'aborto? Ma che cos'hai, le pigne in testa per caso? La tua logica è: siccome nel versante est del fiume l'argine è rotto, allora non bisogna fare manutenzione nell'argine ovest, e anzi benemerito chi lo mina.
Il ragionamento davvero più sconcertante che abbia mai sentito nella mia vita.

Ah, quanto al fatto che le azioni politiche si giudicano dagli effetti, è falso. Ci mancherebbe solo che per criticare una politica criminale si debba aspettare di vedere che sia pure efficace, ma LOL.

Anonimo ha detto...

"x psalvus: per esempio qui."

Sono andato "li'" e ho trovato solo l'opinione di una peraltro graziosa opinionista democratica. Se queste sono le fonti!

Sono andato poi a leggermi il discorso della Palin, e del fatto che voglia proibire l'aborto alla stuprate neanche l'ombra.

Rosa ha detto...

Psalvus, è il primo sito che mi è capitato sotto tiro: fai una ricerca su google: abortion, rape, Palin.
Che non abbia in mente nell'immediato di fare una legge federale che proibisca l'aborto in tutti gli USA, mi pare scontato, perderebbe le elezioni, cionondimeno lavora in quella direzione.
Fra l'altro, gli antiabortisti sono sempre quelli che combattono gli anticoncezionali e lei non fa eccezione. Bizzarro, no?

Anonimo ha detto...

'Perfetto' esempio d'incapacita' di lettura.
"Le immigrate fanno più figli".
Non 'le immigrate', le immigrate MAGREBINE (al contrario delle peruviane o delle filippine, che pure sono cattoliche quindi dovrebbero essere bizzoche, nella tua cosmogonia manichea). Che vengono tenute in casa a figliare, perche' quello e il loro posto e quella la loro funzione. Come dicevo io, appunto e come i dati confermano.
"e tu...sei favorevole ad una politica per l'incremento delle nascite".
Questo e' assolutamente FALSO. Oppure trovami dove l'ho detto. Io sono d'accordo che le nascite vadano ridotte: da parte di chi fa troppi figli, ovviamente. Pero' per te, se la mamma e' dell'etnia Giusta, scagazzamento libero e razzista chi dice che c'e' puzza in giro; se e' di quella sbagliata (che poi e' anche la tua: e' inutile che ti atteggi ad olivastra, ommioddio m'aresteno, tanto sei occidentale nata e sputata quanto me), un figlio virgola e' gia' troppo.
"La tua logica è: siccome nel versante est del fiume l'argine è rotto, allora non bisogna fare manutenzione nell'argine ovest, e anzi benemerito chi lo mina."
No, la tua logica e' che l'acqua che esce da est e' benedetta, quindi che tracimi pure; ce l'hai alla gola, sei li' che gorgogli ma siccome nella tua Bibbia PC c'e' scritto che l'acqua da est non bagna, semmai e' la giusta pioggia che cade sull'iniquita' dell'ovest, e il colonialismo, e le guerre puniche, etc., allora affoghi contenta, dichiarandoti asciutta fino all'ultimo. E boia chi dice che forse bisognerebbe mettere dei sacchetti di sabbia ad est, visto che ad ovest l'acqua e' sotto lo zero igrometrico.
Da quel punto di vista, il quadretto familiare-televisivo della Palin incide quanto una pisciata. Fino a prova contraria, ovviamente.
"Ah, quanto al fatto che le azioni politiche si giudicano dagli effetti, è falso."
Per essere delle AZIONI bisogna appunto che qualcuno destini dei MEZZI che poi produrranno o meno dei RISULTATI. Fino ad allora, al massimo sono propaganda.
E visto che il fiume ad ovest e' quasi in secca, le pisciate della Palin saranno antiestetiche - o persino indecenti, se vuoi - ma io non mi preoccupo che raggiungano gli argini any time soon.
Ecco la differenza tra un approccio pragmatico ed uno ideologico come il tuo. Il primo si adatta alla realta', cerca al piu' di incidervi ma non ne prescinde mai; il secondo, se la realta' lo contraddice, dichiara che la realta' e' eretica e per cio' stesso inammissibile.

Anonimo ha detto...

Psalvus, almeno su una cosa Rosa ha ragione.
Qui:
http://mildareveno.ilcannocchiale.it/post/2015671.html
c'e' un video in cui la Palin prova a svicolare, ma poi a denti stretti ammette.

Rosa ha detto...

Perfetto, tu dici che bisogna frenare le etnie che fanno molti figli. Quindi vuoi fare una legge etnica, presumo.
Visto che sei pragmatico, mi dai le linee guida della tua legge etnica contro le gravidanze delle immigrate?

(guarda che tu sei preoccupato della puzza di cumino del cortile di casa tua, ma il problema demografico è su scala mondiale, non locale)

Anonimo ha detto...

"ma il problema demografico è su scala mondiale, non locale".
LOL: ma non eri tu che dicevi che un pupo occidentale caga come dieci piccoli indiani?
Il problema, come ti dicevo, e' familiare E locale E globale: ogni livello deve fare i conti con le risorse che ha e i costi che puo' sostenere, senza scaricare le sue scelte sugli altri, come fanno invece i paesi del Terzo Mondo che raddoppiano la popolazione in una generazione e poi ti arriva lo tsunami demografico qua.
Pero' tu prenditela con le pisciatine della Palin, m'ariccomanno.
Linee guida? Eccone una. Zero assegni familiari, zero provvidenze di qualsiasi tipo oltre il secondo figlio. Period.
NON e' una misura 'etnica', come non lo erano quelle sui ROM (come riconosciuto da quei neonazisti dell'UE).
Chi caga, si tiene la puzza. It's that simple.

Rosa ha detto...

Ah, perfettamente d'accordo, se vale per tutti che dopo il secondo figlio non ci sono provvidenze è esattamente quello che penso io. (quella sui rom era razzista eccome: è stata corretta prima di presentarla alla commissione, in modo da gabbare i polletti come te)

Anonimo ha detto...

Un ulteriore filtro, utile anche per altri aspetti, potrebbe essere introdotto a livello di visti turistici (la maggior parte arriva con quelli, mica col barcone): ai Paesi da dove arrivano le scagazzone si danno col contagocce, da dove vengono le stitiche, invece, piu' liberamente; in mondo da premiare i comportamenti virtuosi e, viceversa, scoraggiare quelli lesivi dell'ecosistema globale.
Sei ancora d'accordo?

Rosa ha detto...

Valutare e selezionare le persone in base alla loro etnia e non in base al loro comportamento? E come pensi che possa essere d'accordo con una cosa così? Sarebbe solo il tramonto della nostra civiltà, una roba simile.

Anonimo ha detto...

Il comportamento te l'ho evidenziato, con tanto di supporto statistico.
Ci sono etnie che fanno troppi figli, oggettivamente.
Non incoraggiarne il trasferimento qui e' doppiamente virtuoso:
-a livello locale, non sovraffolla un territorio gia' fin troppo antropizzato;
-a livello globale, non aumenta il numero di bambini-Palin, ovvero bambini che vivono in Occidente e consumano da occidentali.
Non vedo come tu possa non essere d'accordo senza autosmentirti clamorosamente.
Non che non me l'aspettassi, eh? Le conosco, le mie pollastre.

Rosa ha detto...

Eh, immagino che tu avresti trovato del tutto normale, ti fosse stato negato il visto per gli USA perchè in Italia ci sono troppi mafiosi/si cucina la pastasciutta/non si ricicla la monnezza o simili.

Anonimo ha detto...

Se la mafia italiana negli USA oggi fosse ai livelli di Al Capone l'avrei trovata una misura piu' che comprensibile. Nel contempo mi sarei incazzato moltissimo.
Coi mafiosi.

Rosa ha detto...

scusa, senza provocazione alcuna, mi spieghi che differenza sostanziale passa tra quello che dici tu e la costituzione della RSI alla voce "la difesa della stirpe"?

http://www.politicaonline.net/costituzioni/italia/sociale.htm

Anonimo ha detto...

Si', e' una provocazione. E anche una provocazioncina di merda.
Avessi qualche straccio di argomento, non la useresti.

Rosa ha detto...

Il mio argomento è che ovunque si usi un criterio "etnico" per valutare le persone, si rinuncia a un principio cardine della nostra civiltà, ovvero che la responsabilità è individuale e non collettiva. La rinuncia a questo principio - che si tratti di impronte digitali ai rom, o di corsie preferenziali per gli immigrati meno prolifici, o di leggi per impedire i matrimoni con gli ebrei - è una sconfitta di quell'occidente che tu fai finta di difendere e un gradino in più verso il caos.

Inoltre, ripeto, il problema demografico non è locale, ma globale, visto che le risorse che consumiamo sono prodotte globalmente.

L'aspetto locale esiste, ma è collaterale, è quello che a te preme di più, ma non è quello a cui mi riferivo io.

Ti faccio presente che la politica dei delinquenti che sono al governo e che tu appoggi sta rendendo impossibile regolarizzare l'immigrazione.

Il risultato è che - siccome gli immigrati servono - lavorano in nero, con beneficio dei loro padroni e grave nocumento della collettività.

Quelli che creano le condizioni perchè gli immigrati lavorino in nero, non vengano scolarizzati, e non paghino i contributi, sono le stesse carogne che si lamentano per la denatalità e la mancanza di soldi per pagare pensioni.

Ogni argomento è separato da un altro con uno spazio, puoi rispondere a tutti.

Anonimo ha detto...

Le relazioni fra Stati funzionano inevitabilmente col criterio della responsabilita' collettiva.
Se si stabilisce che i cittadini di Cuba hanno bisogno di un visto speciale per entrare in America, vista la situazione del Paese, le sue relazioni con gli USA, etc., i cubani verranno trattati collettivamente in modo diverso dai cittadini di Trinidad-Tobago. Tutti. Da Fidel giu' giu' fino a Juan Alberto Sfigados che e' la terza volta che cerca di scappare in Florida col gommone e lo beccano sempre.
Qualsiasi Stato civile, come minimo, controlla gli accessi al suo territorio e decide chi puo' entrare e chi no. Anche se non e' civile. Anche se non e' nemmeno uno Stato.
Anche gli Uomini Rossi dell'Amazzonia, quelli che tirano le frecce agli aerei se si abbassano a fotografarli.
Questo indipendentemente dal fatto che il capo si chiami Giaguaro Sdentato o Romano Prodi.
Pero' puoi ridurre ad Hitlerum anche loro, se ti fa sentire meglio, piu' Giusta.

Rosa ha detto...

Potresti per favore citarmi un solo caso di democrazia che neghi il visto turistico a cittadini di determinati stati in base a opinioni sui costumi e le usanze etniche legali delle persone che lo abitano? Grazie.

Anonimo ha detto...

Per dirtene una, in Olanda chi arriva dalle Antille viene sottoposto a controlli rigidi all'aereoporto, per via del fatto che ci sono tantissimi pusher che ingoiano gli ovuli e poi li ricagano a destinazione.
Ci son state polemiche perche' i controlli erano piu' sistematici (con tanto di raggi x) sui neri che arrivano da li', invece dei turisti olandesi che tornano.
Polemiche insulse, perche' si tratta di un mero principio di efficienza basato su evidenze statistiche: se sei un poveraccio (di solito nero) che vive alle Antille, sarai disposto a rischiare la galera (e la pelle, se ti si rompono gli ovuli in pancia) per qualche soldo, se sei un turista olandese invece no.
Come vedi, tripla discriminazione: provenienza, etnicita' e reddito/stile di vita.
Tutt'e tre legittime, IMO.
Com'e' legittimo, in qualsiasi Stato, che sia lo Stato stesso a decidere chi puo' entrarci e chi no, sulla base dei rapporti con i Paesi d'origine e di criteri che stabilisce lo Stato stesso, in quanto sovrano. Se ad esempio il Marocco lascia partire dai suoi aereoporti alla volta dell'Italia cani e porci, senza uno screening adeguato e senza prestare un'adeguata collaborazione con le autorita' italiane per il rimpatrio in caso di espulsione, uno Stato degno di questo nome decide che i visti turistici ai cittadini marocchini non si danno piu', siano essi di etnia araba, berbera o sarcazza.
Se si vede che, altro esempio, gli immigrati filippini hanno tassi di criminalita' drasticamente inferiori agli albanesi e livelli d'integrazione maggiori, un Paese serio e civile, quando stabilisce le quote d'immigrazione regolare, ne assegna una bella grossa alle Filippine e una striminzita all'Albania.
A meno che tu non decida che puo' entrare sempre chiunque, abolisci le frontiere e buonanotte, perisca Babilonia la Grande con tutto il suo meretricio e tutta la paccottiglia apocalittica degli antimperialisti.

Anonimo ha detto...

AZZ! 48 commenti! ma siete pazzi???poi vi leggo , eh

Rosa ha detto...

Gli ovuli con la droga sono illegali, e i controlli non sono "negazione del visto".

Ritenta. Quale democrazia nega il visto in base alla sua opinione etc etc?

Aspetto.

Anonimo ha detto...

"i controlli non sono "negazione del visto"."
No, ma discriminano. E lo fanno sulla base di criteri etnici che secondo te nelle democrazie sarebbero tabu'.
Mentre invece e' proprio l'ipocrisia PC che porta, ad esempio, a controllare tutti minuziosamente negli aereoporti, quando invece si sa benissimo a che etnie e/o culture appartiene chi potrebbe usare gli aerei per attentati suicidi.
Quanto ai cubani, vengono discriminati in massa, all'ingresso negli USA, in quanto provenienti da Paese comunista. Eppure essere comunisti non e' affatto illegale negli USA.

Anonimo ha detto...

a prescindere dalla posizione intorno all'argomento (ormai prescindo dalla posizione), vi ho letto con gran piacere.

è la solita vecchia storia, pur vera: le intelligenze brillanti sono qui, mentre il compagno di classe senza qualità siede positivamente in parlamento.

miserrimo contributo: ieri sera da letterman era ospite thomas friedman, autore del best seller "hot, flat and crowded", critico verso il "drill baby drill" della palin e neo-ecologista da reflusso, il quale, nondimeno, ritiene, in buona sostanza, che non si debba spendere per il petrolio iraniano ma per le autostrade americane.

Rosa ha detto...

Mah, io e quel tipo abbiamo svolto lo stesso identico discorso circa 1 milione di volte, sempre con gli stessi argomenti: dev'essere un po' come gli orientali, che dipingono una canna di bambù per una intera vita e alla fine gli riesce benissimo! :-D

Anonimo ha detto...

psalvus ha scritto: "ma se persino piero angela si e' messo a predicare nel suo ultimo libro che c'e' un problema demografico si, ma d'invecchiamento, e bisogna fare ficli... si sara' mcainizzato anche lui il cervello?"

Sì, ma solo parzialmente. Quando dice che si devono fare figli Angela parla dell'Italia. Sul problema della sovrappopolazione mondiale non ha cambiato idea: ha pure presentato un convegno su Peccei. Tra l'altro in un'intervista a "Famiglia Cristiana" Angela dice che se ci attrezziamo l'invecchiamento non è un problema. Comunque isolare l'Italia dal resto del mondo è assurdo e l'equilibrismo di Angela è imbarazzante.

Anonimo ha detto...

Un'altra cosa: alla Palin va riconosciuto che sulla contraccezione è abbastanza aperta:

http://mildareveno.ilcannocchiale.it/2008/09/08/font_colorbluemccain_e_meno_co.html