E' proprio vero, la percezione dell'insicurezza è aumentata.
Si provi infatti ad andare, dotati di tappetino e cintura, a fare yoga in un parco romano, magari sfoggiando un rutilante incarnato magrebino, dovuto a geni sefarditi più piscina estiva. Nel giro di niente il sereno happening verrà trasformato in una rumba di paranoia. Che il fruscio alle spalle sia un vigile pronto a mettere la multa per riposo abusivo su pubblico suolo? Che il palestrato col pitbull - inosospettito dalla tua carnagione scura - stia meditando di battersi per la giusta riappropriazione del suo spazio etnico? Che le suorine appena uscite dalla cappella, preoccupate dalle esotiche posizioni della ginnastica filosofica orientale - stiano avanzando verso di te, armate di crocifisso, per riavvicinarti alla cultura della nostra civiltà?
Le nostre città, e purtroppo non solo quelle governate da ex-picchiatori fascisti, stanno diventando luoghi tristi e pericolosi, sempre più insicuri. Nella percezione e purtroppo anche nella realtà.
mercoledì 3 settembre 2008
la percezione dell'insicurezza
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2 commenti:
Bentornata, Rosalux.
Grazie, in verità non me ne sono mai andata, sono solo impigrita. :-)
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