giovedì 9 marzo 2006

il dos, l'interfaccia, e l'ansia da raptus

Il mio primo vero PC l'ho avuto nel '91. A quei tempi era una spesa, e tormentai un caro amico perchè mi desse buoni consigli. "Non prendere l'ultimo modello, prendi uno schermo in bianco e nero, e soprattutto lascia perdere quell'orrendo "shell dos" che non serve a niente". La microsoft aveva appena messo sul mercato la cugina racchia di windows (gli apple nel frattempo avevano già icone volanti telepatiche) e l'amico - per natura conservatore ed elitario - voleva iniziarmi al culto misterico del DOS. Io ero restia, provavo a spiegargli che mi pareva un posto troppo buio e pericoloso per addentrarmici da sola: la verità è che ero certa che una volta in quel postaccio, in un raptus da panico avrei - senza potermi frenare - scritto "format C:" e dato l'invio, perdendo per sempre quanto di prezioso avevo nell'apparecchio - e in particolar modo il mio ultimo lavoro - appena finito e pronto per la consegna.
Un'ansia simile a quella che può prendere (sia chiaro, a chi è sufficientemente portato) quando si sente il rombo della metropolitana e si pensa "ommiodio, quattro passi e sarei sotto".

Finsi di ascoltare con attenzione le accurate istruzioni dell'amico, e mi precipitai a comprare l'ultimo modello di 286 con shell dos e schermo a colori, senza pentirmene mai. Mi illudevo - una volta triturato il dos dalla faccia della terra - che non avrei più avuto a che fare con istruzioni ostili in lingue a me estranee.

Fino a pochi giorni fa, quando ho aperto questo blog.

In genere non amo i template già pronti, men che meno quando sono elaborati, e così avevo scelto un modello così basic da non disporre neppure delle più elementari funzioni. Redarguita da Ipazia, ho capato nel mazzo un template più completo, con una abbondante grafica stile salotto anni '60 della zia, pensando ingenuamente di poter cambiare almeno il titolo sostituendo la gif preordinata con un'altra delle stesse dimensioni.

Questo è stato il risultato:

template stile salotto anni '60



template modificato:



Come si può vedere, senza alcun motivo ragionevole l'immagine - delle dimensioni uguali e nello stesso identico posto - appare più piccola e fuori quadro.

Darei molto per un'interfaccia che consenta di fare piccole modifiche al blog senza troppa fatica, o per una settimana con zarabeth von sarpeidon che mi insegna i segreti dell'html.

Nel frattempo mi adatto a questo template scarno ma funzionale. Andrebbe anche bene, se non fosse che evoca un po' il cimitero francese, e ogni volta che guardo il titolo, come in una agghiacciante premonizione, vedo scritto "qui giace il rosalucsemblog": senza avere neppure un paio di palle da grattare.

aggiornamento:
grazie a Marco d'Itri ora non è più cimiteriale!

Questo il titolo:

3 commenti:

ipazia.dioniso at gmail.com ha detto...

a me piaceva l'immagine fuori centro. una curiosità: come mai nemmeno in questo template appare il link per linkare i post?

Rosa ha detto...

non ne ho idea, che palle.

Numero 6 ha detto...

Va attivato nelle impostazioni: "I nuovi post hanno link a ritroso" (la traduzione di trackback)