Questa è una recensione in cerca di un quadro. Chi disponga di un opera compatibile, è invitato a segnalarmela.
Perchè una mela è meno comica di una pera? E a cosa è dovuto il primato dei cavoli, cavolini di Bruxelles, nonchè dei cetrioli, nell'Olimpo dei topoi dell'umorismo?
Sembra che gli oggetti, i luoghi, possano avere una loro forza comica misteriosa. E' questo il discreto, quasi sussurrato messaggio meta-linguistico che l'oera di XYZ discretamente comunica. Il gigantesco trittico "La pera sulle rive del Garda", capolavoro di sintesi tragicomica, unisce, come per incanto, la delicata, impalpabile leggerezza del trasognato Mirò con la tragica possanza michelangiolesca. Il frutto ritaglia qui il suo spazio vitale con assertività: sembra quasi tonare: "Non sono morta! No! Esisto!"...E la grazia si compie. Come per incanto, anche il lago silente, raccolto, si anima di una forza serena e accoglie - non più spazio inerte e indifferente - l'oggetto-soggetto pera. Com'è lontano questo positivo e ironico frutto dalle platoniche pere di tante nature morte del passato! L'arte figurativa, referenziale, come per incanto ritrova qui la sua ragione perduta: una linfa vitale che sembrava ormai avere abbandonato per sempre la rappresentazione dell'oggetto, scorre su queste tele.
Possiamo senza tema di smentita affermare che, grazie a XYZ, il faticoso "Corso della Storia" ha ripreso il suo inesorabile, scabroso, affascinante cammino.
Sembra che gli oggetti, i luoghi, possano avere una loro forza comica misteriosa. E' questo il discreto, quasi sussurrato messaggio meta-linguistico che l'oera di XYZ discretamente comunica. Il gigantesco trittico "La pera sulle rive del Garda", capolavoro di sintesi tragicomica, unisce, come per incanto, la delicata, impalpabile leggerezza del trasognato Mirò con la tragica possanza michelangiolesca. Il frutto ritaglia qui il suo spazio vitale con assertività: sembra quasi tonare: "Non sono morta! No! Esisto!"...E la grazia si compie. Come per incanto, anche il lago silente, raccolto, si anima di una forza serena e accoglie - non più spazio inerte e indifferente - l'oggetto-soggetto pera. Com'è lontano questo positivo e ironico frutto dalle platoniche pere di tante nature morte del passato! L'arte figurativa, referenziale, come per incanto ritrova qui la sua ragione perduta: una linfa vitale che sembrava ormai avere abbandonato per sempre la rappresentazione dell'oggetto, scorre su queste tele.
Possiamo senza tema di smentita affermare che, grazie a XYZ, il faticoso "Corso della Storia" ha ripreso il suo inesorabile, scabroso, affascinante cammino.
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