lunedì 30 aprile 2007

Le vite degli altri

Se c'è una cosa che odio di più del fatto che qualcuno mi racconti i film, è raccontare i film.
Questo poi (che è uno dei film più belli che abbia visto negli ultimi anni) va rigorosamente visto senza sapere niente prima: sarebbe una narrazione piena di invenzioni geniali, di svolte impreviste e interessanti, se non fosse - pare - tutt'altro che inventata. Dirò solo che ha minato leggermente la mia solida convinzione secondo la quale chi pratica il male per interesse è meno pericoloso di chi lo fa per convinzione ideale: e quando qualcuno o qualcosa riesce a mettere in dubbio una mia convinzione, io son felice.
Andatelo assolutamente a vedere.

5 commenti:

Palmiro Pangloss ha detto...

Splendido nevvero? Ci si chiede come faccia uno cosi' giovane e con un cognome in quel modo a fare un film cosi' bello.

Anonimo ha detto...

M'hai già fregato con la recinzione della Huppert, non ci casco più. ;-)

Rosa ha detto...

x palmiro: non mi ero soffermata sul cognome, l'ho appena letto e mi sono già dimenticata com'è. Un incubo, vero.
x griso: qui c'è trama, non c'è solo psicologia dei personaggi. Vedi un po' te.

Anonimo ha detto...

E' un film pieno, denso, ricco, bellissimo, sì. Secondo me, anche un film "religioso" ma per fortuna intelligente (e il cognome un po' forse c'entra, in questo). l'ho spiegato di là, da me
caracaterina

Anonimo ha detto...

Io sono riuscito a vedrelo solo la settimana scorsa, sai qua da noi in provincia di Savona è già una fortuna se determinati tipi di film escono,anche spinto dal tuo post. Hai perfettamente ragione è un film bellissimo.
Ciao Tumy